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Aree umide imp - Assessorato Territorio ed Ambiente

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LA REALIZZAZIONE DI AREE UMIDE<br />

• la progettazione di un andamento sinuoso della linea di costa per massimizzare la lunghezza<br />

dell’habitat litoraneo: una linea di costa irregolare provv<strong>ed</strong>e maggiore accesso alla zona palustre<br />

di una linea di costa regolare. Inoltre, un’area umida progettata per avere una linea<br />

di costa irregolare generalmente sarà in grado di attrarre un maggior numero di pesci e di<br />

uccelli acquatici (una maggiore irregolarità della linea di costa rappresenta maggiore territorio<br />

per il maschio, e dunque una massimizzazione dell’utilizzazione dello spazio). Alcuni<br />

autori (Uresk and Severson, 1988) raccomandano un indice di irregolarità della costa 9 maggiore<br />

di 2, sebbene il suo valore sia in funzione delle specie che si vogliono attrarre.<br />

L’alternarsi di zone vegetate e di zone d’acqua libera e la lunghezza della linea di costa sono<br />

quindi da considerarsi correlati in maniera diretta alla diversità delle specie di animali.<br />

Si ricorda, inoltre, che le zone di contatto tra acqua e vegetazione vengono utilizzate per la<br />

nidificazione degli uccelli acquatici e devono essere considerate, dal punto di vista naturalistico,<br />

una delle zone più sensibili dell’area umida.<br />

Una zona litoranea ben progettata e ben realizzata, quindi, oltre a fornire un <strong>imp</strong>ortante contributo<br />

al valore estetico e ricreativo dell’area umida, incrementa sicuramente la sua valenza<br />

ambientale.<br />

3.5.8 Fetch e risospensione<br />

Il fetch è la massima lunghezza di superficie d’acqua esposta nella direzione del vento su cui<br />

il vento può soffiare e generare onde senza trovare alcun ostacolo. Una delle cause più critiche<br />

di erosione e di risospensione del s<strong>ed</strong>imento è data proprio dalle onde create dal vento.<br />

E’ dunque <strong>imp</strong>ortante evitare di costruire l’area umida in una posizione per cui il fetch sia sufficientemente<br />

lungo da generare onde che erodano gli argini. Le zone d’acqua libere da vegetazione<br />

dovranno essere progettate secondo un orientamento perpendicolare alla direzione<br />

del vento dominante.<br />

La risospensione è il processo fisico che cattura una particella dal s<strong>ed</strong>imento e la sposta nella<br />

colonna d’acqua. Il meccanismo di risospensione in un’area umida dipende da diversi fattori:<br />

• dall’energia fornita dal vento alla superficie d’acqua, dipendente dalla velocità del vento U<br />

e dal fetch;<br />

• dalle onde, la cui altezza significativa H s e periodo significativo T s dipendono dalla velocità<br />

del vento e dal fetch;<br />

• dall’energia trasmessa nell’acqua, tramite vortici circolari, dissipata all’aumentare della profondità:<br />

essa esercita una tensione di taglio τ sul fondo;<br />

• dal tipo di s<strong>ed</strong>imento: dalla dimensione del granulo e dallo stato di consolidamento che determinano<br />

la tensione di taglio critica τ c.<br />

In generale, maggiore è la velocità del vento <strong>ed</strong> il fetch, maggiore è l’altezza <strong>ed</strong> il periodo dell’onda<br />

generata 10 .<br />

9 L’indice di irregolarità della linea di costa I è la lunghezza della costa divisa per la circonferenza di un cerchio con area<br />

equivalente a quella dell’area umida (Wetzel, 1975) - per esempio un cerchio ha I=1, un quadrato ha I=<br />

10 La quantità di s<strong>ed</strong>imenti e rimossi dal fondo può essere calcolata con<br />

ε = 0 se τ ≤ τ c<br />

2 ε = (α0/td )(τ − τc) 3 se τ > τc dove gli usuali valori per le costanti sono α0 = 0.008 e td = 7.<br />

Per acque poco profonde, dove il processo di risospensione può facilmente mobilizzare s<strong>ed</strong>imenti <strong>ed</strong> inquinanti, la tensione<br />

di taglio (shear stress) può essere approssimata da<br />

τ = 0.003 u2 dove u è la velocità creata dalle onde sul fondo (in particolare a 15 cm al di sopra del fondo). Tale velocità può essere generata<br />

dal vento o anche da correnti sul fondo. Se consideriamo il primo caso, possiamo usare per il suo calcolo la seguente formula:<br />

2<br />

π<br />

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