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Aree umide imp - Assessorato Territorio ed Ambiente

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LA BANCA DATI INTERATTIVA PRESENTAZIONE<br />

PER LE ORGANIZZAZIONI EMAS<br />

Presentazione<br />

Da qualche anno, ormai, l’Italia ha intrapreso un percorso di rinnovamento soprattutto per<br />

quanto riguarda la gestione integrata del ciclo delle acque. Già nel 1997, il Piano Straordinario<br />

di collettamento e depurazione emanato su proposta del Ministero dell’<strong>Ambiente</strong>, promuoveva<br />

l’introduzione delle migliori tecniche disponibili e una maggiore attenzione ai problemi<br />

di inserimento ambientale degli interventi.<br />

In quest’ottica, il Decreto Legislativo n.152/99 e successive integrazioni, segna il punto di<br />

svolta. Tra gli obiettivi del Decreto, il ricorso, laddove possibile, a tecniche di depurazione<br />

naturale, quali la fitodepurazione e il lagunaggio.<br />

Ma per parlare di gestione integrata non ci si può fermare alla depurazione delle acque<br />

reflue: un risanamento efficace non può prescindere dall’esigenza di conservare e ripristinare<br />

la qualità dell’ecosistema dei corpi recettori, in particolare degli ambienti fluviali; il passo<br />

successivo alla depurazione è dunque quello di coniugare quest’aspetto con le esigenze di<br />

ripristino e conservazione degli habitat. In questo senso, è stato fatto uno sforzo notevole da<br />

parte delle autorità competenti per ricollocare al centro dell’attenzione la conservazione dell’ecosistema<br />

e della biodiversità. Quest’ultima, in particolare, riveste un’<strong>imp</strong>ortanza fondamentale<br />

nell’equilibrio naturale <strong>ed</strong> è quindi necessario preservarla e crearla ove necessario.<br />

In questo contesto si inseriscono le aree <strong>umide</strong> ricostruite la cui principale utilità risi<strong>ed</strong>e nella<br />

rimozione degli inquinanti dalle acque superficiali attraverso la restituzione di parte della<br />

capacità autodepurante naturale dei corpi idrici, l’unica alternativa possibile per eliminare<br />

inquinamenti di tipo diffuso oppure l’inquinamento residuo sfuggito alla depurazione artificiale.<br />

Ma i vantaggi delle aree <strong>umide</strong> ricostruite sono anche altri, tra cui il controllo delle inondazioni<br />

(infatti fungono da cassa di espansione), l’integrazione della tecnologia di depurazione<br />

a valle del punto di scarico, la ricarica delle falde e, in primis, il ripristino dell’habitat<br />

naturale e della biodiversità.<br />

Tra i compiti istituzionali dell’Agenzia per la Protezione dell’<strong>Ambiente</strong> vi è quello di diffusione<br />

di soluzioni innovative per la salvaguardia ambientale. Il Prof. Bendoricchio, l’Ing. Dal Cin<br />

e il dott. Coffaro dell’Università degli Studi di Padova, da anni <strong>imp</strong>egnati in attività di ricerca<br />

nel settore, danno in questo senso un notevole contributo alla divulgazione dei risultati raggiunti<br />

nel campo della ricostruzione di aree <strong>umide</strong>.<br />

L’ANPA, con questo Manuale, intende offrire a politici, amministratori, professionisti, uno strumento<br />

di facile consultazione <strong>ed</strong> imm<strong>ed</strong>iata fruibilità.<br />

Il Direttore<br />

Ing. Giorgio Cesari

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