Siciliani Illustri - Mariolinopapalia.It
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Giuseppe Romano Catania<br />
Medico, scrittore, critico letterario, nato nel 1840 e morto il 5 dicembre 191 I. Da giovane<br />
seguì Garibaldi nell'impresa del 1862 e gli fu accanto dopo il ferimento sull'Aspromonte<br />
coadiuvando l'illustre medico Enrico Albanese. Entrato nell'esercito italiano, vi raggiunse il<br />
grado di maggiore medico, ritirandosi dopo la prima fase della campagna d'Africa. Si dedicò<br />
così alla sua autentica passione di scrittore e di critico letterario. Iniziò con le raccolte di<br />
poesie: Versi (1877), Lungo il Canale di Suez, ( 1886), Nuovi canti (1887); per proseguire con<br />
ricerche storiche sul socialismo e il comunismo: Sul comunismo. Notizie storiche (1892),<br />
L'antichità della quistione morale e il socialismo (1895), Filippo Buon arroti (1898). Pubblicò<br />
gran parte delle sue memorie e saggi critici nella «Rivista di pedagogia e scienze affini»<br />
(Giosuè Carducci e Mario Rapisardi, 1894; Le poesie filosofiche di Tommaso Campanella,<br />
1894), ne «Il Lambruschini» (Sulle poesie di Alberto Buscaino Campo, 1895), ne «Il Pensiero<br />
italiano» (Luigi Angeloni e Federico Confalonieri, 1895), nella «Rivista popolare di politica,<br />
lettere e scienze sociali» (Giovanni Pascoli poeta, 1900; Delle qualità mentali di Gabriele<br />
D'Annunzio, 1900). Lasciò anche memorie storiche, pubblicate sulla rivista romana «Nuova<br />
Antologia»: La Campagna di Aspromonte, 1907; Un poeta della rivoluzione: Eliodoro Ignazio<br />
Lombardi, 1908; L'entrata di Garibaldi in Palermo, 1910; Rosalino Pilo. Aprile 1849 - maggio<br />
1860, 1911. Gran parte dei saggi storici furono raccolti nella Biblioteca storica del Risorgimento<br />
italiano, diretta dai professori E.Casini e Y.Fiorini, nel volume dal titolo Del Risorgimento<br />
d'<strong>It</strong>alia. Studi e ricordi (1913).<br />
Domenico Costantino<br />
Scultore nato nel 1840, fu allievo di Valerio Villareale seguendone le basi neoclassiche. A sua<br />
volta l'artista fu maestro di Domenico Trentacoste, di Giuseppe Inghilleri, Salvatore Profeta e<br />
Gaetano Geraci. Compì due viaggi di studio, come s'usava allora, a Roma e a Firenze<br />
prendendo coscienza delle nuove tendenze naturalistiche. Lavorò al Monumento a Carlo<br />
Cottone principe di Castelnuovo nell'omonima piazza e a quelli a Ruggero Settimo e a Emerico<br />
Amari nel Pantheon di S.Domenico. Realizzò numerosi monumenti funebri e produsse una fitta<br />
serie di ritratti. Ebbe grande interesse per le arti minori e, in particolare, la sua attenzione fu<br />
rivolta allo studio della ceramica siciliana.<br />
Teneva studio nel cortile della Gancia. Morì nel 1915.<br />
Nunzio Russo<br />
Sacerdote, sociologo, esponente del movimento cattolico italiano, nato il 30 ottobre 1841 e<br />
morto il 22 novembre 1906. Ordinato sacerdote il 15 aprile 1865, dedicò tutta la sua vita al<br />
bene della Chiesa e del prossimo. Fondò la congregazione dei Missionari di S.Francesco di<br />
Sales e, nel 1877, la Pia Unione delle Sorelle della dottrina cristiana, poi denominate Figlie<br />
della Croce. Esplicò un'attività di giornalista collaborando ai giornali «L'ape iblea» e fondando<br />
le «Letture domenicali», settimanale religioso popolare, organo ufficiale dell'Opera dei<br />
Congressi in Sicilia. Grande mezzo di evangelizzazione dei poveri fu la pubblicazione, nel 1892,<br />
del suo Catechismo in dialetto siciliano, che ebbe l'approvazione di 36 vescovi e fu adottato in<br />
una cinquantina di diocesi. Nel 1884 istituì i Consolati d'arte e mestieri, che richiamavano in<br />
vita le associazioni operaie siciliane soppresse nel 1820, ed in seno ai quali egli istituì uffici di<br />
collocamento, commissioni per dirimere conflitti di lavoro, uffici di consulenza ed una cassa di<br />
mutuo soccorso. Tra le sue ultime realizzazioni la fondazio ne della chiesetta in onore di<br />
S.Giuseppe, sita in corso Tukory 210, dove è sepolto. È in corso il processo di beatificazione,<br />
iniziato il 21 novembre 1976.<br />
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