Bollettino Roncioniano - PO-Net Rete Civica di Prato
Bollettino Roncioniano - PO-Net Rete Civica di Prato
Bollettino Roncioniano - PO-Net Rete Civica di Prato
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Una visita al monastero <strong>di</strong> San Vincenzo Ferreri in <strong>Prato</strong> 49<br />
dendo e stuprando, assetate <strong>di</strong> tormenti e <strong>di</strong> guadagni. Ora l’immagine,<br />
che è interracotta policromata, con abito ricamato in seta del Settecento,<br />
si trova in una cappella che forma l’accesso al grande coro, e con il<br />
suo sguardo <strong>di</strong> supplica (ma in origine faceva parte <strong>di</strong> un Presepio) suscita<br />
un contrasto in<strong>di</strong>menticabile con la severa intonazione dei 120 stalli<br />
che si succedono al <strong>di</strong> là della soglia, fino al Crocifisso in cui si sono appena<br />
estinte le lacrime.<br />
In realtà ilsimulacro della Madonna si trovava allora in una cappella<br />
prossima al primo impianto del dormitorio, in un ambiente angusto, non<br />
tale da promettere quegli spazi <strong>di</strong> saccheggio che al contrario, anche per<br />
fame e spionaggio <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>tori, erano in<strong>di</strong>cati nei campi vicini del San<br />
Niccolò o nelle gran<strong>di</strong> provvisioni pertinenti al Ceppo nuovo ed all’Ospedale<br />
della Misericor<strong>di</strong>a. Fatto sta che l’atteggiamento invocatore <strong>di</strong><br />
questa Vergine, e la regalità del volto, non raffinato certo, ma in atto <strong>di</strong><br />
imporre silenzio, fecero impressione ai capitani spagnoli, che desistettero,<br />
ed anzi misero agli angoli del fabbricato le loro ban<strong>di</strong>ere, a <strong>di</strong>mostrazione<br />
<strong>di</strong> un luogo protetto e inviolabile. Forse, se si fosse trattato <strong>di</strong> vera e propria<br />
soldataglia, il miracolo, che richiede intelligenza del cuore, non si sarebbe<br />
manifestato.<br />
I rilievi scultorei della chiesa e l’altare celebrativo della visione <strong>di</strong> Santa Caterina<br />
de’ Ricci<br />
Gli storici che hanno recentemente recuperato i valori <strong>di</strong> eleganza<br />
quasi decadente che il barocco delle architetture fiorentine del Settecento<br />
creò nella nuova basilica con minutissimo <strong>di</strong>segno (in proposito leggi, <strong>di</strong><br />
Silvestro Bardazzi ed Eugenio Castellani, “Il Monastero <strong>di</strong> S. Vincenzo<br />
in <strong>Prato</strong>”, ma anche il commento <strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>o Cerretelli nel perspicuo capitolo<br />
sugli “E<strong>di</strong>fici sacri”, contenuto nel volume sul “Settecento a <strong>Prato</strong>”,<br />
1999), ammettono tutti che il senso vero del nuovo e<strong>di</strong>ficio consacrato<br />
nel 1735 è già contenuto in una richiesta che le monache inviarono<br />
al vescovo Alamanni, nell’agosto del 1733, per poter visitare la chiesa a<br />
porte chiuse. Fra l’altro vi si riconosceva che essa “era stata ridotta in una<br />
forma veramente elegante... me<strong>di</strong>ante i vaghi ornamenti nuovamente<br />
fatti”. In realtà, nel territorio <strong>di</strong> <strong>Prato</strong>, se si eccettuano la Galleria collegata<br />
all’Oratorio <strong>di</strong> San Niccolò inVernio, l’interno del Sant’Antonio<br />
Abate nella villa Vai <strong>di</strong> Vaiano, e lo straor<strong>di</strong>nario altare della Cintola nel<br />
duomo <strong>di</strong> <strong>Prato</strong>, non esistono invenzioni luministiche <strong>di</strong> architettura barocca.<br />
Anche il San Vincenzo rinvia al concetto spurio, se pur affascinante,<br />
dell’interpenetrazione dei materiali in ambito settecentesco, che è