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Oltre l'austerità - Cesaratto - cambiailmondo

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<strong>Oltre</strong> l’austerità 56 MicroMegaLasciando da parte le ricorrenti spiegazioni culturali della politica di austeritàattualmente in corso( come il deficit di cultura keynesiana proprio della tradizione tedesca,o lo strabismo di una memoria storica che si concentra sulla inflazione del 1923dimenticando il nesso tra depressione e catastrofe politica del 1933) si tratta di prendereatto, in primo luogo, di una sproporzione ormai esplicita tra gli interessi e gliorientamenti della economia tedesca e lo spirito comunitario che informa le affermazioniprogrammatiche dei trattati europei degli ultimi vent’anni. La crisi finanziaria ha messoin primo piano la dura logica dei rapporti di forza, ponendo in evidenza due punti tra lorostrettamente correlati :a) L’ asimmetria tra l’economia tedesca e le altre economie europee rendeormai problematica qualsiasi ipotesi di governo paritario dell’ Europa;b) Il modello sostanzialmente deflattivo che si è affermato in Germania nonrende plausibile l’ipotesi che il paese funga in un futuro prossimo come motore dellosviluppo europeo.Su ciascuno di questi due punti conviene soffermare separatamente l’attenzione.2. Sul terreno dei rapporti intraeuropei il dato più ricco di implicazioni politiche è lafine di fatto dell’asse franco-tedesco, che è stato per decenni il baricentro del processounitario. La consapevolezza che tra i due paesi si è determinato un serio squilibrio neirapporti di forza economici è ormai diffusa in Francia. Il dibattito che si è aperto sulrecente libro di Jean Pierre Chevenemant La France est-elle finie? ne è unadimostrazione 2 Gli indicatori di base parlano chiaro. Il rapporto tra ricerca scientifica ePIL, due volte superiore a quello del’Italia, è nettamente inferiore a quello dellaGermania(vedi Grafico 1) 3 .2Vedi a questo proposito Jaques-Pierre Gougeon, France – Allemagne: Une union menacee?,Paris. Colin, 2012.3La Germania origina l’11.6% dei brevetti mondiali, la Francia il 4%.

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