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Relazione illustrativa - Programmazione Unitaria Regione Campania

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Strategia D, Miglioramento della qualità insediativa e della identità paesistica<br />

Obiettivi Sub-obbiettivi Azioni<br />

- Orientare la gestione urbanistica dei comuni verso il recupero e il riuso del patrimonio abitativo storico ed il contenimento del consumo di suolo (minimizzazione delle espansioni e degli<br />

abitati sparsi in assenza di un equilibrato utilizzo del patrimonio esistente)<br />

- Intervenire per la mitigazione di impatto di edifici ed infrastrutture in aree agricole, per favorire il controllo dell'abusivismo ed individuare alternative all' edificazione sparsa (anche se di<br />

agricoltori), limitando comunque i processi di impermeabilizzazione dei suoli<br />

- Ridurre gli impatti degli impianti a rete aerea (elettricità, telefonia), razionalizzare i consumi energetici e promuovere il ricorso a fonti di energia alternativa, in specie se “diffuse”<br />

1, Ridurre gli impatti dei<br />

processi insediativi sui<br />

sistemi ambientali e paesistici<br />

a, Qualificare la<br />

residenzialità<br />

diffusa del<br />

territorio<br />

- Conservare la qualità ambientale, l'emergenza e la riconoscibilità nel paesaggio dei centri storici e migliorare l'accessibilità dei luoghi tradizionali di aggregazione sociale in essi contenuti,<br />

mantenendo gli accessi antichi e con interventi infrastrutturali innovavi alternativi alla dotazione di parcheggi ai bordi del centro (scale mobili, minibus, parcheggi interrati etc.)<br />

- Agevolare progetti di completamento, ripristino o qualificazione dei bordi dei centri storici per favorire l'"assorbimento" paesistico delle nuove infrastrutture di accesso, la mitigazione di<br />

impatto degli interventi incongrui, la valorizzazione dell'immagine fruibile dei centri e dei loro contesti di paesaggio agrario o naturale<br />

2, Recuperare la centralità<br />

degli insediamenti storici e<br />

valorizzare il loro ruolo<br />

identitario per il paesaggio<br />

cilentano<br />

- Sperimentare modalità di trasporto alternative al mezzo privato individuale anche attraverso agevolazioni all'uso di tecnologie e organizzazioni innovative (servizi a chiamata, taxi connessi<br />

ai servizi, trasporto a domicilio di servizi e merci)<br />

- Promuovere l’integrazione dei servizi collettivi per la mobilità (per i turisti e residenti): integrazione tra il trasporto aereo, marittimo e ferroviario e quello interno, servizi dedicati per<br />

itinerari assistiti o guidati, per le reti ricettive<br />

- Migliorare l'avvicinamento 'esterno' al Parco (dall'aeroporto di Pontecagnano, da Battipaglia, da Salerno), riutilizzare le vie ferrate dismesse (compresa la Sicignano-Lagonegro) per utilizzi<br />

turistici e locali e completare l'armatura viabilistica principale interna (ss.18 e “Bussentina”)<br />

1,Adeguare il sistema dei<br />

collegamenti alle esigenze di<br />

mobilità<br />

b, Migliorare<br />

l'accessibilità<br />

alle risorse, ai<br />

servizi e alle<br />

opportunità<br />

di vita civile<br />

- Formare una rete civica di servizi innovativi per le famiglie e le imprese, basata sull'apertura di Centri locali informatizzati presso ogni Comune che favoriscono la partecipazione dei<br />

cittadini alle procedure istituzionali e facilitano i rapporti inter-enti (soprattutto tra Comuni e Parco)<br />

- Attrezzare in rete sistemi di centri storicamente connessi, specializzando ogni centro con uno o due tipi di servizi di livello locale (tipo scuola elementare, farmacia, commercio o servizi<br />

sanitari di primo livello etc.) e incentivare un utilizzo policentrico del territorio<br />

2, Facilitare l'utilizzo dei<br />

servizi e l' interazione sociale<br />

in un modello insediativo<br />

molto distribuito<br />

- Promuovere attività di documentazione, ricerca e divulgazione sui sistemi di testimonianze storico-culturali, attivando progetti di catalogazione e di valorizzazione fruitiva delle<br />

conoscenze sulle specificità locali di siti e manufatti<br />

- Attivare un programma di acquisizione di beni storici mobili ed immobili vulnerabili al degrado, adattabili a funzioni fruitive o di servizio alle attività del Parco o utilizzabili come innesco<br />

di processi di riqualificazione di centri o di paesaggi agrari<br />

- Incentivare (con premi, contributi progettuali o finanziari, inserimento in sistemi di finanziamento agevolato) interventi di recupero congruenti con la leggibilità delle strutture storiche, la<br />

visitabilità o la ricettività in edifici storici adattabili senza gravi alterazioni alla fruizione turistica<br />

- Attivare politiche di bonifica e di mitigazione delle situazioni critiche (ad esempio impianti produttivi, edifici fuori scala, depositi, aree estrattive o aree degradate) per la leggibilità del<br />

paesaggio e per la comprensione del sistema delle testimonianze, soprattutto nella prossimità di beni, nelle aree di pertinenza storica contestuale dei centri storici o di paesaggi agrari di<br />

valore<br />

- Promuovere interventi di recupero e valorizzazione delle tradizioni collettive (riti, cultura materiale, stili e linguaggi letterari e artistici etc.)<br />

1, Valorizzare il sistema di<br />

testimonianze<br />

dell'insediamento storico e<br />

delle tradizioni locali:<br />

i beni mobili ed immobili,<br />

i paesaggi agrari,<br />

i siti archeologici<br />

c, Valorizzare i<br />

caratteri<br />

identitari del<br />

patrimonio<br />

insediativo<br />

- Promuovere progetti ed interventi per riorganizzare (anche con interventi di potenziamento) spazi non strutturati nelle espansioni dei centri e incoerenti con l'impianto storico preesistente o<br />

vicino<br />

- Promuovere riqualificazioni edilizie con mitigazione di impatto e sistemazione dell'intorno per complessi edilizi recenti ad utilizzo stagionale<br />

2, Riqualificare e<br />

rifunzionalizzare il<br />

patrimonio recente<br />

- Promuovere servizi e attività di formazione professionale per attività nel riuso del patrimonio, nella riqualificazione delle aree urbane, nella manutenzione del territorio<br />

- Attivare laboratori sperimentali nel settore delle tecnologie innovative (intervento 'a secco', utilizzo di materiali leggeri) o tradizionali (murature in pietra, carpenterie in legno, formazione<br />

di archi e volte, intonaci a calce) per il recupero edilizio, per le opere di sistemazione ambientale e di arredo vegetale<br />

3,Qualificare operatori del<br />

settore edilizio capaci di<br />

interventi di recupero,<br />

risanamento e qualificazione<br />

ambientale

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