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Aree umide imp - Assessorato Territorio ed Ambiente

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LINEE GUIDA PER LA RICOSTRUZIONE DI AREE UMIDE<br />

PER IL TRATTAMENTO DI ACQUE SUPERFICIALI<br />

Valori positivi di Eff indicano rimozioni, al contrario valori negativi indicano una generazione<br />

interna all’area.<br />

In sintesi, considerando i bilanci di massa, l’area umida sperimentale di Castelnovo Bariano<br />

dimostra di avere una capacità di rimozione per i principali inquinanti che può essere riassunta<br />

in 37% per il TN, 23% per il TP e 45% per i TSS. Si ha esportazione solo per quelle sostanze<br />

che sono presenti in concentrazioni molto basse nelle acque in ingresso quali l’azoto<br />

ammoniacale e il BOD5.<br />

Di seguito si riportano le informazioni dettagliate per i singoli inquinanti.<br />

Azoto<br />

I composti azotati sono tra le sostanze di maggiore interesse nella depurazione per il loro noto<br />

ruolo nell’eutrofizzazione dei corpi idrici recettori. Le specie azotate di maggiore interesse in<br />

un’area umida sono: l’ammoniaca (NH 4 + ), i nitriti e nitrati (NOx ), le forme gassose (N 2 O, N 2 )<br />

e le forme organiche (aminoacidi, proteine, <strong>ed</strong> altri).<br />

Il bilancio per l’azoto è riportato in figura 4.9 dove l’altezza di ciascuna barra viene determinata<br />

sommando le varie frazioni che compongono l’azoto totale (TN) ovvero: azoto ammoniacale<br />

(N-NH 4 + ), azoto ossidato (N-NOx ), azoto organico disciolto (DON), azoto particolato<br />

(PN). Le varie forme azotate vengono rappresentate all’interno dell’istogramma con colori<br />

diversi.<br />

Dai dati rappresentati nei grafici si nota:<br />

• tra ingresso <strong>ed</strong> uscita, sempre una riduzione dell’azoto totale (rimozione m<strong>ed</strong>ia del 37%)<br />

• l’N-NH 4 + è la forma che mostra una variabilità maggiore come efficienza di rimozione, seguita<br />

dall’azoto organico disciolto (DON)<br />

• l’azoto totale <strong>ed</strong> i N-NO x , sono invece le forme che vengono rimosse con percentuali meno<br />

variabili<br />

• l’azoto ossidato è la specie con rimozioni m<strong>ed</strong>ie maggiori (46%) a dimostrare la vocazione<br />

di tali aree nel favorire il processo di denitrificazione<br />

• l’efficienza negativa osservata in alcuni mesi per N-NH 4 + e DON indicano che le concentrazioni<br />

di fondo dell’area sono a volte superiori alle concentrazioni di immissione.<br />

Fosforo<br />

Il fosforo è un <strong>imp</strong>ortante nutriente per gli organismi vegetali e frequentemente costituisce un<br />

fattore limitante alla produttività primaria e assieme all’azoto promuove fenomeni di eutrofizzazione<br />

nei corpi idrici recettori.<br />

La rimozione del fosforo è un processo difficile da realizzare anche negli <strong>imp</strong>ianti tradizionali<br />

di tipo tecnologico che tuttavia risultano più efficienti delle aree <strong>umide</strong>. La rimozione del P è<br />

infatti la funzione di depurazione svolta dalle aree <strong>umide</strong> che richi<strong>ed</strong>e in assoluto l’estensione<br />

maggiore. La rimozione di P tramite raccolta del materiale vegetale è un operazione poco conveniente<br />

in termini di quantità raccolte e pone invece problemi nell’utilizzo delle biomasse raccolte.<br />

Le forme principali di fosforo nelle aree <strong>umide</strong> sono: il fosfato solubile (P-PO 4) e le forme solide<br />

di P organico e minerale.<br />

Il bilancio di massa per il fosforo è riportato in figura 4.10 dove l’altezza di ciascuna barra<br />

viene determinata sommando le varie frazioni che compongono il fosforo totale ovvero: fosfato<br />

solubile (P-PO 4 3- ), fosforo organico disciolto (DOP) e fosforo particolato (PP). Le varie forme<br />

di fosforo vengono rappresentate all’interno dell’istogramma con colori diversi.<br />

Le osservazioni che si possono ricavare dai dati relativi al bilancio del fosforo sono:

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