20.06.2013 Views

Aree umide imp - Assessorato Territorio ed Ambiente

Aree umide imp - Assessorato Territorio ed Ambiente

Aree umide imp - Assessorato Territorio ed Ambiente

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

PROCESSI DI RIMOZIONE DEGLI INQUINANTI<br />

le stesse considerazioni fatte per i solidi sospesi includendo cioè processi quali la flocculazione,<br />

la s<strong>ed</strong>imentazione e la filtrazione.<br />

Le trasformazioni bio-chimiche che coinvolgono l’azoto all’interno della zona umida (Chapra<br />

and Reckhow, 1983; Gumbricht, 1993; Kadlec and Knight, 1996) sono complesse dato che<br />

tale elemento ha in natura un numero di ossidazione variabile da -III (NH3 ) a +V (NO- 3 ).<br />

La vegetazione costituisce un deposito temporaneo, nel breve periodo, di azoto: questa funzione<br />

è svolta tramite il processo dell’assimilazione che permette di utilizzare i composti azotati<br />

inorganici per la sintesi di macromolecole organiche che costituiscono la biomassa vegetale.<br />

Le macrofite emergenti e, in parte, quelle sommerse, assimilano le sostanze nutritive minerali<br />

in forma disciolta attraverso le radici situate nel s<strong>ed</strong>imento mentre fitoplancton e macrofite<br />

flottanti assimilano i nutrienti disciolti nella colonna d’acqua.<br />

La sostanza organica derivante dalla morte degli organismi e dalla s<strong>ed</strong>imentazione dei solidi<br />

sospesi, viene decomposta con rilascio di azoto organico spesso disciolto (urea, aminoacidi,<br />

proteine). La mineralizzazione dell’azoto é il processo che trasforma tale elemento dalla forma<br />

organica alla forma inorganica di ione ammonio (NH +<br />

4 ). Questo processo, fortemente dipendente<br />

dalla temperatura, può avvenire sia in condizioni anaerobiche che in condizioni aerobiche.<br />

L’azoto mineralizzato nel terreno può essere assunto dalle radici delle piante, passare<br />

nuovamente nella fase acquosa oppure può essere oggetto di altre trasformazioni biochimiche.<br />

In particolare lo ione ammonio può partecipare allo scambio ionico in presenza di materiale<br />

argilloso qualora raggiunga il s<strong>ed</strong>imento (per diffusione o per decomposizione della sostanza<br />

organica). Tale capacità di scambio è comunque una potenzialità di breve termine perché soggetta<br />

a saturazione.<br />

In ambiente aerobico si realizza la nitrificazione di NH +<br />

4 . Tale processo prev<strong>ed</strong>e la trasformazione<br />

dello ione ammonio (NH +<br />

4 ) in nitrato (NO- 3 ). Essa viene attuata in due fasi dalle specie<br />

microbiche Nitrosomonas e Nitrobacter, coinvolgendo enzimi e citocromi specifici dei batteri<br />

in questione, e può essere riassunta dalle due seguenti reazioni chimiche:<br />

+ − +<br />

2NH + 3O⇒ 2NO + 2HO+ 4H+ 142. 2cal<br />

4 2 2 2<br />

− −<br />

2NO + O ⇒ 2NO + 37. 6cal.<br />

2 2 3<br />

Si tratta di reazioni di ossidoriduzione la cui velocità dipende dalla temperatura, dal potenziale<br />

r<strong>ed</strong>ox e dal pH. Dato il tipo di reagenti richiesti, queste reazioni avvengono solo in presenza<br />

di ossigeno e pertanto hanno luogo nella fase acquosa per opera del film microbico adeso<br />

alla vegetazione, nello strato ossidato del s<strong>ed</strong>imento a contatto con l’acqua oppure nell’ambiente<br />

ossidante creato dalle piante palustri attorno alle loro radici e nelle microzone aerobiche<br />

create dalla bioturbazione. Un prodotto interm<strong>ed</strong>io della nitrificazione è il nitrito (NO - 2) che<br />

generalmente viene sempre rilevato in bassissime concentrazioni perché la sua ossidazione è<br />

molto più veloce rispetto alla produzione.<br />

Il nitrato prodotto può seguire diversi destini: nel terreno può essere assimilato dalle piante<br />

attraverso le radici, oppure, in presenza di condizioni riducenti (anaerobiosi), può subire<br />

un’altra trasformazione, la denitrificazione, da parte di batteri anaerobi facoltativi; questi<br />

ultimi usano il nitrato in luogo dell’ossigeno come accettore di elettroni nel processo della<br />

respirazione. La stechiometria del processo di denitrificazione può essere rappresentata in<br />

questo modo:<br />

− +<br />

1<br />

NO + H + ( CH) ⇒ H O + N + CO<br />

2<br />

3 2 2 2<br />

9

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!