Aree umide imp - Assessorato Territorio ed Ambiente
Aree umide imp - Assessorato Territorio ed Ambiente
Aree umide imp - Assessorato Territorio ed Ambiente
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
12<br />
LINEE GUIDA PER LA RICOSTRUZIONE DI AREE UMIDE<br />
PER IL TRATTAMENTO DI ACQUE SUPERFICIALI<br />
2.4 Sostanza Organica<br />
La composizione della sostanza organica presente nelle acque superficiali è complessa essendo<br />
costituita da molte forme chimiche presenti in basse concentrazioni. Essa viene quindi misurata<br />
con parametri che tengono conto di tutti i composti organici presenti nel campione quali<br />
ad esempio il BOD (richiesta di ossigeno per l’ossidazione biologica), il COD (richiesta di<br />
ossigeno per l’ossidazione chimica) e il TOC (carbonio organico totale).<br />
La sostanza organica può essere presente sia in forma solubile che particellata.<br />
Nella forma particellata essa è soggetta a flocculazione e successiva s<strong>ed</strong>imentazione, a intercettazione<br />
<strong>ed</strong> assimilazione da parte del biofilm che ricopre le piante e l’interfaccia s<strong>ed</strong>imento-acqua,<br />
e a mineralizzazione ad opera della flora microbica.<br />
Sostanze organiche disciolte possono invece venire assimilate e decomposte dai microrganismi<br />
presenti nel biofilm e nel s<strong>ed</strong>imento, e possono venire associate alla fase solida presente<br />
nella colonna d’acqua e nel s<strong>ed</strong>imento m<strong>ed</strong>iante processi di assorbimento e di adsorbimento<br />
che ne controllano la ripartizione tra fase solida e fase acquosa in funzione di caratteristiche<br />
peculiari dei vari tipi di molecole (ad es. lipofilia, dimensioni e pesi molecolari).<br />
Alcune sostanze organiche, caratterizzate da valori elevati della costante di Henry, possono<br />
anche trasferirsi dalla fase acquosa a quella aerea grazie al processo di volatilizzazione.<br />
La rimozione della sostanza organica biodegradabile, in un ambiente naturale, avviene per<br />
successive trasformazioni biochimiche operate da un insieme di organismi specializzati che<br />
traggono da tale attività l’energia e le sostanze necessarie al proprio sostentamento.<br />
La demolizione della sostanza organica permette lo sfruttamento dell’energia liberata durante<br />
le reazioni di ossido-riduzione che comportano il trasferimento di elettroni da composti organici<br />
a sostanze che fungono da accettori di elettroni.<br />
L’ambiente può influenzare marcatamente il tipo di trasformazione biochimica. Ad esempio la<br />
disponibilità di ossigeno come accettore finale di elettroni permette una serie di reazioni che<br />
costituiscono la respirazione aerobica. In mancanza di ossigeno, condizione frequente nei s<strong>ed</strong>imenti,<br />
altre sostanze organiche o inorganiche come nitrati, solfati e carbonati vengono usate<br />
come accettori di elettroni (respirazione anaerobica).<br />
Le condizioni ambientali, in termini di tenore di ossigeno disciolto, selezionano quindi il tipo<br />
di metabolismo degradativo realizzabile e di conseguenza i prodotti terminali del processo di<br />
degradazione: anidride carbonica e acqua per la respirazione aerobica e, ad esempio, ossidi<br />
di azoto, azoto gassoso, sulfuri, tiosolfati, idrogeno, metano, per la respirazione anaerobica.<br />
La respirazione aerobica in termini energetici è comunque più efficiente di quella anaerobica<br />
(a parità di substrato consumato produce infatti una quantità maggiore di biomassa).<br />
La decomposizione della sostanza organica può modificare in modo <strong>imp</strong>ortante la qualità delle<br />
acque dell’area umida: la respirazione aerobica consuma ossigeno disciolto mentre quella<br />
anaerobica produce sostanze indesiderate. Tuttavia questo aspetto non è di solito rilevante nelle<br />
aree <strong>umide</strong> ricostruite per il trattamento delle acque superficiali visto il carico modesto di sostanza<br />
organica cui esse sono sottoposte. Assume invece <strong>imp</strong>ortanza rilevante nelle aree <strong>umide</strong><br />
costruite per il trattamento dei reflui che invece sono molto ricchi in sostanza organica.<br />
2.5 Organismi patogeni<br />
I microrganismi patogeni presenti nelle acque sono rappresentati da virus, batteri, funghi, elminti<br />
e protozoi. La loro rilevazione è onerosa e di solito affidata alla quantificazione di indicatori<br />
più generici quali i coliformi fecali, gli streptococchi fecali <strong>ed</strong> altre classi di batteri<br />
che indicano con la loro presenza la probabilità di inquinamento di tipo fecale delle acque.<br />
Si deve considerare però che i coliformi fecali come pure alcuni microrganismi patogeni ven-