Bollettino Roncioniano - PO-Net Rete Civica di Prato
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CULTURA, ISTITUZIONI E UNIVERSITÀ IN TOSCANA<br />
(SECOLI XVIII-XIX)<br />
Nella giornata <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> del 24 maggio 2003 svoltasi nella sede della Biblioteca<br />
si è affrontato il tema Cultura, istituzioni e università inToscana (secoli XVIII-<br />
XIX). L’idea dell’incontro organizzato da Maria Pia Paoli e Alessandro Savorelli<br />
della Scuola Normale Superiore <strong>di</strong> Pisa è venuta fuori come corollario <strong>di</strong> un importante<br />
lavoro d’equipe che negli ultimi <strong>di</strong>eci anni ha riguardato la storia dello<br />
Stu<strong>di</strong>o pisano dal secolo XIV al XIX pubblicata in cinque volumi dalla casa e<strong>di</strong>trice<br />
Pacini (1997) e recentemente dall’e<strong>di</strong>trice PLUS (2000) sotto la <strong>di</strong>rezione<br />
della Commissione Rettorale per la storia dell’Università <strong>di</strong>Pisa. L’opera nel suo<br />
insieme ha dato ampio spazio sia al filone istituzionale-statistico che a quello dottrinale;<br />
la ricostruzione della vita e dell’or<strong>di</strong>namento dell’ateneo pisano nei secoli<br />
si è così incrociata con la trattazione storica delle varie <strong>di</strong>scipline che erano insegnate<br />
nei tre collegi (teologico, me<strong>di</strong>co e giuri<strong>di</strong>co), accompagnata da una ricca<br />
analisi dei <strong>di</strong>versi profili dei docenti che si susseguirono sulle stesse cattedre o che<br />
furono gli iniziatori <strong>di</strong> nuovi corsi.<br />
La complessità della ricerca finora attuata rientra in un panorama storiografico<br />
europeo da tempo sensibile allo stu<strong>di</strong>o dei sistemi educativi me<strong>di</strong> e superiori<br />
in età moderna (collegi, università), mentre, occorre <strong>di</strong>rlo, si riveste <strong>di</strong> pregnante<br />
attualità all’indomani delle riforme istituzionali della scuola e dell’università italiana.<br />
La giornata <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o pratese ha voluto sottolineare queste fortunate coincidenze,<br />
cercando <strong>di</strong> mettere meglio a fuoco il rapporto fra istruzione, insegnamento,<br />
potere e cultura come parti <strong>di</strong> un <strong>di</strong>scorso non sempre coeso, ma scan<strong>di</strong>to,<br />
in Toscana come altrove, da scarti significativi sul punto del rinnovamento<br />
del sapere che nelle aule universitarie ha incontrato, soprattutto in passato, seri<br />
ostacoli.<br />
Paolo Romano Coppini, che è tra gli autori della Storia dell’Università <strong>di</strong>Pisa,haintrodotto<br />
i lavori del Convegno portando i saluti del Rettore dell’Università<br />
<strong>di</strong>Pisa e della Commissione rettorale per la «Storia dell’Università».Diseguito<br />
(L’impegno riformatore nell’Università <strong>di</strong>Pisa dall’età leopol<strong>di</strong>na alla fine del Granducato),<br />
ha illustrato le tappe della modernizzazione dell’Ateneo pisano nel ’700; a<br />
partire dal periodo lorenese l’Università adottò infatti a più riprese una serie <strong>di</strong><br />
provve<strong>di</strong>menti che rimisero progressivamente in <strong>di</strong>scussione l’assetto me<strong>di</strong>evale<br />
dell’istituzione, attraverso il rior<strong>di</strong>no della legislazione statutaria, dei piani <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o,<br />
della normativa interna relativa a carriere e corpi studenteschi, delle cattedre