Relazione illustrativa - Programmazione Unitaria Regione Campania
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1 accessibilità aeroportuale: con il ruolo per il turismo che potrebbe svolgere<br />
l'aeroporto di Pontecagnano;<br />
2 accessibilità ferroviaria: con la necessità di valorizzazione del servizio locale che<br />
può svolgere la ferrovia tirrenica e la considerazione delle potenzialità connesse<br />
al ripristino della linea lungo il Vallo di Diano, oggi dismessa;<br />
3. accessibilità stradale, che implica il completamento e la messa in sicurezza della rete<br />
esistente; alcuni interventi migliorativi per decongestionare la strada costiera, drenare<br />
i flussi di traffico nella Piana del Sele e agevolare le connessioni dei centri su cui<br />
sono polarizzati i servizi; oltre alla scelta degli itinerari più suggestivi a “scorrimento<br />
lento” per la fruizione delle bellezze naturali e culturali del Parco, in grado di<br />
connettersi con la rete dei sentieri e con la rete del trasporto pubblico;<br />
4. accessibilità marittima, che si basa sul sistema dei porti e degli approdi per la nautica<br />
da diporto, connessi nel periodo estivo da linee di traghetti ed aliscafi, e con i<br />
trasporti via terra.<br />
3.3. Relazioni con il quadro pianificatorio territoriale<br />
In una storia regionale di piani non portati a termine o non adottati, o addirittura revocati,<br />
sono oggi presenti sul territorio cilentano diversi tipi di strumenti pianificatori e<br />
programmatori sovralocali, con diseguale portata e capacità operativa:<br />
1, il Piano territoriale di coordinamento della Provincia di Salerno (PTCP), ancora allo<br />
stato di bozza,<br />
2, I Piani paesistici del Cilento Costiero e Interno, solo recentemente approvati dopo una<br />
lunga vicenda procedurale,<br />
3, i Piani delle Comunità montane, adottati nei primi anni ‘80 e aggiornati dieci anni dopo,<br />
ma comunque largamente obsoleti sia nelle ridotte capacità strategiche sia nelle<br />
strumentazioni operative assunte.<br />
Mancando uno schema direttore regionale, sono attivi o in via di attivazione piani di<br />
settore, con campo d’azione differenziato a seconda del ruolo e del portato normativo:<br />
a, il Piano di Bacino della sinistra Sele (che l’Autorità ha di recente adottato),<br />
b, il Piano regionale dei trasporti (che non è stato ancora approvato),<br />
c, i Patti territoriali (del Cilento, del Vallo di Diano/Bussento, della Magna Grecia).<br />
Si schematizzano di seguito gli obbiettivi e gli schemi organizzativi del PTCP, del Piano<br />
paesistico e dei Piani di Comunità montana, per definire i termini del confronto con il<br />
Piano del Parco tenendo conto che con la Provincia di Salerno l'Ente Parco ha sottoscritto<br />
un accordo di programma in cui le parti "si impegnano a cooperare, nell’ambito delle<br />
proprie competenze, all’attuazione di un processo coordinato di pianificazione che<br />
consenta:<br />
a, di definire strategie concertate e continuamente aggiornate di sviluppo sostenibile atte a<br />
perseguire congiuntamente la conservazione innovativa del patrimonio ambientale, la<br />
valorizzazione economica delle risorse e delle capacità locali, e lo sviluppo solidale,<br />
sociale e culturale, delle comunità interessate;<br />
b, l’armonizzazione delle forme di disciplina poste in essere dai diversi strumenti di<br />
pianificazione e di gestione di competenza delle diverse Amministrazioni aderenti, anche<br />
in rapporto alla disciplina urbanistica di competenza dei Comuni."<br />
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