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Aree umide imp - Assessorato Territorio ed Ambiente

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LINEE GUIDA PER LA RICOSTRUZIONE DI AREE UMIDE<br />

PER IL TRATTAMENTO DI ACQUE SUPERFICIALI<br />

Inoltre, sono state realizzate due torrette per l’osservazione naturalistica e percorsi p<strong>ed</strong>onali<br />

su argini e su ponti (figura 6.7).<br />

Fig. 6.7: l’area umida di Cà di Mezzo, si noti al centro una delle torrette per l’osservazione naturalistica<br />

Per permettere la rapida crescita del canneto sono state trapiantate nelle golene circa 100.000<br />

piante di Phragmites.<br />

Altre essenze arboree sono state messe a dimora per costituire barriere frangivento e per facilitare<br />

la fruizione dell’area a fini ricreativi.<br />

L’area umida di Ca’ di Mezzo è stata realizzata per ridurre il carico di nutrienti versato nella<br />

Laguna di Venezia dai 9700 ettari che costituiscono i sottobacini del Comprensorio di Bonifica<br />

Adige-Bacchiglione afferenti al Canale Altipiano. Il Piano Direttore Regionale degli Interventi<br />

per la Salvaguardia della Laguna ha infatti stabilito che le opere di depurazione del carico<br />

puntiforme di origine civile e industriale e le azioni di prevenzione riguardanti le sorgenti<br />

diffuse non sono, e non saranno, sufficienti a garantire il carico inquinante massimo ammissibile<br />

fissato per Legge. Per questo motivo, nel Comprensorio di Bonifica Adige-Bacchiglione<br />

sono state realizzate opere per l’incremento della capacità di autodepurazione della rete<br />

di bonifica. Ove è stato possibile si sono ricalibrati i canali e realizzate ampie golene (Canale<br />

dei Cuori). Dove non è stato possibile, come nel caso del Canale Altipiano, si è ricostruita in<br />

parte l’area umida naturale che era stata bonificata e che un tempo agiva da filtro all’interfaccia<br />

tra l’ambiente terrestre e quello marino.<br />

L’area umida di Ca’ di Mezzo ha lo scopo di intercettare completamente i carichi veicolati in<br />

regime di magra dal Canale Altipiano e circa la metà di quelli trasportati durante le piene.<br />

Per poter valutare l’efficacia dell’opera è stato messo in atto, fin dall’approvazione del programma<br />

degli interventi, un monitoraggio della quantità e della qualità delle acque versate dal<br />

Comprensorio di Bonifica <strong>ed</strong> in particolare dal Canale Altipiano all’altezza del Ponte di Ca’<br />

di Mezzo. Una parte di questi dati è stata utilizzata per il dimensionamento dell’area umida e<br />

oggi, questi dati, consentono di mettere a punto il programma di gestione dei volumi invasati,<br />

dei livelli, delle portate e dei tempi di residenza.

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