Aree umide imp - Assessorato Territorio ed Ambiente
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3.2.8 Critiche ai modelli esistenti<br />
LA REALIZZAZIONE DI AREE UMIDE<br />
L’assunzione che la progettazione di un’area umida possa essere effettuata con modelli di<br />
cinetiche del primo ordine viene in genere accettata per finalità pratiche, mentre concettualmente<br />
viene sempre più messa in discussione anche da coloro che l’hanno proposta<br />
(Kadlec, 1999). Si è visto infatti come le costanti di questi modelli non siano vere costanti,<br />
ma in realtà dipendano dal carico idraulico e dalle concentrazioni in ingresso. Inoltre viene<br />
criticata l’assunzione che il modello ‘plug flow’ sia in grado di approssimare il comportamento<br />
idraulico in un’area umida.<br />
Alcuni autori (EPA, 2000) ritengono che se la finalità specifica dell’area umida ri/costruita<br />
è il rispetto di definite concentrazioni all’uscita, nessuno dei modelli prec<strong>ed</strong>entemente riportati<br />
è in grado da solo di prev<strong>ed</strong>ere la performance di tale area umida (se costituita da<br />
zone differenziate: es. vegetazione e specchi d’acqua libera). Vengono pertanto proposti<br />
dei vincoli riguardo i carichi inquinanti a seconda delle concentrazioni che si vogliono ottenere<br />
all’uscita dell’area umida. In tabella 3.4 vengono riportati i valori ricavati da un database<br />
fornito dallo studio di 22 aree <strong>umide</strong> del Nord America, sottoinsieme del già citato<br />
NADB (EPA, 2000).<br />
Tab. 3.4 Carichi specifici di BOD e solidi sospesi totali in relazione alle<br />
concentrazioni in uscita dall’area umida.<br />
Carico specifico massimo Concentrazione in uscita<br />
45 kg BOD/ha/d < 20 mg/l<br />
60 kg BOD/ha/d 30 mg/l<br />
30 kg TSS/ha/d < 20 mg/l<br />
50 kg TSS/ha/d 30 mg/l<br />
3.3 Indice generale di proc<strong>ed</strong>ura progettuale<br />
Il seguente indice suggerisce una possibile struttura del complesso dei documenti e delle tavole<br />
richieste in una normale proc<strong>ed</strong>ura di progettazione di un’area umida ri/costruita a<br />
flusso superficiale. Questa lista non vuole essere esaustiva, ma viene suggerita come guida<br />
per una fase di analisi preliminare. Si dovrà fare comunque riferimento alle disposizioni di<br />
Legge.<br />
3.3.1 Relazione illustrativa: aspetti dello studio di ri/costruzione di un’area umida<br />
• analisi della situazione attuale: descrizione generale della situazione prima dell’intervento<br />
in termini di bacino, corpi idrici, flora e fauna;<br />
• motivi dell’intervento: ragioni di tipo ambientale che rendono necessaria la ri/costruzione<br />
di un’area umida (ad es. per proteggere il corpo d’acqua ricettore dall’eutrofizzazione, per<br />
depurare l’acqua al fine di raggiungere standards ambientali, etc.);<br />
• normative di riferimento: normativa nazionale e regionale, finanziamenti europei/statali/regionali<br />
per la costruzione e la gestione di un’area umida;<br />
• descrizione del sito: descrizione della configurazione geografica e morfologica;<br />
• localizzazione dell’area umida: motivi della scelta di una particolare localizzazione per l’area<br />
umida;<br />
• analisi dei dati disponibili ovvero di serie storiche di dati su: qualità dell’acqua, precipitazioni,<br />
portate del corso d’acqua, livelli idrici del corso d’acqua, uso del territorio, tempera- 23