Aree umide imp - Assessorato Territorio ed Ambiente
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LA REALIZZAZIONE DI AREE UMIDE<br />
La modalità più veloce di piantumazione è su suolo inumidito o secco, da irrigare subito dopo.<br />
E’ comune, d’altronde, la situazione in cui l’unica modalità possibile sia piantare nel fango<br />
o in presenza di battente idrico.<br />
L’attecchimento della vegetazione è più rapido quando le piante sono a distanza inferiore ad<br />
1 m, e piantate nel periodo della crescita (Lewis and Bunce, 1980; Broome, 1990).<br />
In condizioni di suolo asciutto le piante dovranno essere irrigate nel giro di poche ore dalla piantumazione.<br />
Le irrigazioni successive varieranno a seconda del sito. Se la fase di piantumazione<br />
dovrà durare parecchi giorni o settimane, è necessario prev<strong>ed</strong>ere una irrigazione frequente.<br />
Per la gestione dei livelli dopo la piantumazione, si rimanda al successivo capitolo.<br />
3.8. Gestione<br />
L’approccio alla gestione e manutenzione di un’area umida dovrà essere necessariamente olistico,<br />
nel senso che le operazioni effettuate non sono mutualmente esclusive e che, tipicamente,<br />
una decisione gestionale influenza gli altri obiettivi di gestione.<br />
Si riportano nella seguente lista alcuni fattori che devono essere valutati nel momento dello sviluppo<br />
di un piano di gestione di un’area umida:<br />
• studio delle normative;<br />
• gestione dell’idroperiodo;<br />
• gestione dei tempi di residenza;<br />
• gestione della portata;<br />
• gestione dei livelli (struttura di outlet, strutture tra un comparto <strong>ed</strong> il successivo,...);<br />
• gestione dell’immissione;<br />
• gestione della vegetazione (piantumazione, eventuali sfalci o raccolti, monitoraggio);<br />
• gestione delle specie animali e del loro habitat;<br />
• gestione delle zanzare;<br />
• gestione degli odori;<br />
• gestione delle modalità di utilizzo per l’<strong>ed</strong>ucazione ambientale;<br />
• controllo dell’integrità strutturale dei manufatti;<br />
• controllo dell’integrità strutturale degli argini;<br />
• controllo delle strutture di inlet e di outlet;<br />
• controllo degli accessi pubblici al sito.<br />
Una serie di proc<strong>ed</strong>ure operative di gestione dovrà essere sviluppata per ciascuna delle finalità<br />
gestionali sopraddette. Le seguenti categorie dovranno essere incluse per ciascun obiettivo<br />
del piano di gestione:<br />
1. Obiettivo per la singola componente gestionale<br />
2. Inizializzazione della fase gestionale<br />
3. Fase gestionale normale operativa<br />
4. Fase gestionale di emergenza<br />
- Problemi<br />
- Indicatori<br />
- Cause della situazione di emergenza<br />
- Modalità operative per la soluzione<br />
5. Necessità per una corretta conduzione della fase gestionale<br />
6. Programma di monitoraggio<br />
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