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Oltre l'austerità - Cesaratto - cambiailmondo

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<strong>Oltre</strong> l’austerità 60 MicroMegasvolta storica la normalizzazione dei rapporti tra Germania e Polonia con il riconoscimentodefinitivo, alla metà degli anni 90, della frontiera Oder-Neisse. La strategia tedesca di unarapida inclusione nella Ue dei paesi dell’Est converge pienamente con le pressioniamericane per un rapido allargamento della Nato. La duplice affiliazione a Nato e Ue siconfigura per i paesi postcomunisti come la risposta obbligata alla crisi del bloccosovietico. Ne consegue una contrazione netta della dimensione mediterraneadell’Unione(successivamente riproposta, ma in modo fallimentare, da Sarkozy), e lariapparizione improvvisa di una vera e propria Mitteleuropa.In una analisi del nuovo ordine mondiale, del 1997, Z. Brzezinski , affacciando lapossibilità che questo allargamento dell’Ue potesse rovesciarsi in “una definizione piùnazionalistica dell’ordine europeo” così continuava: “ Wolfgang Schauble, presidente deicristiano-democratici nel Bundestag e probabile successore di Kohl, ha dato voce a questapropensione dichiarando:’ La Germania non è più il baluardo occidentale contro l’Est;siamo diventati il centro dell’Europa’ ” 6 .Anche l’interscambio che la Germania intrattiene con Europa orientale siconfigura come segno di un aumento della propria “potenza nazionale”.Polonia eRepubblica ceca sono i due paesi su cui si è concentrata maggiormente la sua attenzione .Con i suoi 38.5 milioni di abitanti la Polonia è essenzialmente un mercato di sbocco delleesportazioni tedesche , che ammontano nel 2010 a 38 miliardi di euro. La Repubblica ceca,con un peso demografico assai inferiore (10.5 milioni di abitanti), rappresenta tuttaviaun’area assai più omogenea da un punto di vista sociale e culturale. Questo spiega il fattoche il paese sia divenuto luogo di destinazione di quote significative di investimentidiretti: 22.3 miliardi di euro nel 2009, pari al 14.9 % del Pil del paese, a fronte del 5.1%della Polonia.Né certo si può dimenticare in questo quadro il ruolo di fondamentale interlocutoreeuropeo della Russia che il paese è venuto svolgendo negli anni, a partire dalla semprepiù cruciale questione energetica. In virtù della sua forza economica e della suacollocazione geopolitica la Germania detiene ormai un potere di contrattazione e dicoercizione che viola in quanto tale la logica paritaria preposta al processo di costruzioneeuropea. Non è quindi un caso che in tutte le sue modalità di esistenza nella Ue laGermania faccia sempre più insistente riferimento ad una logica di rapporti bilaterali ditipo intergovernativo. Le ragioni, invece, della politica di austerità che essa impone6Zbigniew Brzezinski, La grande scacchiera, Milano, Longanesi, 1998.

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