Relazione illustrativa - Programmazione Unitaria Regione Campania
Relazione illustrativa - Programmazione Unitaria Regione Campania
Relazione illustrativa - Programmazione Unitaria Regione Campania
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
parte assumere vera e propria efficacia giuridica nei confronti dei destinatari del Piano. Ma<br />
questo non deve indurre a sottovalutarne l’efficacia in termini più generali: è soprattutto ad<br />
essi, infatti, che il Piano può affidare le proprie funzioni di orientamento strategico, di<br />
promozione e di giustificazione argomentata delle scelte proposte, in un contesto dialogico<br />
che, per essere effettivo, deve prevedere, almeno in una certa misura, la reversibilità delle<br />
scelte stesse, sulla base del confronto con le scelte di competenza degli altri soggetti<br />
istituzionali e, più in generale, del confronto sociale. Per esercitare tali funzioni, il Piano<br />
deve anche e prima di tutto essere concepito come uno strumento di comunicazione<br />
sociale. In questo senso le descrizioni, valutazioni e interpretazioni di cui al cap. 4<br />
svolgono una funzione importante, in connessione con le indicazioni strategiche del cap.5,<br />
uscendo decisamente da quella posizione ancillare (gli “allegati al piano”) che hanno<br />
tradizionalmente occupato. Analoga considerazione può essere fatta per il ruolo dei<br />
Progetti in rapporto al Piano. Se si considera il pluralismo, la fluidità e la scarsa<br />
prevedibilità dei processi decisionali da cui dipendono le condizioni ambientali del<br />
territorio protetto e le sue dinamiche trasformative, risulta evidentemente improponibile e<br />
irrealistica la concezione tradizionale che vedeva i progetti come momenti di<br />
specificazione ed attuazione delle scelte del Piano. Il rapporto che si profila tra i progetti ed<br />
il Piano nella sua globalità è un rapporto inevitabilmente dialettico, nel senso che lo<br />
sviluppo dei primi non può non retroagire sul secondo e viceversa. E’ in questo senso<br />
dinamico e complesso che l’impostazione dialogica e interattiva del processo di<br />
pianificazione conferisce al Piano una dimensione propriamente progettuale.<br />
Ma la principale ricaduta dell’orientamento assunto concerne la struttura normativa,<br />
chiamata ad esercitare i suoi effetti giuridici in un contesto interattivo. Le esperienze ed il<br />
dibattito di questi ultimi anni (in particolare attorno ai Piani territoriali di coordinamento)<br />
hanno profondamente scosso le concezioni sottostanti agli apparati normativi tradizionali<br />
dei piani. Si è ormai affermato, anche in relazione al principio di sussidiarietà, un netto<br />
orientamento a conferire alle norme dei piani d’area vasta un ruolo essenzialmente<br />
d’indirizzo, riservando un ruolo propriamente “prescrittivo” a quelle sole norme cui<br />
compete la salvaguardia di valori ed interessi non adeguatamente considerabili e tutelabili<br />
a scala locale. Ma in termini ancor più sostanziali, si è posta in discussione l’opportunità<br />
che le norme dei piani si traducano in ordini o norme-comando, che non lasciano al<br />
destinatario altra possibilità che obbedire o trasgredire, oppure invece assumano la forma<br />
di norme-consiglio o norme-informazione, tese a responsabilizzare il destinatario,<br />
inducendolo a fare le proprie scelte sulla base di una chiara consapevolezza delle poste in<br />
gioco. E’ chiaro che in un contesto dialogico e interattivo è soprattutto questo secondo tipo<br />
di norme a svolgere il ruolo più interessante. Ed è importante notare che (in sintonia con<br />
quanto ha da tempo chiarito l’Unione Mondiale per la Natura) ciò non implica affatto un<br />
indebolimento del Piano, nella misura in cui allarga la responsabilizzazione dei soggetti<br />
aventi titolo ad operare nel territorio interessato dal Parco.<br />
Ciò premesso, l’architettura normativa del Piano può essere brevemente descritta con<br />
riferimento a tre Titoli principali:<br />
Titolo I. Disposizioni generali.<br />
Finalità ed obbiettivi del Piano del Parco<br />
Elaborati del Piano del Parco<br />
Efficacia del Piano e rapporti con gli altri piani e col Regolamento.<br />
Strumenti e modalità attuative<br />
139