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Relazione illustrativa - Programmazione Unitaria Regione Campania

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Copertura del suolo nel Parco del Cilento e Vallo di Diano<br />

Tipo dominante Sup in ha %<br />

Aree estrattive 45 0.03%<br />

Aree prevalentemente occupate da colture agrarie con presenza di spazi naturali<br />

importanti<br />

9443 5.31%<br />

Bacini d’acqua 18 0.01%<br />

Boschi a dominanza di castagno 7535 4.24%<br />

Boschi a dominanza di cerro 15006 8.43%<br />

Boschi a dominanza di faggio 18410 10.35%<br />

Boschi a dominanza di leccio 9874 5.55%<br />

Boschi a dominanza di pino d’Aleppo 368 0.21%<br />

Boschi a dominanza di roverella 345 0.19%<br />

Boschi igrofili 692 0.39%<br />

Boschi misti a dominanza di latifoglie mesofile 14553 8.18%<br />

Boschi misti termofili 16207 9.11%<br />

Cespuglieti e vegetazione arbustiva in evoluzione 11410 6.41%<br />

Coltivazioni arboree 17760 9.98%<br />

Praterie arborate 2177 1.22%<br />

Praterie continue 12672 7.12%<br />

Praterie discontinue 9106 5.12%<br />

Rimboschimenti di conifere 1710 0.96%<br />

Rimboschimenti di conifere e latifoglie 2496 1.40%<br />

Rocce nude, falesie, rupi, affioramenti 1045 0.59%<br />

Seminativi irrigui 1034 0.58%<br />

Seminativi non irrigui e prati stabili 3720 2.09%<br />

Sistemi colturali e particellari complessi 7780 4.37%<br />

Spiagge, dune e sabbie 89 0.05%<br />

Vegetazione a sclerofille 11137 6.26%<br />

Vegetazione ripariale arbustiva ed erbacea 709 0.40%<br />

Zone urbanizzate a tessuto continuo 724 0.41%<br />

Zone urbanizzate a tessuto discontinuo e rado 1847 1.04%<br />

Fonte SITA PNCVD<br />

In sintesi si rilevano le seguenti coperture del suolo:<br />

a) per le superfici agricole: Seminativi non irrigati o irrigati saltuariamente ed i prati<br />

falciabili; seminativi irrigati più o meno permanentemente, situati nelle piane litoranee e<br />

sui terrazzi alluvionali dei fiumi maggiori con coltivazioni orticole ed impianti serricoli;<br />

colture permanenti: coltivazioni arboree rappresentate prevalentemente da oliveti e<br />

secondariamente da vigneti, con localizzate coltivazioni di agrumi e di fichi; zone agricole<br />

eterogenee; sistemi colturali e particellari complessi con mosaico di seminativi e colture<br />

arboree, omogeneamente alternati e di piccole dimensioni; Aree prevalentemente occupate<br />

da colture agrarie con presenza di spazi naturali importanti con mosaico di seminativi,<br />

colture arboree e nuclei di vegetazione naturale e seminaturale (nuclei di bosco,<br />

cespuglieti, siepi, pascoli) molto frammentati.<br />

b) per i territori boscati e ambienti semi-naturali: Boschi a dominanza di leccio; Boschi a<br />

dominanza di Quercus ilex con elementi della macchia (Myrtus communis, Pistacia<br />

lentiscus, Erica arborea) e/o latifoglie decidue (Fraxinus ornus, Ostrya carpinifolia e<br />

Carpinus orientalis) con locali presenze di Juniperus phoenicea (Vallone Serra Tremonti,<br />

Trentinara, Madonna del Granato) e localmente nelle forre boschi a Quercus ilex, Fraxinus<br />

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