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Oltre l'austerità - Cesaratto - cambiailmondo

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<strong>Oltre</strong> l’austerità 176 MicroMegaanche per questa via tassi di crescita più elevati per il complesso dell’area dell’euro. Se ciòsi realizzasse, e solo in questo caso, l’appello a “stringersi intorno alla manifatturatedesca” 6 per poter “reggere” in futuro la concorrenza internazionale delle grandi impresemultinazionali e di paesi emergenti come la Cina e l’India troverebbe terreno per una suamanifestazione progressiva: la “rivoluzione passiva” che sta lentamente portando allacostituzione di una entità sovranazionale europea non implicherebbe infattinecessariamente l’impoverimento materiale ed industriale dei paesi “periferici”.3. Per una certa miopia politica, convincimenti di teoria economica, interessimateriali tedeschi e della finanza europea desiderosa di evitare un deprezzamentodell’euro, quanto finora deciso e prospettato nei recenti vertici europei non va però inquesta direzione, e non sembra così poter annullare il timore che gli interventi sia direttidella BCE, sia indiretti tramite veicoli esterni come lo European Stability Mechanism,possano risultare insufficienti a stabilizzare la situazione finanziaria dell’area dell’euro,data tra l’altro la mole di titoli pubblici e privati in scadenza nei prossimi anni neiprincipali paesi industrializzati, e data la possibilità di un ulteriore peggioramento dellecondizioni macroeconomiche in Europa a seguito degli effetti negativi sui tassi di crescitadel prodotto interno lordo dei paesi membri delle misure fiscali decise nei recenti verticieuropei. 7 Al di là della decisione, insufficiente in termini quantitativi, di emettere titolieuropei per progetti di investimento specifici, quanto deciso a livello europeo si riduceinfatti soprattutto in un più stretto controllo dei conti dei singoli Stati da parte dellaCommissione europea e della stessa Banca Centrale Europea al fine di garantire bilancipubblici tendenzialmente in pareggio e riduzioni nel tempo dei debiti pubblici rispetto al6Cfr. R. Prodi, Serve una svolta. L’Europa si unisca attorno alla Germania, La Repubblica, 29giugno 2012.7Questo del resto è ciò che già ora sta avvenendo nel nostro paese dopo tre manovre restrittive perun ammontare di circa 80 miliardi di euro (pari a circa il 5 per cento del Pil).

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