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Relazione illustrativa - Programmazione Unitaria Regione Campania

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- il sistema Carbonatico a cui appartengono i sottosistemi: Montuoso, Collinare,<br />

Spianate Carsiche, Forre, Crinali Princiapali;<br />

c) <strong>Regione</strong> Temperata:<br />

- il sistema Clastico a cui appartengono i sottosistemi: Conche Tettoniche-Carsiche;<br />

- il sistema Argilloso-Marnoso a cui appartengono i sottosistemi: Depressioni<br />

Morfostrutturali;<br />

- il sistema Arenaceo-Conglomeratico a cui appartengono i sottosistemi: Montuoso;<br />

- il sistema Carbonatico a cui appartengono i sottosistemi: Montuoso, Spianate Carsiche,<br />

Forre.<br />

E’ importante notare subito che per ogni sottosistema, topograficamente individuato nella<br />

tav. b4, possono essere definiti la vegetazione potenziale ed i caratteri distintivi, con le<br />

valutazioni di stato e di valore del sistema e le dinamiche in atto, nonchè gli indirizzi<br />

specifici di gestione, facenti riferimento alla particolarità dei beni presenti nel sistema, alle<br />

situazioni di pericolo o di alterazione a cui il sistema è soggetto, l’interesse didattico e<br />

scientifico ad esso relativo (vedi Allegato 1 alle NdA). Ma il percorso prosegue (negli<br />

sviluppi di Piano già configurati nel par. 7.2.) con l’individuazione delle UA, le unità<br />

ambientali che risentono non solo dei caratteri e delle dinamiche fisiche e biologiche ma<br />

anche delle divaricanti influenze antropiche, base della successiva individuazione delle UP,<br />

le unità di paesaggio.<br />

Il passaggio dalle UA alle UP è di grande rilievo metodologico, poichè implica la presa in<br />

considerazione di fattori storico-culturali, urbanistico-insediativi, semiologicoantropologici<br />

che investono il rapporto attuale e passato delle comunità umane col<br />

territorio. In questo senso il riconoscimento delle UP costituisce, come vedremo, il passo<br />

caratterizzante del Piano del paesaggio applicativo della Convenzione Europea del<br />

Paesaggio, come sopra richiamata. L’UP viene così definita come “un ambito<br />

caratterizzato da specifici sistemi di relazioni ecologiche, percettive, storiche, culturali e<br />

funzionali tra componenti eterogenee, che gli conferiscono un’immagine ed un’identità<br />

distinte e riconoscibili”. Mentre nelle UA si privilegia il concetto di relazione fisica,<br />

biologica e funzionale in termini ecosistemici, nelle UP si evidenzia il concetto di relazione<br />

semiologica e funzionale in termini antropici, con tutto quanto ciò comporta (storia, uso<br />

del suolo, economia e sociologia ecc.). Mentre le prime presentano una eterogeneità<br />

indotta dinamicamente riconducibile ad un solo aspetto di vegetazione naturale potenziale,<br />

le seconde presentano una eterogeneità strutturale e funzionale dinamicamente<br />

riconducibile a più aspetti di vegetazione naturale potenziale. In termini fitosociologici,<br />

alle UA possono associarsi i sigmeti, mentre alle UP si associano i geosigmeti. Le UP<br />

possono quindi distinguersi dalle UA per:<br />

- la maggior “complessità” delle relazioni interne costitutive, che possono riguardare anche<br />

aspetti non significativi per le UA (es. visive, funzionali o storico-culturali);<br />

- la scala generalmente più ampia (la dimensione delle UP è mediamente assai superiore a<br />

quella delle UA, anche se non va dimenticato che per entrambe la scala del<br />

riconoscimento può variare notevolmente);<br />

- la rilevanza della dimensione “areale” per le UA, a differenza delle UP che, essendo<br />

definite da sistemi di relazioni, possono riuscire riluttanti a qualsiasi confinazione e<br />

presentare assai spesso transizioni sfumate o vere e proprie sovrapposizioni tra l’una e<br />

l’altra.<br />

Le considerazioni fatte sul rapporto tra UA e UP potrebbero allargarsi, mutatis mutandis,<br />

alle altre articolazioni sopra richiamate. Ma sono forse sufficienti a porre in evidenza come<br />

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