Relazione illustrativa - Programmazione Unitaria Regione Campania
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l’esito del confronto che si propone non può essere una partizione riassuntiva ed esaustiva<br />
del territorio in esame in aree chiuse, ma piuttosto l’individuazione di sistemi relazionali<br />
relativamente complessi, più o meno interconnessi, coi quali il Piano non può evitare di<br />
fare i conti. Questa notazione assume ancora maggior rilievo se la si situa in quella<br />
prospettiva “progettuale” che è stata ricordata nel par. 2.3. Se, cioè, si tien conto della<br />
distinzione ed interdipendenza tra il “riconoscimento” delle UP e le ipotesi progettuali che<br />
le possono riguardare. Tali ipotesi, infatti (basterebbe pensare ad alcuni progetti<br />
d’iniziativa locale, tendenti a valorizzare determinate risorse) non soltanto non sono<br />
pensabili come la conseguenza obbligata dei riconoscimenti operati, ma possono anzi<br />
retroagire sugli stessi riconoscimenti, sollecitando un diverso apprezzamento delle risorse<br />
in atto e delle loro relazioni attuali e potenziali.<br />
5.1.3. L’interpretazione strutturale del territorio.<br />
Al riconoscimento delle UP si collega strettamente l’interpretazione strutturale del<br />
territorio, come già aveva segnalato il Documento Preliminare. Ai fini del riconoscimento<br />
dei caratteri strutturali, è opportuno adottare uno schema comune di criteri e categorie<br />
valutative confrontabili, per orientare le analisi settoriali evitando che esse producano<br />
risultati difficilmente coordinabili e pertanto di scarsa utilità, ai fini di una visione olistica<br />
della realtà del Parco e dei suoi problemi. La suddetta esigenza avvalora l'opportunità di<br />
ricorrere, per le sintesi valutative, ad una griglia valutativa che metta in chiara evidenza gli<br />
aspetti strutturali riconoscibili sotto i diversi profili di lettura. Tale griglia (riprendendo<br />
esperienze già collaudate) può in sostanza fondarsi sull'incrocio dei diversi profili di<br />
valutazione settoriale con 4 fattori (componenti o condizioni) del valore e della criticità.<br />
Tenendo conto dell’articolazione adottata dal programma di lavoro, i profili di valutazione<br />
- o le aree tematiche, anche tra loro aggregate, all’interno delle quali procedere alla<br />
valutazione dei siti e delle risorse - sono i seguenti:<br />
1, ambiente fisico (aspetti geologici, geomorfologici, climatici, idrogeol., pedologici),<br />
2, ambiente biologico (flora e vegetazione, fauna, ecologia, attività agroforestali),<br />
3, assetto storico-culturale (storia e geografia del territorio, patrimonio culturale),<br />
4, assetto insediativo (urbanistica e organizzazione del territorio, sistemi insediativi),<br />
5, assetto paesistico-antropologico (paesaggi e sistemi segnici, sistemi di relazioni visive).<br />
Tali profili ricalcano le principali tematiche illustrate nei capitoli precedenti, lasciando<br />
tuttavia in disparte gli aspetti socioeconomici (compresi quelli dell’economia agraria e<br />
forestale) e gli aspetti pianificatori, che difficilmente potrebbero essere trattati con<br />
omogeneità, di cui quindi occorre tener conto in altro modo. L’applicazione della griglia<br />
deve infatti consentire di dare una risposta sintetica ad una duplice domanda: quanto<br />
valgono i siti e le risorse di cui ci occupiamo, quali rischi e quali pressioni li minacciano?<br />
In realtà per rispondere adeguatamente a questa duplice domanda occorre altresì<br />
considerare gli aspetti socioeconomici e quelli pianificatori, che la griglia non esplicita: il<br />
valore di una risorsa dipende infatti, ovviamente, anche dalla sua possibile utilizzazione<br />
economica o sociale (a fini produttivi, agroforestali, turistici o ricreativi), sia in generale,<br />
sia, soprattutto, in funzione delle opzioni di sviluppo delle società locali. Ed analogamente<br />
le situazioni problematiche da evidenziare discendono anche, ovviamente, dai processi<br />
economici, sociali e culturali che investono le diverse parti del territorio in esame, più o<br />
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