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Aree umide imp - Assessorato Territorio ed Ambiente

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INTRODUZIONE<br />

zazione dei mercati <strong>imp</strong>one invece la messa a riposo di ampie superfici agricole coltivate. Anche<br />

la malaria è divenuta un ricordo e non incute più la paura di un tempo. Le fertilizzazioni<br />

chimiche, i trattamenti fitosanitari, la meccanizzazione agricola, il miglioramento genetico, la<br />

irrigazione, la separazione delle produzioni vegetali da quelle animali, hanno tutte contribuito<br />

ad aumentare i r<strong>ed</strong>diti agricoli e la produttività dell’agricoltura ma hanno aumentato in modo<br />

drastico anche le quantità di inquinanti scaricate nell’ambiente e cancellato la capacità di<br />

autodepurazione che le antiche aree <strong>umide</strong> conservavano. Suoli che esercitavano un effetto<br />

positivo sull’equilibrio ecologico si sono alla fine trasformati in aree di potenziale inquinamento<br />

con notevole <strong>imp</strong>atto ecologico. La situazione è divenuta però oggi insostenibile sia idraulicamente<br />

che economicamente, la maggior valenza attribuita all’ambiente e la diminuzione del<br />

valore economico dei suoli a giacitura molto bassa giustificano la riconversione di questi territori<br />

in aree <strong>umide</strong> nelle quali far nuovamente svolgere i processi di autodepurazione delle acque<br />

come la Natura aveva disposto prima che il sogno positivista imboccasse la via della bonifica<br />

agraria.<br />

Oltre alle ragioni ambientali di riqualificazione delle acque superficiali, le aree <strong>umide</strong> ricostruite<br />

soddisfano anche esigenze idrauliche e di protezione civile talvolta prioritarie rispetto a<br />

quelle ambientali. Esse consentono di disporre nuovamente di aree di espansione delle piene<br />

e di ridurre in questo modo il rischio di esondazioni.<br />

In conseguenza del cambiamento climatico globale nell’Italia settentrionale, è prev<strong>ed</strong>ibile uno<br />

scenario futuro caratterizzato da precipitazioni sempre più intense e ravvicinate tra loro, e di<br />

periodi siccitosi sempre più prolungati. Con tale presupposto, la ricostruzione delle aree <strong>umide</strong><br />

assume una forte valenza ambientale e idraulica poiché esse possono garantire contemporaneamente<br />

sicurezza idraulica, qualità delle acque e disponibilità d’acqua per irrigazione<br />

e ripinguamento delle falde sotterranee.<br />

La ricostruzione di queste aree è però cosa assai delicata. Le aree <strong>umide</strong> sono ecosistemi molto<br />

complessi che richi<strong>ed</strong>ono di essere profondamente capiti per poter essere ricostruiti correttamente<br />

e per poter esser sfruttati ai fini di un recupero ambientale. Il progettista della ricostruzione<br />

di un area umida deve avere dimestichezza con discipline assai diverse come la fisica,<br />

la chimica, la biologia, l’ecologia, ma anche con l’ingegneria idraulica, la geologia, la<br />

botanica, il monitoraggio delle acque e dell’ambiente. Sembra difficile che tutte queste competenze<br />

si ritrovino in un’unica persona, così che la ricostruzione di un area umida diventa il<br />

risultato di un lavoro di gruppo con un approccio interdisciplinare che consideri le molte finalità<br />

per cui un’area umida viene ricostruita.<br />

Allo stato attuale delle conoscenze è possibile proporre alcune esperienze di progettazione e<br />

realizzazione delle aree <strong>umide</strong> ricostruite che si pensa possano avere un valore di esempio.<br />

Nelle pagine che seguono sono presentate le caratteristiche di una area umida a flusso superficiale,<br />

in cui cioè l’acqua invade gran parte del suolo e sommerge parzialmente la vegetazione.<br />

Dopo una esposizione dei principali processi fisico-chimico-bilogici, che nell’area si sviluppano<br />

e che sostengono la sua capacità di autodepurazione, viene descritto il dimensionamento,<br />

la progettazione e la gestione di un’area umida concepita per rimuovere inquinanti dalle<br />

acque superficiali dopo aver messo in atto tutte le azioni di prevenzione e depurazione delle<br />

sorgenti puntiformi.<br />

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