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Formato PDF (3077 Kb) - Facoltà di Agraria - Università degli Studi ...

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Figura 2. Relazione tra la quantità <strong>di</strong> N richiesto ed il peso della granella per unità <strong>di</strong> prodotto<br />

fotosintetizzato delle principali specie alimentari.<br />

I batteri del genere Rhizobium che si trovano normalmente nel terreno, quando non fissano<br />

l’azoto sono attratti verso le ra<strong>di</strong>ci delle leguminose in sta<strong>di</strong>o <strong>di</strong> plantule (figura 3a). I batteri<br />

penetrano nelle ra<strong>di</strong>ci attraverso i peli ra<strong>di</strong>cali e passano nella corteccia dove provocano la <strong>di</strong>visione<br />

cellulare (figura 3a). Tali cellule sono tetraploi<strong>di</strong> e producono i noduli che appaiono sulla<br />

superficie delle ra<strong>di</strong>ci. I primor<strong>di</strong> dei noduli sono circondati da un meristema le cui cellule non<br />

sono infettate dal Rhizobium ma si moltiplicano provvedendo all’accrescimento del nodulo (figura<br />

3b). Nell’area interme<strong>di</strong>a fra la superficie del nodulo ed il suo centro, si trova l’area <strong>di</strong><br />

fissazione (figura 3c). Qui i tessuti sono costituiti da batterioi<strong>di</strong>, cellule delle piante con i<br />

Rhizobium che hanno assunto una forma globulare. I batteri contengono un enzima, la nitrogenasi,<br />

che li rendono capaci <strong>di</strong> fissare l’N atmosferico. La nitrogenasi contiene Fe e Mo, metalli in<strong>di</strong>spensabili<br />

per il trasporto <strong>degli</strong> elettroni necessari alla reazione <strong>di</strong> riduzione. Le cellule attive<br />

sono colorate <strong>di</strong> rosso per la presenza della legemoglobina, il pigmento che trasporta ossigeno ai<br />

batterioi<strong>di</strong>. Al centro dei noduli si trova l’area <strong>di</strong> degenerazione (figura 3d), <strong>di</strong> colore verde o<br />

marrone, all’interno della quale non avviene alcun processo <strong>di</strong> fissazione. Il sistema vascolare<br />

derivato dai vasi della ra<strong>di</strong>ce (figura 3e) ha funzione trofica trasportando i carboidrati necessari<br />

per la reazione <strong>di</strong> fissazione ed i composti azotati elaborati dal nodulo alle foglie.<br />

I noduli si possono osservare ad occhio nudo dopo 10-14 d <strong>di</strong> accrescimento della piantina<br />

in un substrato privo <strong>di</strong> N. Il tempo necessario tuttavia, <strong>di</strong>pende dalla leguminosa e dalla <strong>di</strong>mensione<br />

del seme. In campo, me<strong>di</strong>amente, i noduli sono visibili dopo 21-28 d dall’emergenza. Le<br />

<strong>di</strong>mensioni e la morfologia dei noduli variano considerevolmente ma la loro forma è costante<br />

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