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Relazione illustrativa - Programmazione Unitaria Regione Campania

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5, promozione di attività di marketing orientate alla distribuzione dei prodotti turistici, alla<br />

realizzazione di campagne promozionali, alla messa in rete delle informazioni e della<br />

distribuzione dei prodotti.<br />

c, Patto Ambientale (PA) per il risanamento ambientale del territorio del Parco del<br />

Cilento e Vallo di Diano in materia di rifiuti e razionalizzazione sostenibile della risorsa<br />

idrica<br />

Vede coinvolti oltre all’Ente e alla Comunità del Parco, la <strong>Regione</strong>, la Provincia di<br />

Salerno, le Autorità di Bacino, il Consorzio Interuniversitario Grandi Rischi Idrogeologici,<br />

il Consorzio acquedotti, i Consorzi per i rifiuti solidi urbani, la Società Yele . Il Patto ha<br />

avviato di fatto le politiche di integrazione tra i diversi enti competenti principalmente su<br />

due settori di vitale importanza per il Parco: la difesa del suolo e la gestione delle acque.<br />

Lo strumento si inserisce a pieno titolo nella linea strategia A, (conservazione e<br />

miglioramento della diversità e della funzionalità ecosistemica) tracciando con efficacia il<br />

quadro degli interventi necessari, sia alla conoscenza e al monitoraggio del territorio, sia<br />

alla bonifica delle aree degradate e alla rimozione e riduzione dei fattori di rischio nei<br />

confronti della perdita di suolo e del depauperamento sia quantitativo che qualitativo delle<br />

acque.<br />

d, I progetti strategici orientati alla conservazione della biodiversità (PSB)<br />

Il Parco ha avviato molteplici studi ed indagini sia nel campo della difesa del suolo sia nel<br />

campo degli habitat naturali, costruendo un sistema organizzato ed informatizzato di dati. I<br />

primi programmi già identificati e su cui l’Osservatorio Permanente sulla Biodiversità e il<br />

‘Presidio Ambientale Permanente’ stanno lavorando sono orientati su due linee:<br />

1, la predisposizione di Programmi di Conservazione, Riqualificazione e Valorizzazione<br />

delle risorse ambientali su aree di prioritario intervento per la presenza di ecosistemi<br />

unici e aree degradate, oggi identificate sulle aste fluviali del Bussento, del Calore e del<br />

Mingardo. I programmi fanno riferimento alle misure definite dal P.O.R. <strong>Campania</strong><br />

2000-2006, prevedono il coinvolgimento di una pluralità di soggetti (Provincia, Autorità<br />

di Bacino, Comunità Montane, operatori economici), si articolano in progetti su ambiti a<br />

diversa caratterizzazione ( fascia fluviale, aree rurali collinari e ambiti montani) e<br />

prevedono azioni integrate riguardanti interventi di diversa natura: di carattere<br />

scientifico e didattico, di manutenzione e difesa del suolo, di regimazione delle acque,<br />

di gestione agro -forestale, botanica e faunistica, di fruizione ricreativa e ricettiva, di<br />

osservazione, monitoraggio e controllo degli interventi. I programmi rivestono inoltre<br />

un carattere dimostrativo e sperimentale in cui i diversi interventi sono legati al fine di<br />

costituire una rete complessa, sia di tipo ecologico che di tipo fruitivo, riconoscibile e a<br />

forte visibilità e immagine.<br />

2, la predisposizione di programmi orientati alla conservazione della fauna, della flora e<br />

della vegetazione comprendenti azioni :<br />

- di tutela degli habitat (sensu Direttiva Habitat), attraverso attività di miglioramento<br />

ambientale e di ricostituzione di strutture delle biocenosi compromesse ( protezione di<br />

ambienti litoranei sabbiosi e dunali, la formazione di boschi vetusti, la<br />

rinaturalizzazione degli ambiti riparali).<br />

- di tutela delle popolazioni a rischio secondo gli elenchi delle direttive Habitat, Uccelli e<br />

le liste rosse dell’IUCN, oltre alle specie strategiche per l’ecosistema . Sono già in corso<br />

progetti per il lupo, il cinghiale, la cicogna, la coturnice, la lepre appenninica, la lontra,<br />

gli uccelli rapaci.<br />

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