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Aree umide imp - Assessorato Territorio ed Ambiente

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INTRODUZIONE<br />

zione degli inquinanti nelle aree <strong>umide</strong> ha condotto a risultati alquanto positivi <strong>ed</strong> ha selezionato<br />

le tecnologie migliori per la ricostruzione di queste aree. Queste tecnologie possono essere<br />

applicate per la ricostruzione di aree <strong>umide</strong> per il trattamento di acque superficiali che<br />

sono inquinate da residui della depurazione tecnologica e soprattutto da sostanze provenienti<br />

dalle sorgenti diffuse di inquinamento. In questo modo le aree <strong>umide</strong> ricostruite rappresentano<br />

il futuro della fitodepurazione quale tecnologia di depurazione a basso <strong>imp</strong>atto ambientale<br />

e si candidano a ridurre la differenza tra le necessità sempre più spinte di acque pulite e<br />

il grado ancora alto di inquinamento dei corpi idrici superficiali. Esse si inseriscono in un segmento<br />

della catena del risanamento ambientale, a valle degli scarichi puntiformi, dove la tecnologia<br />

matura di depurazione non può più intervenire, <strong>ed</strong> a monte del riutilizzo delle acque<br />

superficiali per scopi di ricreazione, potabilizzazione <strong>ed</strong> altro.<br />

I vantaggi delle aree <strong>umide</strong> ricostruite possono essere così elencati:<br />

• le aree <strong>umide</strong> ricostruite non competono con gli <strong>imp</strong>ianti di depurazione tradizionali o di futura<br />

concezione;<br />

• le aree <strong>umide</strong> ricostruite integrano la tecnologia di depurazione a valle del punto di scarico<br />

con trattamenti di finissaggio del refluo e con capacità di stoccaggio delle acque di sfioro<br />

delle reti fognarie durante gli eventi di precipitazione;<br />

• le aree <strong>umide</strong> ricostruite sono particolarmente adatte a trattare l’inquinamento residuo e diffuso<br />

caratterizzato da carichi variabili in concentrazione e portata e da concentrazioni molto<br />

basse degli inquinanti;<br />

• le aree <strong>umide</strong> ricostruite sono particolarmente adatte a ricostituire la capacità di autodepurazione<br />

dei corpi idrici superficiali, perduta a causa di interventi di regimazione idraulica<br />

poco rispettosi delle esigenze ambientali;<br />

• le aree <strong>umide</strong> ricostruite trattano normalmente acque superficiali e non sono costrette a rispettare<br />

standard di legge, esse sono invece ricostruite per rispettare gli standard della natura<br />

e quindi non soffrono, anzi approfittano, della variabilità meteoclimatica;<br />

• le aree <strong>umide</strong> ricostruite, otre al vantaggio della rimozione degli inquinanti, possono offrire<br />

anche molti altri vantaggi come per esempio la ricostituzione dell’habitat naturale e della<br />

biodiversità, il controllo delle inondazioni e la ricarica delle falde, l’uso ricreativo e didattico<br />

dell’area.<br />

Naturalmente la ricostruzione di aree <strong>umide</strong> con le finalità e le caratteristiche appena elencate<br />

comporta anche svantaggi:<br />

• la ricostruzione di aree <strong>umide</strong> prev<strong>ed</strong>e la sottrazione di terreni all’agricoltura;<br />

• la ricostruzione delle aree <strong>umide</strong> prev<strong>ed</strong>e la presenza di acquitrini e suoli umidi al posto di<br />

terreni agricoli;<br />

• la ricostruzione di aree <strong>umide</strong> prev<strong>ed</strong>e il deprezzamento dei terreni destinati al cambiamento<br />

d’uso e conseguentemente un danno economico per il proprietario che può essere risarcito<br />

con l’esproprio a prezzi di legge alquanto più elevati di quelli di mercato;<br />

• la ricostruzione di aree <strong>umide</strong> prev<strong>ed</strong>e un <strong>imp</strong>atto socio economico in termini di cambiamento<br />

dell’attività lavorativa delle persone <strong>imp</strong>iegate in agricoltura che possono, però, essere<br />

utilizzate per la gestione e manutenzione dell’area;<br />

• le aree <strong>umide</strong> ricostruite, a causa delle variabilità meteoclimatiche, non possono sempre garantire<br />

il rispetto degli standard di qualità fissati per legge.<br />

Anche solo questi svantaggi sono sufficienti a scatenare normalmente una reazione contraria<br />

alla realizzazione di queste opere, da parte dei proprietari dei suoli, delle organizzazioni di<br />

categoria degli agricoltori, degli abitanti della zona. I primi perché espropriati dei loro beni,<br />

i secondi perché si <strong>imp</strong><strong>ed</strong>isce l’esercizio della loro attività produttiva <strong>ed</strong> i terzi perché temono<br />

i pericoli e i disagi derivanti dalla propagazione “d’insetti molesti e di odori nauseabondi”.<br />

Per questi motivi la localizzazione, il dimensionamento e la tipologia costruttiva delle aree <strong>umide</strong><br />

diventano elementi <strong>imp</strong>ortanti e determinanti della progettazione. Essi devono essere ac- 3<br />

Fig. 1.1 – <strong>imp</strong>ia

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