Volume dei Pre-Atti - Università degli Studi di Sassari
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La Facoltà <strong>di</strong> Economia 177<br />
struttura all’altra) e male assortito, con uno squilibrio a svantaggio delle<br />
competenze amministrative rispetto a quelle tecniche.<br />
Di recente la situazione è <strong>di</strong>ventata ancora più critica, avendo perso<br />
la Facoltà una unità <strong>di</strong> personale trasferita ad altra struttura, ed è destinata<br />
a peggiorare ulteriormente nel caso in cui lo stesso Segretario amministrativo<br />
venga gravato in futuro <strong>di</strong> compiti aggiuntivi presso l’Amministrazione<br />
centrale.<br />
Per recuperare la funzionalità minima, si chiede con urgenza l’attribuzione<br />
<strong>di</strong> almeno una unità <strong>di</strong> personale amministrativo, allo scopo <strong>di</strong><br />
fare fronte ad una situazione <strong>di</strong> carenza sempre più <strong>di</strong>fficile da fronteggiare.<br />
Alcune considerazioni conclusive<br />
È innegabile – ed è attestata in numerosi passaggi delle Relazioni del<br />
Nucleo <strong>di</strong> valutazione – la persistenza <strong>di</strong> forti squilibri tra strutture già<br />
consolidate e strutture “povere”.<br />
Se è interesse comune dell’Ateneo che tutte le strutture siano messe<br />
in grado <strong>di</strong> svolgere i compiti <strong>di</strong>dattici e scientifici loro propri, ciò rende<br />
inelu<strong>di</strong>bile la programmazione <strong>di</strong> un’azione <strong>di</strong> riequilibrio, sulla falsariga<br />
<strong>di</strong> quanto previsto in numerosi altri Atenei, che gradualmente<br />
metta in grado le strutture più svantaggiate <strong>di</strong> raggiungere quella soglia<br />
minima <strong>di</strong> risorse al <strong>di</strong> sotto della quale l’assolvimento <strong>dei</strong> loro compiti<br />
istituzionali è oggettivamente impossibile.<br />
Si con<strong>di</strong>vide appieno l’esigenza, più volte manifestata da alcune Facoltà,<br />
<strong>di</strong> un rilancio del meccanismo autonomistico interno all’Ateneo,<br />
che valorizzi e responsabilizzi il ruolo delle strutture periferiche, e delle<br />
Facoltà in particolare, senza con ciò menomare le funzioni <strong>di</strong> governo e<br />
<strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo che competono, e non potrebbero non competere, agli organi<br />
centrali.<br />
Tale impostazione – oltre ad essere coerente con i principi <strong>di</strong> autonomia<br />
e <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà ormai affermatisi a livello <strong>di</strong> or<strong>di</strong>namento universitario<br />
e <strong>di</strong> or<strong>di</strong>namento tout court – è del resto assolutamente in<br />
linea con le attribuzioni del Senato accademico delineate nell’art. 16<br />
dello statuto.<br />
Negli ultimi tempi si è manifestata la tendenza a rafforzare il <strong>di</strong>alogo<br />
fra organi centrali <strong>di</strong> Governo dell’Ateneo e singole strutture.<br />
Ne sono testimonianza gli incontri tra il Magnifico Rettore e il Senato<br />
accademico e alcuni Consigli <strong>di</strong> Facoltà e l’esplicitato inten<strong>di</strong>mento<br />
<strong>di</strong> rendere perio<strong>di</strong>ci tali incontri, nonché il proposito <strong>di</strong> “valorizzare il