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Relazione illustrativa - Programmazione Unitaria Regione Campania

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Cervus elaphus, Capreolus capreolus) attraverso la rimozione delle cause di estinzione,<br />

la preparazione dell’ambiente.<br />

9, “Gestione delle Specie Emergenti” riguardante la definizione di azioni specifiche<br />

rivolte alla rimozione delle cause di minaccia, al miglioramento dell’ambiente, all’<br />

immissione degli animali dove necessario.<br />

Per il Piano del Paesaggio<br />

a, Programmi di indagine e ricerca<br />

1, “Individuazione dei paesaggi Cilentani” attraverso il riconoscimento delle Unità di<br />

paesaggio (UP) da una lettura integrata dei diversi profili settoriali (i geosigmeti, il<br />

sistema di strutturazione storica, il sistema segnico di riferimento).<br />

2, “Iinterpretazione strutturale del territorio” come base per la valutazione delle stesse<br />

unità di paesaggio finalizzata a precisare i caratteri, le pressioni e le tendenze evolutive<br />

di ciascuna Unità di Paesaggio.<br />

b, Programmi di valorizzazione:<br />

1 “Sensibilizzazione, informazione e partecipazione” riguardante attività di orientamento<br />

dei progetti e degli interventi, di sensibilizzazione della popolazione al riconoscimento<br />

degli elementi identitari del paesaggio e alla loro gestione.<br />

2 “Valutazione della qualità paesistica” riguardanti la messa a punto delle procedure e<br />

delle modalità di intervento e di monitoraggio per il miglioramento della qualità<br />

paesistica, da attivare con processi di consultazione e partecipazione delle comunità<br />

interessate.<br />

3, “Strategie di intervento per unità di Paesaggio“ riguardanti la definizione delle<br />

modalità specifiche di conservazione, valorizzazione, recupero, riqualificazione o<br />

“creazione” di nuovi paesaggi” attraverso progetti di cooperazione con enti territoriali e<br />

attori locali interessati, anche con l’applicazione di modelli e di indici tratti<br />

dall’ecologia del paesaggio.<br />

c, Programmi integrati di intervento:<br />

1, “Riqualificazione della Fascia costiera” con particolare riferimento alle aree di<br />

recupero ambientalee paesistico individuate dal Piano, riquardante la definizione degli<br />

interventi di: riqualificazione e recupero delle fasce dunali e retrodunali, la<br />

rinaturalizzazione dei litorali sabbiosi, il restauro paesaggistico delle falesie, la<br />

sostituzione della flora alloctona, la regolamentazione (nel tempo e nello spazio) delle<br />

aree e dei percorsi di fruizione, la creazione di nuovi paesaggi nelle zone di maggior<br />

degrado e destrutturazione, la valorizzazione ed il recupero dei beni di interesse storico<br />

e architettonico, la rilocalizzazione delle attività e dei beni in aree di pericolosità<br />

idrogeologica;<br />

2, ”Riqualificazione delle Fasce fluviali” con particolare riferimento all’Alento, Bussento,<br />

Calore, Mingardo, Tanagro, Sele riguardante la gestione delle aree demaniali, la<br />

rinaturalizzazione delle sponde (boschi ripariali, ghiaieti), il recupero delle situazioni<br />

degradate (cave, aree incendiate o forestate con specie non idonee), il ripristino della<br />

continuità ecologica, la conservazione e il potenziamento delle zone umide e palustri, la<br />

formazione di sentieri didattici e ed il recupero dei mulini, la rilocalizzazione delle<br />

attività e dei beni in aree di pericolosità idrogeologica;<br />

3, “Piccoli campi” riguardante la gestione del paesaggi agrari individuati dal piano<br />

indirizzata al mantenimento e recupero delle cultivar cilentane attraverso il sostegno:<br />

alle aziende per la valorizzazione e il recupero della varietà dei prodotti agro-alimentari,<br />

alla commercializzazione dei prodotti con la certificazione di qualità, alla formazione di<br />

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