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Formato PDF (3077 Kb) - Facoltà di Agraria - Università degli Studi ...

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Ecologia: Per i fabbisogni idrici c’è una certa <strong>di</strong>versificazione fra le prime tre sottospecie coltivate:<br />

il fagiolino dall’occhio può essere coltivato anche dove piovono solo 500 mm, mentre per<br />

i tipi “catjang” e “asparago” sono necessari 1200-1500 mm.<br />

Tutte le sottospecie sono estremamente adattabili ai <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> terreno, rifuggendo solo<br />

da quelli troppo salini e da quelli con ristagni idrici.<br />

Diversi genotipi della V.u. unguiculata rispondono al fotoperiodo come piante a giorno<br />

corto, mentre quelli della V.u sesquipedalis sono fotoin<strong>di</strong>fferenti ed a giorno corto le varietà<br />

della V.u cylindrica; in tutte le spp. le alte temperature accelerano la comparsa dei fiori.<br />

La germinazione è epigea e solitamente pronta (2-3 d con 28°C) e elevata in come percentuale<br />

per la lunga vitalità dei semi. L’accrescimento e lo sviluppo delle piante è più o meno<br />

rapido.<br />

Alcune varietà fioriscono entro 30 d dall’emergenza e sono pronte per la raccolta (seme<br />

secco) dopo altri 30 d; altre, invece, impiegano oltre 100 d per fiorire e concludono il ciclo in<br />

200-240 d.<br />

La maggior parte delle varietà <strong>di</strong> Vigna presenta sviluppo indeterminato per cui anche<br />

dopo l’inizio della fioritura la pianta continua ad emettere foglie e fiori.<br />

Il simbionte della Vigna è Rhizobium phaseoli; ne esistono alcuni ceppi particolarmente resistenti<br />

agli stress da alte temperature e siccità.<br />

Tecnica colturale: Il fagiolo dall’occhio può essere coltivato in coltura pura o, più spesso,<br />

consociato con mais, sorgo, miglio, manioca, ecc. È bene evitare la coltura ripetuta per non<br />

incorrere in attacchi <strong>di</strong> Striga o in malattie.<br />

L’epoca <strong>di</strong> semina dovrebbe essere scelta in modo da non interferire con le operazioni<br />

necessarie alle colture principali e, tenendo presente la lunghezza del ciclo della varietà <strong>di</strong> Vigna,<br />

da far coincidere la maturazione dei baccelli con un periodo caldo e secco dell’anno.<br />

In coltura consociata la densità delle piante é <strong>di</strong> 1-2 m 2 . Diverse ricerche condotte per<br />

in<strong>di</strong>viduare l’investimento migliore per la coltura specializzata hanno <strong>di</strong>mostrato che i valori<br />

ottimali <strong>di</strong> densità e spaziatura variano molto con il tipo <strong>di</strong> pianta. Nel caso <strong>di</strong> varietà prostrate<br />

l’investimento non dovrebbe superare le 2,5-3 piante per m- 2, mentre con tipi semi-eretti si può<br />

arrivare a 5-8 piante e con quelli eretti a 10-14 piante per m 2 . La <strong>di</strong>stanza tra le file può variare<br />

da 75 cm per i tipi semi-eretti, indeterminati, con ramificazioni impalcate alte, a 30-40 cm per i<br />

tipi eretti, determinati, con ramificazioni basse.<br />

La concimazione azotata dovrebbe essere effettuata solo in terreni poveri <strong>di</strong> sostanza organica e/<br />

o quando sfruttati in precedenza da colture come mais e sorgo; gli apporti debbono essere, comunque,<br />

contenuti entro 30-50 kg ha -1 . Particolarmente utile la concimazione fosfatica con 30-<br />

40 kg ha -1 <strong>di</strong> P 2 O 5 , mentre il potassio sarà somministrato solo quando necessario, in terreni<br />

potassio-carenti, fino a 100 kg ha -1 .<br />

Le cure colturali sono ridotte a delle sarchiature da effettuare più volte, se necessario, fino<br />

a quando la coltura “copre” l’interfila. Nelle colture in purezza le erbe infestanti possono essere<br />

controllate manualmente o con il <strong>di</strong>serbo chimico impiegando gli stessi principi attivi utilizzati<br />

per il fagiolo comune.<br />

Raccolta: La raccolta può iniziare dopo 40 d dalla semina per i baccelli ver<strong>di</strong> e dopo 50 d per i<br />

semi immaturi; per la granella secca bisogna attendere da 70 a 90 d e anche oltre, a seconda della<br />

precocità della varietà. Particolare attenzione deve essere prestata per evitare per<strong>di</strong>te per sgranatura.<br />

In Africa le produzioni <strong>di</strong> granella secca oscillano tra 0,1 e 0,3 t ha -1 ; questi valori sono<br />

molto al <strong>di</strong>sotto del potenziale produttivo della coltura stimato intorno alle 3,0 t ha -1 , quando<br />

coltivata razionalmente curando, in particolare, la <strong>di</strong>fesa dalle avversità.<br />

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