Aree umide imp - Assessorato Territorio ed Ambiente
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LINEE GUIDA PER LA RICOSTRUZIONE DI AREE UMIDE<br />
PER IL TRATTAMENTO DI ACQUE SUPERFICIALI<br />
Azoto totale inorganico disciolto (mag ’96 - mag ’97) Azoto totale inorganico disciolto nov ’99 - nov ’00)<br />
Fig. 5.2 e 5.3: rendimenti di rimozione dell’azoto totale, nelle sue componenti ammoniacali, nitriche e nitrose,<br />
calcolati con bilanci di massa, nei due differenti periodi<br />
Per i nitrati si osserva come il sistema realizzi una buona denitrificazione: la quantità di azoto<br />
nitrico rimossa nei due periodi in esame risulta essere pressoché la stessa (171 kgN-<br />
NO 3 /ha/anno nel periodo maggio ‘96 – maggio ‘97 e 150 kgN-NO 3 /ha/anno nel periodo<br />
novembre ‘99 – novembre ‘00), nonostante i diversi valori di concentrazioni in ingresso. Analizzando<br />
i bilanci di massa per ogni singolo comparto, si nota come la denitrificazione avvenga<br />
maggiormente nella zona palustre, l’unica vegetata, dove si realizzano simultaneamente<br />
processi di nitrificazione e di denitrificazione. Un incremento aggiuntivo della capacità<br />
denitrificante del sistema potrebbe realizzarsi, quindi, con una maggiore diffusione della vegetazione.<br />
D’altra parte i rendimenti inferiori del periodo novembre ‘99 – novembre ‘00 possono<br />
essere dovuti anche alla gestione idraulica dell’area umida che nel periodo estivo 2000<br />
è stata condizionata da lavori di ripristino arginale. Essi hanno infatti richiesto per alcuni mesi<br />
battenti idraulici molto bassi, e quindi condizioni sfavorevoli ai processi di denitrificazione.<br />
Fig. 5.4: concentrazioni di azoto ammoniacale in ingresso e in uscita dall’area umida nel periodo maggio ‘95 –<br />
novembre ‘00<br />
Si noti inoltre la buona capacità di rimozione dell’azoto totale inorganico disciolto (64% nel<br />
periodo maggio ‘96 – maggio ‘97 e 40% nel periodo novembre ‘99 – novembre ‘00), nonostante<br />
la variabilità dei carichi in ingresso. Si evidenzia inoltre l’elevata flessibilità dell’intero<br />
sistema nei confronti di eventi di rilascio vegetale che sono coincisi in particolare con l’eliminazione<br />
della vegetazione dallo stagno aerobico e l’assimilazione all’interno del sistema dei<br />
residui vegetali nel periodo maggio ‘96 – maggio ‘97. La caratteristica di flessibilità dell’area<br />
umida si dimostra, inoltre, nella capacità di risposta ai numerosi picchi di carico.<br />
ingresso<br />
uscita