Relazione illustrativa - Programmazione Unitaria Regione Campania
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Strategia A : Conservazione della diversità e funzionalità ecosistemica<br />
Obiettivi Sub-obbiettivi Azioni<br />
1, Sviluppare forme di<br />
cooperazione e<br />
- Promuovere la razionalizzazione dei prelievi d'acqua per i diversi usi (adeguamento della funzionalità degli impianti, controllo degli acquiferi, ecc.)<br />
a,<br />
programmazione per la<br />
- Proteggere gli ambienti carsici e le fasce fluviali con progressiva eliminazione delle situazioni di rischio alluvionale associata alla protezione degli habitat e della fauna<br />
Mantenere in<br />
gestione integrata delle<br />
- Migliorare la qualità dell'acqua (eliminazione fonti inquinanti, adeguamento impianti depurazione e smaltimento rifiuti, bonifica aree critiche, lotta all'abusivismo)<br />
piena efficienza e<br />
risorse idriche<br />
presidiare i<br />
- Attivare servizi ('Presidio ambientale') per il coordinamento tra gli Enti preposti alla difesa del suolo sugli interi bacini interessati<br />
sistemi ambientali<br />
2, Promuovere la difesa del<br />
- Promuovere interventi di messa in sicurezza e di monitoraggio delle aree a rischio, anche con rimozione dei manufatti e delle attività a rischio<br />
suolo e la manutenzione<br />
- Promuovere forme organizzative per una manutenzione diffusa e attività formative con progetti dimostrativi di costruzione e - sistemazione del suolo (infrastrutture, gestione forestale,<br />
diffusa del territorio<br />
bonifiche) per la prevenzione dei rischi sismici e idrogeologici.<br />
- Attivare servizi di orientamento applicativo e di monitoraggio permanente dei modelli d’uso delle unità ambientali<br />
1,Conservare le diverse<br />
biocenosi atte a rappresentare<br />
i diversi stadi seriali<br />
- Attivare misure di protezione, mitigazione dei rischi, interventi di riconnessione degli habitat rappresentativi, riequilibrio degli spazi minimi vitali<br />
2, Proteggere le specie<br />
emergenti e gli habitat<br />
vulnerabili<br />
- Riqualificare gli habitat anche con reintroduzioni sperimentali, strutturazione di habitat potenziali utili alle connessioni nella rete ecologica<br />
- Mitigare e/o rimuovere le situazioni critiche, anche rilocalizzando, le strutture (strade, manufatti..) che interferiscono con aree sensibili o facilmente vulnerabili.<br />
3, Recuperare le situazioni<br />
critiche<br />
b,<br />
Conservare e<br />
migliorare i<br />
caratteri strutturali<br />
degli ecosistemi<br />
- Predisporre interventi coordinati sulle ‘armature ecologiche’ principali e sui reticoli locali comprendenti: formazione di un sistema di boschi vetusti, riqualificazione della rete idrografica e<br />
della fascia costiera, interventi su siepi, filari, etc.<br />
- Promuovere un coordinamento regionale tra Enti per la gestione delle fasce fluviali, la protezione dei corridoi faunistici e le aree di stazionamento migratorio, anche in sinergia con il<br />
progetto APE.<br />
- Minimizzare la frammentazione, con eliminazione e mitigazione delle barriere, e attivare interventi diversificati e mirati in particolare sulle aree agricole marginali<br />
4, Potenziare le reti<br />
ecologiche ai vari livelli<br />
(interne ed esterne al Parco)<br />
- Incentivare nuove opportunità di lavoro per tecnici naturalistici nei settori di gestione, conservazione, divulgazione ed informazione<br />
- Formare gli operatori agricoli alla conservazione innovativa dei modelli tradizionali di coltivazione<br />
1, Promuovere la formazione<br />
degli operatori in campo<br />
ambientale<br />
c,<br />
Attivare servizi<br />
per la<br />
riqualificazione<br />
- Creare l’Osservatorio della Biodiversità con funzioni di monitoraggio degli ecosistemi, di coordinamento di progetti ambientali e di supporto alla formazione<br />
- Organizzare una rete di siti (Museo vivente) di valore scientifico, documentario, didattico e educativo comprendenti giardini botanici, vivai, banche semi in situ<br />
ecosistemica 2, Attivare servizi di<br />
monitoraggio, ricerca,<br />
sperimentazione e didattica<br />
- Promuovere il controllo del randagismo, della competizione alimentare sui pascoli, dell’introduzioni di specie non autoctone, la lotta al bracconaggio<br />
- Promuovere la divulgazione di materiale informativo e sviluppare l'educazione ambientale (anche mirata alla rimozione dei ‘pregiudizi’ su specie faunistiche)<br />
1, Sviluppare misure<br />
gestionali ed azioni educative<br />
e formative che incidano sui<br />
comportamenti<br />
- Attivare progetti integrati con funzioni anche dimostrative,su territori estesi anche alle aree contigue, rispetto ad obbiettivi strategici e risorse sia naturali che antropiche<br />
- Attivare strumenti e procedure di valutazione della compatibilità degli interventi<br />
- Incentivare, con misure di sostegno, il mantenimento della rete ecologica minuta: siepi, muretti, orti, filari (l’utilizzo di materiali tradizionali)<br />
- Promuovere la qualificazione delle attività agro-pastorali (controlli epidemiologici ed interventi per la qualità floristica dei pascoli, formazione di ‘banche’ di genotipi)<br />
2, Responsabilizzare gli attori<br />
locali nella gestione integrata<br />
d,<br />
Incentivare<br />
l'integrazione tra<br />
le risorse naturali<br />
e le attività<br />
antropiche<br />
-Promuovere lo sviluppo di infrastrutture agricole eco-compatibili: fitodepurazione, riciclaggio idrico, impianti fotovoltaici., e servizi (macelli ecc.)<br />
3, Promuovere l’evoluzione<br />
colturale in senso<br />
ecocompatibile