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Aree umide imp - Assessorato Territorio ed Ambiente

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LINEE GUIDA PER LA RICOSTRUZIONE DI AREE UMIDE<br />

PER IL TRATTAMENTO DI ACQUE SUPERFICIALI<br />

2.4 Sostanza Organica<br />

La composizione della sostanza organica presente nelle acque superficiali è complessa essendo<br />

costituita da molte forme chimiche presenti in basse concentrazioni. Essa viene quindi misurata<br />

con parametri che tengono conto di tutti i composti organici presenti nel campione quali<br />

ad esempio il BOD (richiesta di ossigeno per l’ossidazione biologica), il COD (richiesta di<br />

ossigeno per l’ossidazione chimica) e il TOC (carbonio organico totale).<br />

La sostanza organica può essere presente sia in forma solubile che particellata.<br />

Nella forma particellata essa è soggetta a flocculazione e successiva s<strong>ed</strong>imentazione, a intercettazione<br />

<strong>ed</strong> assimilazione da parte del biofilm che ricopre le piante e l’interfaccia s<strong>ed</strong>imento-acqua,<br />

e a mineralizzazione ad opera della flora microbica.<br />

Sostanze organiche disciolte possono invece venire assimilate e decomposte dai microrganismi<br />

presenti nel biofilm e nel s<strong>ed</strong>imento, e possono venire associate alla fase solida presente<br />

nella colonna d’acqua e nel s<strong>ed</strong>imento m<strong>ed</strong>iante processi di assorbimento e di adsorbimento<br />

che ne controllano la ripartizione tra fase solida e fase acquosa in funzione di caratteristiche<br />

peculiari dei vari tipi di molecole (ad es. lipofilia, dimensioni e pesi molecolari).<br />

Alcune sostanze organiche, caratterizzate da valori elevati della costante di Henry, possono<br />

anche trasferirsi dalla fase acquosa a quella aerea grazie al processo di volatilizzazione.<br />

La rimozione della sostanza organica biodegradabile, in un ambiente naturale, avviene per<br />

successive trasformazioni biochimiche operate da un insieme di organismi specializzati che<br />

traggono da tale attività l’energia e le sostanze necessarie al proprio sostentamento.<br />

La demolizione della sostanza organica permette lo sfruttamento dell’energia liberata durante<br />

le reazioni di ossido-riduzione che comportano il trasferimento di elettroni da composti organici<br />

a sostanze che fungono da accettori di elettroni.<br />

L’ambiente può influenzare marcatamente il tipo di trasformazione biochimica. Ad esempio la<br />

disponibilità di ossigeno come accettore finale di elettroni permette una serie di reazioni che<br />

costituiscono la respirazione aerobica. In mancanza di ossigeno, condizione frequente nei s<strong>ed</strong>imenti,<br />

altre sostanze organiche o inorganiche come nitrati, solfati e carbonati vengono usate<br />

come accettori di elettroni (respirazione anaerobica).<br />

Le condizioni ambientali, in termini di tenore di ossigeno disciolto, selezionano quindi il tipo<br />

di metabolismo degradativo realizzabile e di conseguenza i prodotti terminali del processo di<br />

degradazione: anidride carbonica e acqua per la respirazione aerobica e, ad esempio, ossidi<br />

di azoto, azoto gassoso, sulfuri, tiosolfati, idrogeno, metano, per la respirazione anaerobica.<br />

La respirazione aerobica in termini energetici è comunque più efficiente di quella anaerobica<br />

(a parità di substrato consumato produce infatti una quantità maggiore di biomassa).<br />

La decomposizione della sostanza organica può modificare in modo <strong>imp</strong>ortante la qualità delle<br />

acque dell’area umida: la respirazione aerobica consuma ossigeno disciolto mentre quella<br />

anaerobica produce sostanze indesiderate. Tuttavia questo aspetto non è di solito rilevante nelle<br />

aree <strong>umide</strong> ricostruite per il trattamento delle acque superficiali visto il carico modesto di sostanza<br />

organica cui esse sono sottoposte. Assume invece <strong>imp</strong>ortanza rilevante nelle aree <strong>umide</strong><br />

costruite per il trattamento dei reflui che invece sono molto ricchi in sostanza organica.<br />

2.5 Organismi patogeni<br />

I microrganismi patogeni presenti nelle acque sono rappresentati da virus, batteri, funghi, elminti<br />

e protozoi. La loro rilevazione è onerosa e di solito affidata alla quantificazione di indicatori<br />

più generici quali i coliformi fecali, gli streptococchi fecali <strong>ed</strong> altre classi di batteri<br />

che indicano con la loro presenza la probabilità di inquinamento di tipo fecale delle acque.<br />

Si deve considerare però che i coliformi fecali come pure alcuni microrganismi patogeni ven-

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