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Bollettino Roncioniano - PO-Net Rete Civica di Prato

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14 Maria Teresa Ciampolini<br />

E dal Romagnosi sembra derivare anche l’insofferenza alle impostazioni<br />

filosofiche ritenute, a torto oaragione, poco aderenti all’esperienza,<br />

a critica <strong>di</strong> quei filosofi, che potremmo definire «sempre fra le nuvole»;<br />

infatti, dalle carte Guasti, si ricava una osservazione sul filosofo che<br />

denuncia proprio questa impostazione: «Egli è maestro della scienza dell’arte<br />

sociale, sperando che educati da lui i giovani non si sarebbero lasciati<br />

illudere dai bagliori dei principi improvvisati a priori». 19<br />

Il professor Carmignani, invece, col quale Fossi e Costantini si laureeranno,<br />

intendeva l’incivilimento in tutt’altro senso, ancorato com’era<br />

alla società <strong>di</strong>antico regime, della quale si sentiva, per meriti accademici e<br />

per fama raggiunta, un autorevole rappresentante; per questo tuona dalla<br />

sua cattedra, lanciando scomuniche, che sembrano però non raccogliere<br />

gran<strong>di</strong> adesioni. Costantini scrive in una lettera del ’37: «Il Carmignani<br />

parla in cattedra <strong>di</strong> libertà ela avrebbe a definire la ministra <strong>di</strong> Tiranni,<br />

ma contro questa definizione sta il gelo e il silenzio degli ascoltatori». 20<br />

Nel 1841 Silvestro Centofanti otterrà lacattedra <strong>di</strong> Storia della Filosofia,<br />

svolgendo in realtà una funzione <strong>di</strong> propaganda, come scrive Garin,<br />

piuttosto che <strong>di</strong> vero apporto originale sul piano della storia del pensiero.<br />

Le aspettative nei suoi riguar<strong>di</strong> erano però molte, tanto ch’egli stesso fece<br />

un parallelo tra il suo incarico e quello che aveva assunto Schelling, nello<br />

stesso anno, all’Università <strong>di</strong>Berlino. Forse l’entusiasmo era dovuto all’introduzione<br />

<strong>di</strong> un corso <strong>di</strong> Storia della Filosofia a Pisa, fatto nuovo voluto<br />

da Giorgini, soprattutto per preparare una buona generazione <strong>di</strong> insegnanti,<br />

o forse a un generalizzato consentimento ad una <strong>di</strong>sciplina che<br />

si voleva sensibile alla storia e al progresso delle scienze sociali. Ed in questo<br />

senso è forse legittimo l’ingenuo raffronto con Schelling, la cui lezione<br />

inaugurale è celebrata dai suoi biografi, come un evento <strong>di</strong> larga eco,<br />

del tutto simile allo scalpore, come vedremo, sollevato dalla prolusione<br />

del Centofanti. 21 Poi anche perché, come già detto, egli veicolava quel<br />

sansimonismo che tanta parte ebbe nella cultura toscana <strong>di</strong> quegli anni.<br />

Scrive il Fossi (’41) al Cosci, segretario del Bigallo <strong>di</strong> Firenze:<br />

Per le tue parole sono certo che il Centofanti adempirà degnamente il gran<br />

ministero affidatogli: d’una mente potente a <strong>di</strong>rigere l’educazione filosofica della<br />

generazione che cresce eariformare quella <strong>di</strong> molti adulti, c’è davvero bisogno.<br />

È un gran momento <strong>di</strong> crisi questo per le dottrine razionali, e fors’anco per quel-<br />

19 Cfr. <strong>Prato</strong>. Storia <strong>di</strong> una città... cit., p. 1152.<br />

20 Biblioteca Roncioniana, Mss. roncioniani, cod. 552 (S-III-2), c. 6 v.<br />

21 X. Tilliette, Attualità <strong>di</strong>Schelling, Milano, Mursia, 1972, p. 16.

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