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Aree umide imp - Assessorato Territorio ed Ambiente

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3.2.2 Condizioni climatiche<br />

LA REALIZZAZIONE DI AREE UMIDE<br />

Lo studio del clima riveste un ruolo <strong>imp</strong>ortante nel progetto e nella valutazione di possibili alternative<br />

progettuali poiché influisce sulla tipologia e sulle dimensioni dell’area umida. La latitudine<br />

risulta essere il parametro più critico in quanto determina i limiti stagionali entro cui<br />

la temperatura risulta variare. Altri fattori climatici <strong>imp</strong>ortanti in s<strong>ed</strong>e di progetto includono<br />

le precipitazioni, l’evaporazione, l’evapotraspirazione, l’insolazione, la direzione e la velocità<br />

del vento.<br />

La temperatura m<strong>ed</strong>ia del mese più fr<strong>ed</strong>do dell’anno calcolata su tempi sufficientemente lunghi<br />

può essere una buona stima della minima temperatura critica dell’acqua che si può avere<br />

nell’area umida (Kadlec and Knight, 1996). Per le zone climatiche in cui la minima temperatura<br />

annua m<strong>ed</strong>ia risulti inferiore a 0 °C, si può assumere che la minima temperatura operativa<br />

nell’area umida al di sotto della superficie ghiacciata risulti lievemente al di sopra dello 0<br />

(Kadlec and Knight, 1996).<br />

La funzionalità depurativa dell’area umida varierà all’interno di limiti definibili. Questi limiti<br />

dovranno essere identificati per consentire al progettista l’adeguato dimensionamento dell’area<br />

umida. I modelli di rimozione degli inquinanti rappresentano gli strumenti più comunemente<br />

utilizzati per prev<strong>ed</strong>ere la funzionalità dell’area umida sotto il profilo del disinquinamento<br />

delle acque. Questo consentirà una definizione progettuale di parametri quali la superficie<br />

dell’area umida, la sua profondità, la configurazione e la vegetazione necessari per<br />

raggiungere un determinato obiettivo. E’ chiaro che, poiché i rendimenti depurativi varieranno<br />

in funzione della temperatura e delle condizioni generali dell’area umida, gli obiettivi di rimozione<br />

saranno perseguibili in termini di m<strong>ed</strong>ia calcolata in un definito arco temporale e non<br />

sempre istantaneamente.<br />

3.2.3 Caratteristiche geografiche<br />

Gli studi geografici sono estremamente <strong>imp</strong>ortanti nel momento in cui si sceglie la localizzazione<br />

dell’area umida (siting). La conoscenza di elementi quali la topografia dell’area (caratterizzazione<br />

delle aree naturalmente inondabili, delle zone emergenti, delle pendenze), la vicinanza<br />

alla rete fluviale, le destinazioni d’uso del territorio, la densità abitativa risultano essenziali<br />

in fase di siting.<br />

3.2.4 P<strong>ed</strong>ologia e geologia<br />

In s<strong>ed</strong>e progettuale è necessaria una caratterizzazione p<strong>ed</strong>ologica e geologica dei suoli del sito.<br />

I suoli vengono generalmente classificati secondo complesse categorie basate su caratteristiche<br />

chimiche e fisiche. Le informazioni riguardanti il suolo che possono essere <strong>imp</strong>ortanti durante<br />

la fase progettuale includono la profondità stagionale della falda superficiale, la profondità<br />

di strati confinanti di argilla, la tessitura dei suoli e la loro composizione chimica specie<br />

per la costruzione degli argini e l’<strong>imp</strong>ermeabilizzazione dalla falda. In alcuni casi, le proprietà<br />

di adsorbimento del suolo sono da considerarsi come variabile di progetto, come nel caso della<br />

rimozione dei metalli.<br />

3.2.5 Falda<br />

L’infiltrazione d’acqua nel suolo influenza il bilancio idrologico dell’area umida, e può porre dei<br />

problemi di gestione idraulica. I ratei di infiltrazione dei suoli riportati in letteratura normalmente<br />

sovrastimano i reali valori di infiltrazione in condizioni di suolo saturo. Si consigliano test con<br />

infiltrometro in loco, essi generalmente forniscono una buona stima dei ratei d’infiltrazione. 17

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