Volume dei Pre-Atti - Università degli Studi di Sassari

206 Simonetta Sanna
vantaggio reciproco.Ai compiti della ricerca e dell’istruzione si è venuta
aggiungendo in questi ultimi anni la sfida di sapere convertire le conoscenze
in risorse, valorizzandole e trasferendole al contesto di appartenenza,
per il quale l’università può essere un fattore importante di sviluppo
civile, economico e sociale. Per converso, anche il territorio – con
le tradizioni, i bisogni e le domande che lo caratterizzano – può rappresentare
per l’università un sostegno e un cimento, così da sperimentare
insieme nuove forme di interscambio fra università e società.
3. La necessità di riequilibrio
Nonostante le numerose attività didattico-formative e i molteplici interventi
volti ad una professionalizzazione che risponda ai criteri di certificazione
internazionale, la Facoltà necessita sollecitamente di ulteriori
risorse sul piano della docenza, del personale tecnico-amministrativo e
degli spazi, necessita, in altri termini, di ‘riequilibrio’, criterio del resto
invocato dagli indirizzi ministeriali in materia di università. Non vi può
essere progresso dell’Università senza progresso di tutte le sue strutture.
Se nell’Ateneo vi è una situazione che esige di urgente riequilibrio
è quella della Facoltà di Lingue, che il Nucleo di Valutazione continua a
dichiarare la più virtuosa dell’Ateneo, in quanto è quella che con minori
mezzi riesce a produrre maggiore risultati, senza considerare che, con
l’impiego di propri docenti presso il Centro Linguistico di Ateneo, garantisce
i servizi linguistici alle 11 Facoltà dell’Ateneo: un caso unico nel
panorama dei CLA italiani.
È necessario con particolare urgenza riequilibrare il rapporto fra il
numero degli studenti e il numero dei docenti e del personale tecnicoamministrativo
(compresi i tutor e i manager didattici), nonché il rapporto
fra studenti/docenti e gli spazi a disposizione nella Facoltà, anche
se quest’ultimo rapporto sembra destinato a migliorare entro la fine dell’anno
accademico con l’assegnazione di nuovi ambienti nella struttura
di via Tempio.
Per quanto concerne la relazione fra il numero dei docenti e il numero
degli studenti, la Facoltà consta di 6 ordinari, 12 associati, 4 ricercatori,
di cui non pochi chiamati con la legge sulla mobilità e quindi sui
fondi ministeriali. Gli studenti sono circa 1.500. Il rapporto docenti/studenti
è non solo inferiore del ca. 40% a quello delle altre Facoltà di
Lingue italiane, ma è anche il più sfavorevole di tutto l’Ateneo (con una
differenza che giunge fino all’85%). Il risanamento di tale squilibrio è
tanto più indifferibile, in quanto a tale sbilanciamento fa riscontro un