Formato PDF (3077 Kb) - Facoltà di Agraria - Università degli Studi ...
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Sinonimi: Vigna sinensis (L.) Savi ex Hassk<br />
Cromosomi: 2n = 22<br />
FAGIOLO DALL’OCCHIO<br />
Vigna unguiculata spp. unguiculata (L.) Walp.<br />
Nomi comuni: Inglese: cowpea, blackeye bean, southern pea, Kaffir pea, marble pea, crowder<br />
pea,; Francese: niebe, lubia, coupé, frijóle; Spagnolo: fréjol de vaca, chicharo de vaca; Portoghese:<br />
ervihla de vaca, feijâo da China.<br />
Altri nomi: dagarti bean (Africa orientale); adanguari, nori (Etiopia); agwa, aki<strong>di</strong>ani, bean (Nigeria);<br />
amuli, boo-ngor, omugobe (Uganda); ilanda (Zambia); <strong>di</strong>nawa (Botswana); barbata, charla,<br />
Nindu pea (In<strong>di</strong>a); me-karak (Sri Lanka); paythenkai, thattapayru (Tamil); kachang bol (Malesia);<br />
karkala, kibal (Filippine); tonkin pea (Tailan<strong>di</strong>a).<br />
Origine e <strong>di</strong>ffusione: Forme selvatiche <strong>di</strong> fagiolino dall’occhio sono facilmente reperibili in<br />
<strong>di</strong>verse zone dell’Africa, dall’estremo sud del continente, allo Zimbabwe, al Natal (provincia<br />
della Repubblica Sudafricana), per cui è ragionevole supporre che questo sia il suo areale <strong>di</strong><br />
origine.<br />
L’Africa occidentale, dal Camerun al Senegal, è un centro secondario <strong>di</strong> <strong>di</strong>versificazione;<br />
come lo è anche il Sud-est asiatico dove il fagiolo dall’occhio è arrivato in tempi remotissimi.<br />
Importanza ed utilizzazione: Questa leguminosa è coltivata per utilizzarne i semi secchi o<br />
freschi, i legumi immaturi, le foglie e i germogli; è impiegata anche come pianta da foraggio<br />
(fieno, insilato o pascolo).<br />
Il fagiolino dall’occhio è largamente coltivato in tutte le zone tropicali e sub-tropicali <strong>di</strong><br />
Africa, Asia e America latina, ma trova la massima <strong>di</strong>ffusione in Africa dove rappresenta il<br />
secondo legume per importanza dopo il fagiolo e dove viene realizzato oltre il 90% della produzione<br />
mon<strong>di</strong>ale. Il paese maggiore produttore è la Nigeria (850.000 t).<br />
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