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Bollettino Roncioniano - PO-Net Rete Civica di Prato

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PRATO E LA SUA IMMAGINE ARALDICA*<br />

Parlare <strong>di</strong> immagine è <strong>di</strong>moda: tutti − in<strong>di</strong>vidui, aziende, città, enti<br />

etc. − hanno la loro e ne sono così gelosi che talora l’immagine sembra<br />

più importante della sostanza. E forse lo è davvero, poiché nella relazioni<br />

sociali, ciò che si percepisce dall’esterno è inprimo luogo l’immagine − e<br />

anzi quasi solo essa. Si tratta, tuttavia, <strong>di</strong> una novità apparente: si moltiplicano<br />

infatti <strong>di</strong> recente gli stu<strong>di</strong> eiconvegni specialistici che puntano<br />

l’attenzione sul rapporto tra immagine o immagini (in senso molto lato) e<br />

contenuto, analizzando la sua <strong>di</strong>namica nel tempo. Non si crede oggi più<br />

che le immagini siano un’aggiunta,unelemento decorativo. Soprattutto nel<br />

mondo premoderno, quando non esisteva la fotografia, l’immagine −<br />

un’entità artificiale, talora ai nostri occhi ridondante − ha costituito parte<br />

integrante della percezione del mondo e della costruzione del sapere e dei<br />

suoi ambiti, giocato nella costituzione delle scienze e delle tecniche: si<br />

pensi ai corre<strong>di</strong> iconografici sempre più ricchi che accompagnano i libri<br />

<strong>di</strong> geometria, <strong>di</strong> fisica, <strong>di</strong> scienze della natura, ai <strong>di</strong>segni delle macchine, a<br />

quelli anatomici, ai modelli cosmografici, alla geografia.<br />

C’è poi un’immagine <strong>di</strong> tipo retorico, che è stu<strong>di</strong>ata dalla metaforologia<br />

politica: attraverso l’immagine o la metafora visiva sono passati programmi<br />

politici, ideologie, autolegittimazione <strong>di</strong> istituzioni e corpi sociali,<br />

visioni del mondo. La città me<strong>di</strong>evale rappresentò unnotevole laboratorio<br />

<strong>di</strong> quest’ultimo genere <strong>di</strong> immagini: forse il primo (in attesa del<br />

grande produttore <strong>di</strong> immagini che è lostato moderno) attraverso il quale<br />

la maglia sempre più complessa dell’organizzazione istituzionale e il reticolo<br />

dei simboli portanti <strong>di</strong> una comunità sisia espresso attraverso una<br />

*Questo saggio rielabora la relazione tenuta al 9° convegno del CISV, “Simboli e storia:<br />

ban<strong>di</strong>ere, stemmi, sigilli”, svoltosi l’11 maggio 2003 presso la Biblioteca Roncioniana.

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