Siciliani Illustri - Mariolinopapalia.It
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George Wallington<br />
Jazzista, compositore, nato nel 1923, il suo vero nome era Giacinto Figlia. Nel 1924, all'età di<br />
sette mesi, emigrò a New York con i genitori, Pietro Figlia e Francesca Le Quaglie. Quando<br />
Giacinto compì nove anni cominciò a studiare musica col padre, che a Palermo era stato un<br />
cantante lirico e che gli insegnò il solfeggio, avviandolo quindi allo studio del pianoforte classico<br />
al quale il ragazzino si dedicava con passione per non meno di cinque ore al giorno prima di<br />
essere iscritto alla Vincent High School di New York.<br />
Ma a sedici anni il giovane Figlia cominciò ad esibirsi nei jazz c1ubs del Greenwich Village; qui<br />
si fece notare non soltanto per il suo talento jazzistico, ma anche per la sua ricercatezza nel<br />
vestire che gli procurò il nomignolo di Lord Wallington, divenuto poi con l'aggiunta del nome di<br />
George, il suo nome d'arte. Pur essendo stato un notevole solista di pianoforte, apprezzato da<br />
big come Max Roach, Dizzy Gillespie (che nel 1944 lo ebbe con sé nella sua prima orchestra),<br />
Charlie Parker, Gerry Mulligan, Lionel Hampton, ecc.,George Wallington-Figlia ha un posto di<br />
particolare rilievo nella storia del jazz per le sue composizioni di celebri temi di jazz fra i quali<br />
Lemon Drop (inciso nel 1948 dalla big band di Woody Herman) e Godchild (inciso nel 1949 per<br />
la Capitol da Miles Davis con la famosa tuba Band); nei numerosi dischi incisi sotto il proprio<br />
nome, spiccano per la loro originalità composizioni come Festival, Christine, Baby Grand. Morì<br />
a Cape Coral (Miami) il 15 febbraio 1993.<br />
Aldo De Maria Marchiano<br />
Chirurgo, nato il 21 gennaio 1925 e morto ad Amalfi, il 28 agosto 1973. Laureatosi<br />
all'Università di Roma, si dedicò allo studio delle discipline chirurgiche a fianco del professor<br />
Valdoni, di cui fu assistente volontario. Dal 1950 studiò e operò negli ospedali di Londra,<br />
interessandosi d'argomenti d'attualità quali la cardiochirurgia e la rieducazione funzionale<br />
dell'apparato respiratorio, pubblicando undici lavori sperimentali, tra i quali uno studio<br />
roentgencinematografico dell'insufficienza mitralica. De Maria creò il primo Centro italiano di<br />
rieducazione funzionale per l'apparato respiratorio, introducendo nuovi test di derivazione<br />
anglosassone. Nel 1956 fu nominato assistente straordinario nell'Istituto di patologia chirurgica<br />
dell'Università di Roma,ove fu caporeparto e aiuto, ideando e presentando due pinze per<br />
chirurgia intratoracica. S'interessò anche di gastroenterologia pubblicando, col professor<br />
Valdoni, una monografia dal titolo Patologia del resecato gastrico, basato sulla frequenza<br />
dell'ulcera gastroduodenale in <strong>It</strong>alia.<br />
Fondatore della lega italiana per le ricerche sui trapianti (Lirt), con sede a Roma, eseguì nel<br />
1966 il primo omotrapianto renale in <strong>It</strong>alia, dedicandosi altresì al metodo di tipizzazione dei<br />
donatori d'organi compatibili. Dal 1968 fu professore di Semeiotica chirurgica nell'Università di<br />
Catania, realizzando il centro Inam di alta specializzazione in chirurgia toracica. Socio di varie<br />
società scientifiche, italiane e straniere, fu nominato membro titolare della Società<br />
internazionale di chirurgia nel corso del XXV Congresso di Barcellona (1973).<br />
Esther Bartoccelli<br />
Una vita segnata dall'entusiasmo. A venti anni va via da Palermo per fare la cronista, a<br />
Caltanissetta, de «L'uomo qualunque». Scrive di tutto, con curiosità, profondità e soave<br />
stupore. Sposa un nobile di quella città, fa due figli e vive in campagna occufJandosi di raccolti<br />
e dei problemi degli ultimi contadini dell'entroterra siciliano. Tornata a Palermo, con impegno<br />
raddoppiato e rivolto alle giovani generazioni, alla letteratura, ai fermenti artistici di rottura,<br />
alle donne vicine al neonato movimento femminista. Scrive Le generazioni del no, Storie di<br />
ragazze degli anni settanta, una raccolta di storie vere di giovani donne siciliane, Piccola storia<br />
del movimento femminista. Collabora con l'Antigruppo di Trapani, Cartagini e Il Foglio d'arte.<br />
Organizza, prima nell'isola, una Collettiva sulla creatività femminile a cui aderiscono cinquanta<br />
artiste. Fa politica, con il Partito radicale e si candida, nel '76, alle elezioni nazionali<br />
collaborando attivamente con Adele Faccio. Continua a scrivere poesie, racconti, storie di vita<br />
legate alla Sicilia. Nata nel 1925 si spegne nel febbraio del 1982.<br />
Giuliana Saladino<br />
Nata nel 1925 da una famiglia nobile riceve una educazione tradizionale alla quale ben presto<br />
si ribella diventando, poco meno che ventenne, attivissima militante comunista nel movimento<br />
contadino, nel movimento per la pace e, dopo, alla testa delle lotte per l'emancipazione<br />
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