Aree umide imp - Assessorato Territorio ed Ambiente
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CASTELNOVO BARIANO:<br />
UN’AREA DIMOSTRATIVA E SPERIMENTALE LUNGO IL PO<br />
dimentazione; al contrario una correlazione negativa e anche abbastanza definita si osserva<br />
con il tempo di residenza. Maggiore è il tempo di residenza minore è la quantità di TSS che<br />
esce e questo può essere spiegato con l’aumento della produzione microalgale che si ottiene<br />
aumentando il tempo di residenza.<br />
Tab. 4.5 Ratei di rimozione areale per TSS ottenuto<br />
con l’applicazione del modello nelle varie<br />
campagne<br />
Periodo campagna k TSS<br />
Luglio 1999 7.5<br />
Agosto 1999 5.3<br />
Dicembre 1999 4.1<br />
Febbraio 2000<br />
Marzo 2000 7.1<br />
Aprile 2000 5.7<br />
Maggio 2000 6.7<br />
M<strong>ed</strong>ia 6.1<br />
Deviazione standard 1.3<br />
4.4. Attecchimento e sviluppo<br />
del canneto<br />
Per innescare la crescita del canneto nell’area<br />
umida sperimentale di Castelnovo Bariano<br />
si è provv<strong>ed</strong>uto a trapiantare, in due fasi,<br />
piantine di Phragmites.<br />
Nel mese di settembre 1997 sono state trapiantate<br />
la prima e la terza vasca di valle,<br />
con piantine ottenute da seme e da rizoma<br />
messe a dimora con una densità di circa 1<br />
pianta per metro quadro. Il trapianto nelle restanti<br />
vasche è stato completato nei mesi di<br />
maggio e giugno 1998 con la messa a dimora<br />
di circa 33.000 piantine di Phragmites.<br />
Le piantine utilizzate per la messa a dimora sono state ottenute da seme (circa 1/4 del totale)<br />
e da rizoma. In entrambi i casi le piantine sono state cresciute in serra all’interno di vasetti fino<br />
al raggiungimento di circa 40 cm di altezza.<br />
L’attecchimento e lo sviluppo del canneto è stato misurato nei successivi mesi di dicembre 1998<br />
e dicembre 1999.<br />
Tali misure sono state eseguite in ciascuna vasca lungo tre transetti trasversali al senso di percorrenza<br />
dell’acqua. All’interno del transetto sono stati scelti casualmente sei quadrati di 0.25<br />
m 2 di superficie, tre per ogni sponda e rappresentativi rispettivamente di una quota bassa (vicino<br />
al canale centrale) m<strong>ed</strong>ia e alta (vicina all’argine). Nei quadrati così individuati, sono stati<br />
contati i numeri di germogli, il numero e l’altezza delle piante adulte. Nel campionamento<br />
di dicembre ‘98 sono state pesate<br />
anche le biomasse sotterranee.<br />
Alcune piante sono anche state pesate<br />
per ottenere una correlazione<br />
che legasse l’altezza al peso. Tale<br />
correlazione è stata usata per ottenere<br />
i valori di biomassa (espressa<br />
come grammi di peso fresco per<br />
metro quadro) dalle altezze misurate.<br />
La correlazione è riportata<br />
nel grafico di figura 4.14.<br />
Nella figura 4.15 sono riportate<br />
le densità misurate come numero<br />
di individui per metro quadro,<br />
nei mesi di giugno 1998<br />
Fig. 4.14: correlazione tra altezza e peso per Phragmites<br />
(trapianto), dicembre 1998 (6<br />
mesi dal trapianto) e dicembre<br />
1999 (1,5 anni dal trapianto).<br />
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