Formato PDF (3077 Kb) - Facoltà di Agraria - Università degli Studi ...
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dhal preparato con questo metodo risulta <strong>di</strong> forma sub-globulare e riesce a spuntare prezzi più<br />
elevati rispetto al dhal preparato con il metodo umido. La resa in dhal è <strong>di</strong> circa 45%.<br />
Metodo umido: i semi vengono sciacquati in acqua per circa 6 ore, scolati e mischiati con terra<br />
fine ben setacciata nella proporzione 1:20. Questa mistura viene sistemata in piccoli cumuli ed<br />
essiccata al sole per qualche giorno. In seguito vengono tolte le impurità ed i semi lavorati in<br />
macine <strong>di</strong> pietra. La resa in dhal è del 75%.<br />
Il dhal preparato con entrambi i meto<strong>di</strong> viene venduto senza ulteriore aggiunta <strong>di</strong> olio ma,<br />
per la preparazione casalinga, ne viene aggiunto circa 40 g ogni kg <strong>di</strong> prodotto. Il prodotto si<br />
conserva per circa 2-3 mesi.<br />
Avversità: Il caiano è interessato da molte avversità le principali delle quali sono fungine e<br />
provocate da insetti.<br />
Funghi: la fusariosi provocata dal Fusarium udum è la più grave. Causa un avvizzimento generalizzato<br />
della pianta; si in<strong>di</strong>vidua per un imbrunimento della base dello stelo e della parte interna<br />
delle ra<strong>di</strong>ci. L’insorgenza della malattia è favorito da una temperatura del terreno 17-20°C. Il<br />
patogeno penetra nella pianta attraverso le ra<strong>di</strong>ci e può persistere nel terreno per lunghi perio<strong>di</strong>.<br />
L’unico metodo <strong>di</strong> lotta efficace è quello preventivo con l’utilizzazione <strong>di</strong> genotipi tolleranti (C-<br />
11, C-36, NP-15, NP-38, T-17) od il ricorso alle rotazioni (ad esempio in rotazione con il tabacco<br />
ed in consociazione con il sorgo).<br />
Di minore importanza, ma particolarmente dannosa nella zona dei Caraibi è Physalospora<br />
cajanae, agente del cancro dello stelo.<br />
Altri patogeni fungini possono colpire il caiano, ma l’entità dei danni è quasi sempre<br />
trascurabile e <strong>di</strong> importanza locale. Tra questi si ricordano: Cercosposa spp., Colletotrichum<br />
cajaneae, Corticium solani, Diploi<strong>di</strong>a cajani, Macrophomina phaseoli, Phoma cajani,<br />
Phyllosticta cajani, Rhizoctonia bataticola, Rosellinia sp., Sclerotium rolfsii.<br />
Insetti: L’insetto più dannoso è l’Heliothis armigera, lepidottero che colpisce i baccelli in tutta<br />
l’Asia e l’Africa. Questo insetto è particolarmente dannoso quando colpisce i baccelli giovani.<br />
In In<strong>di</strong>a gravi danni ai baccelli si osservano frequentemente in seguito all’attacco del <strong>di</strong>ttero<br />
Melanagromyza obtusa.<br />
Virosi: Le uniche virosi che si riscontrano con una certa frequenza sul caiano ed in grado <strong>di</strong><br />
provocare ripercussioni negative sulle rese sono: SMV (sterility mosaic virus) e l’YMV (yellow<br />
mosaic virus).<br />
Nemato<strong>di</strong>: Raramente provocano danni gravi alle colture. Fra le principali specie si ricordano:<br />
Helicotylenchus cavevessi, H. <strong>di</strong>hiptera, H. pseudorobustus, Heterodera sp., Meloidogine<br />
javanica, M. incognita acrita, M. hapla, Scutellonema bradys.<br />
Composizione: La composizione me<strong>di</strong>a del seme secco è: acqua 10%, proteine 21,6%, carboidrati<br />
72,7%, grassi 1,4%, ceneri 4,2%, fibra 8,1%. Ulteriori dettagli sulla composizine chimica sono<br />
riportati nelle tabelle 1 e 2.<br />
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