Relazione illustrativa - Programmazione Unitaria Regione Campania
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- le cime del Monte Soprano e del Monte Sottano;<br />
- la cresta del Vesole –Chianello,;<br />
- le pendici, la cresta e le falesie nord occidentali degli Alburni;<br />
- la cima del Monte Stella;<br />
- la cresta e la cima del Monte Sacro-Gelbison (vero e proprio fulcro visivo dell’intero<br />
Parco, in quanto risulta visibile dai centri o dalle strade di 6 bacini visivi su 8 e con una<br />
superficie osservabile dalla cima pari a circa il 50% dell’intero Parco;<br />
- la cresta del Monte Motola;<br />
- il promontorio di Capo Palinuro;<br />
- la cresta e la cima del Monte Bulgheria.<br />
A proposito di componenti strutturanti a scala dell’intero Parco va ricordato che il<br />
paesaggio agrario collinare compreso nei bacini visivi del Monte Stella, dell’Alento e del<br />
Calore, per le sue caratteristiche tipiche, può essere considerato nella sua interezza una<br />
componente strutturante areale di grande rilevanza e meritevole di profonda attenzione<br />
nella sua gestione. Analogamente va posta grande attenzione a quelle aree più interne<br />
(comprese nei massicci montuosi degli Alburni, del Motola, e del Cervati) che, pur essendo<br />
difficilmente visibili dalle strade o dai centri abitati, sono comunque dotate di un alto<br />
valore paesistico in senso assoluto, tale da richiedere la definizione di specifiche misure<br />
tendenti alla loro tutela e alla loro fruizione compatibile.<br />
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