16.02.2014 Views

Flora vascolare del Sulcis (Sardegna Sud-Occidentale, Italia)

Flora vascolare del Sulcis (Sardegna Sud-Occidentale, Italia)

Flora vascolare del Sulcis (Sardegna Sud-Occidentale, Italia)

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Gianluigi Bacchetta<br />

8. CONCLUSIONI<br />

Con questo lavoro si è cercato di fare il punto sulle conoscenze floristiche<br />

nell’area sulcitana, avvalendosi degli studi precedentemente realizzati, degli<br />

exsiccata depositati presso numerosi erbari e realizzando numerose escursioni ed<br />

erborizzazioni durante i diversi periodi <strong>del</strong>l’anno.<br />

La flora sulcitana consta oggi di 1479 unità tassonomiche (1235 specie, 210<br />

sottospecie, 24 varietà, 10 ibridi) e rappresenta circa i 4/5 <strong>del</strong>la flora <strong>del</strong>l’intera<br />

<strong>Sardegna</strong> (BOCCHIERI, 1995); si caratterizza per un alto tasso di endemismi (138,<br />

pari al 13,55%) e di unità tassonomiche che seppur non esclusive risultano oggi<br />

rare o minaccite, perciò bisognose di una adeguata protezione.<br />

Le indagini condotte hanno messo in risalto la peculiare storia geologica che<br />

ha isolato il <strong>Sulcis</strong> dalle aree adiacenti sino al tardo miocene, la grande varietà di<br />

ambienti naturali (piccole isole, ambiti costieri e dunali, stagni, aree ripariali e<br />

montane, canyon e falesie) e l’elevato livello di naturalità garantito dal fatto che<br />

i centri urbani sono assai limitati, posti al margine <strong>del</strong> massiccio e di dimensioni<br />

sempre modeste. E’ senz’altro importante rimarcare il fatto che, soprattutto nelle<br />

zone interne montagnose, la presenza umana è stata storicamente scarsa,<br />

permettendo che queste si siano mantenute nel tempo pressoché intatte e<br />

praticamente prive di habitat artificiali o seminaturali.<br />

A conferma di quanto detto vengono enfatizzati gli importanti ritrovamenti<br />

effettuati durante gli studi, come quello di Fumana juniperina (Santa margherita,<br />

Pula), non segnalata per la flora italiana da CONTI et al. (2005); Linaria cossonii<br />

(Is Solinas, S. Anna Arresi), conosciuta sino ad oggi solamente per la costa nord<br />

africana ed un’unica stazione <strong>del</strong>la Maremma Toscana; Doronicum cfr. corsicum<br />

(Is Fundus – C.le Longufresu, Uta,), endemismo sino ad ora ritenuto esclusivo<br />

<strong>del</strong>la Corsica; Lupinus graecus (Teulada) nuovo per la <strong>Sardegna</strong> e segnalato ad<br />

oggi solo per Calabria e Sicilia; Nigella arvensis (Nora, Pula), conosciuta solo per<br />

la Sicilia e poche stazioni costiere <strong>del</strong>la <strong>Sardegna</strong>; Genista ferox (Villa S. Pietro,<br />

Rio de Is Figus; Sarroch, Medau de Spagnolu e Sa Cruxi de Sa Cugurra;<br />

Capoterra, Senna e Sa Craba; Uta, Is Cabitzas;), segnalata solo per poche località<br />

<strong>del</strong>la <strong>Sardegna</strong> settentrionale; Lavatera triloba subsp. pallescens var.<br />

miroricensis (Chia, Domus de Maria) <strong>del</strong>la quale non esistevano dati successivi<br />

a quelli <strong>del</strong> Moris e tante altre specie d’interesse fitogeografico non conosciute<br />

per il <strong>Sulcis</strong> e/o neglette in <strong>Sardegna</strong>.<br />

Sono stati altresì verificati gli strumenti di tutela per le specie in pericolo<br />

d’estinzione, lo status di rarità e minaccia, modificate le categorie IUCN per 5<br />

352

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!