Relazione illustrativa - Programmazione Unitaria Regione Campania
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piccole dimensioni); Cespuglieti e vegetazione arbustiva in evoluzione (Cespuglieti a<br />
dominanza di Spartium junceum con Prunus spinosa e Rubus sp.pl., Cespuglieti con<br />
Spartium junceum ed elementi della macchia quali Calicotome villosa, Cistus sp.pl., Erica<br />
arborea e Myrtus communis, aree agricole abbandonate con vegetazione spontanea in<br />
ripresa); Vegetazione a sclerofille (Macchia a Erica arborea, Arbutus unedo e Myrtus<br />
communis con presenza di Quercus ilex, Q. pubescens e sporadicamente di Q. suber.,<br />
Macchia a Calicotome villosa, Spartium junceum con Cistus monspeliensis e C.<br />
salvifolius, Macchia a Pistacia lentiscus, Phillyrea latifolia e Myrtus communis., Macchia<br />
costiera a dominanza di Juniperus phoenicea (Costa degli Infreschi), Comunità basse<br />
dominate da Cistus monspeliensis e C. incanus, legate a dinamiche post-incendio:<br />
Vegetazione ripariale arbustiva ed erbacea (Saliceti a Salix eleagnos e S. purpurea e S.<br />
triandra, Comunità di greto a Helicrysum italicum, Comunità a Paspalum paspaloides.,<br />
Comunità a Polygonum lapatypholium, P. hydropiper, Xanthium italicum, Comunità a<br />
Phragmites australis, Typha angustifolia, T. latifolia, Sparganium erectum., Comunità a<br />
Schoenoplectus lacustris.<br />
d) per le Zone aperte con vegetazione rada o assente: Spiagge, dune e sabbie (Comunità<br />
psammofile a Cakile maritima, Elytrigia juncea, Ammophila littoralis, Otanthus maritimus,<br />
Cyperus mucronatus, talvolta include nuclei a Juniperus phoenicea); Rocce nude, falesie,<br />
rupi, affioramenti (Comunità alotolleranti delle rupi costiere a Crithmum maritimum, Inula<br />
crithmoides, Limonium remotispiculum, Comunità delle falesie con Dianthus rupicola,<br />
Primula palinuri, Centaurea cineraria subsp. Cineraria, Comunità delle rupi costiere a<br />
Euphorbia dendroides, Pistacia lentiscus, Juniperus phoenicea, Comunità delle rupi interne<br />
con Portenschlagiella ramosissima, Atamantha sicula, Campanula fragilis subsp. fragilis.<br />
e) per i Corpi idrici: Bacini d’acqua (Comunità a Phragmites australis, Typha angustifolia,<br />
T. latifolia, Sparganium erectum, Comunità a Schoenoplectus lacustris); invasi artificiali<br />
dell’Alento del Bussento (Lago Sabetta), Lago Carmine e Lago Nocetta.<br />
4.2.2. Aspetti faunistici<br />
Per gli aspetti faunistici sono state individuate le zoocenosi dominanti ed il relativo<br />
mosaico che si viene a strutturare, oltre alla qualità faunistica e alla distribuzione di<br />
emergenze sul territorio. Le zoocenosi sono state individuate raggruppando faune<br />
omogenee per ruolo trofico o taxa dominanti, stagionalità, e altri parametri strutturanti le<br />
cenosi animali.<br />
In sintesi sono riconosciute le seguenti tipologie principali, ognuna delle quali a sua volta<br />
suddivisibile in sottotipologie:<br />
1. Dei litorali sabbiosi. Carattere stagionale, predominanza di predatori, entomocenosi<br />
legate alla flora erbacea, presenza di uccelli migratori, predominanza di specie che<br />
costituiscono la zoocenosi solo durante l’alimentazione<br />
2. Delle falesie costiere. Carattere: stagionale, predominanza di erbivori, entomocenosi<br />
legate alla flora rupicola, presenza di uccelli migratori, specie resistenti all’aridità<br />
3. Delle rupi interne. Carattere: stagionale, predominanza di erbivori, entomocenosi<br />
legate alla flora rupicola, presenza di uccelli migratori<br />
4. Delle rupi montane. Carattere: stagionale, predominanza di erbivori, entomocenosi<br />
legate alla flora rupicola, fauna resistente ai climi freddi<br />
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