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Aree umide imp - Assessorato Territorio ed Ambiente

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LINEE GUIDA PER LA RICOSTRUZIONE DI AREE UMIDE<br />

PER IL TRATTAMENTO DI ACQUE SUPERFICIALI<br />

La capacità di uptake delle macrofite radicate emergenti, e quindi le quantità di nutrienti che<br />

possono essere rimosse se la biomassa viene tagliata e raccolta, è approssimativamente nel<br />

range che va da 50 a 150 kg P ha -1 anno -1 e da 1000 a 2500 kg N ha -1 anno -1 (Brix, 1994).<br />

Tuttavia, le quantità di nutrienti che possono essere rimossi dallo sfalcio della vegetazione sono<br />

in genere insignificanti rispetto ai carichi immessi con l’acqua nell’area umida (Brix, 1994).<br />

Lo sfalcio o la raccolta della vegetazione emergente sono quindi richiesti unicamente per mantenere<br />

le capacità idrauliche e ottimizzare i rendimenti, per promuovere la crescita della vegetazione<br />

e per evitare l’accrescimento della popolazione di zanzare (Crites, 1994).<br />

3.8.8 Problemi legati alla fauna<br />

Alcuni pesci, come le carpe, possono provocare un aumento di torbidità e condizionare alcuni<br />

rendimenti depurativi. Il drenaggio dell’area umida può essere utilizzato per poter raccogliere<br />

le carpe e trasferirle in un altro ambiente.<br />

Alcuni uccelli possono creare problemi alle pianticelle appena piantumate, che possono costituire<br />

un cibo apprezzato, ostacolandone così l’attecchimento.<br />

Gli uccelli migratori possono avere un <strong>imp</strong>atto negativo se attratti in un numero di esemplari<br />

troppo elevato, specie per problemi inerenti ai coliformi fecali e ai solidi sospesi.<br />

Le nutrie possono costruire gallerie sotto gli argini creando problemi di stabilità e di permeabilità<br />

delle arginature. Sempre le nutrie possono utilizzare la vegetazione o i germogli come<br />

sorgente di cibo.<br />

In regioni con lunghi periodi di siccità si possono avere forti aumenti di batteri coliformi, solidi<br />

sospesi, ammoniaca e torbidità nel momento in cui riprendono le prime piogge. Questi incrementi<br />

nella concentrazione di tali costituenti sono dovuti al materiale fecale e ad altro particolato<br />

che viene dilavato dalle piante alla ripresa delle piogge.<br />

3.8.9 Controllo delle zanzare<br />

I provv<strong>ed</strong>imenti per il controllo delle zanzare includono l’uso di limitatori biologici, il sostegno<br />

allo sviluppo di pr<strong>ed</strong>atori, il ripopolamento con pesci pr<strong>ed</strong>atori (Gambusia affinis), il mantenimento<br />

di condizioni aerobiche e l’eliminazione delle zone idraulicamente morte.<br />

Pochi dati sono stati pubblicati sulla densità della popolazione di zanzare nelle aree <strong>umide</strong><br />

ri/costruite sebbene un buon numero di aree <strong>umide</strong> siano monitorate periodicamente. Nei sistemi<br />

palustri i problemi di zanzare sono principalmente causati da eccessivi carichi organici<br />

(Stowell et al., 1985; Wilson et al., 1987; Martin and Eldridge, 1989; Wi<strong>ed</strong>er et al., 1989).<br />

Alti carichi organici riducono i livelli di ossigeno disciolto, limitando l’efficacia dei pr<strong>ed</strong>atori<br />

acquatici come pesci (Gambusia affinis) e insetti acquatici (libellule e coleotteri). La presenza<br />

di vegetazione troppo densa o di vegetazione galleggiante può limitare l’accesso dei pesci<br />

pr<strong>ed</strong>atori alle larve delle zanzare (Walton et al., 1990). Questa condizione può essere migliorata<br />

progettando le aree <strong>umide</strong> con zone d’acqua profonde e libere da vegetazione e ottimizzando<br />

la gestione dei livelli. Ad esempio, durante la stagione di deposizione delle uova<br />

da parte delle zanzare, l’abbassamento dei livelli e la messa a secco delle zone meno profonde<br />

e vegetate favorisce la pr<strong>ed</strong>azione dei pesci all’interno delle zone d’acqua profonde e libere<br />

da vegetazione.<br />

Altri animali come le rane, gli uccelli e soprattutto i pipistrelli sono anch’essi efficaci nel controllo<br />

della popolazione di zanzare.<br />

L’utilizzo di pesci pr<strong>ed</strong>atori per controllare la popolazione di zanzare è relativamente semplice<br />

nelle aree <strong>umide</strong> ri/costruite purché esistano zone continuamente allagate e vengano evitate<br />

condizioni fortemente anossiche (Steiner and Freeman, 1989; Martin and Eldidrge, 1989;<br />

Dill, 1989).

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