3SERVIZI ATTIVITÀ DI RIFERIMENTO DI DONAZIONE REGIONALEIMMUNOGENETICA UNICA REGIONALE PER TRAPIANTO DI RENEAttività sui donatori cadavereIl numero assoluto dei donatori segnalati è risultato aumentato rispetto al 2008, ma non altrettanto il numerodei trapianti renali da cadavere che sono stati infatti, nei 3 Centri della Regione, 138. Di questi, 61 sonostati eseguiti presso il centro di Bologna, 47 presso il centro di Modena e 30 presso il centro di Parma.L’Immunogenetica di riferimento è stata attivata in 168 occasioni: 148 per donatori provenienti dallaregione, per i quali si è provveduto alla tipizzazione completa HLA, sia con metodica sierologica checon metodica molecolare a bassa risoluzione, e 20 per donatori offerti a vario titolo da altre regioni in 10dei quali è solo stato eseguito il cross-match pre-trapianto con i candidati di volta in volta selezionati.La maggior parte delle offerte proveniva dalle Regioni AIRT (3 dalla Puglia, 10 dal Piemonte e 2 dallaToscana), 2 provenivano dal NITp e 3 dall’OCST. La tipologia dei donatori offerti riguardava essenzialmentedonatori HCV+ (n=7), con cui è stato possibile eseguire 2 trapianti in pazienti della lista d’attesaregionale. Dei 4 donatori a rischio infettivo non valutabile offerti, 2 reni sono stati utilizzati in regione; 4sono stati i donatori di gruppo AB offerti (tutti dalla Regione Piemonte) con i quali sono stati effettuati 5trapianti (un donatore è risultato non idoneo dopo biopsia). Un’offerta proveniente dalla Regione Pugliarappresentava in realtà una restituzione di un organo non trapiantato ad un paziente iperimmnune, 2donatori sono risultati non idonei al prelievo nel corso dell’osservazione; 1 non è stato accettato per lamancanza dei minimi requisiti immunologici concordati a livello regionale e, in un caso, l’offerta è statain seguito ritirata e l’organo è stato utilizzato nella regione di provenienza.Dei donatori tipizzati in regione, 4 appartenevano alla fascia d’età pediatrica e sono stati pertanto gestitidirettamente dal Centro Inter-Regionale di Riferimento.In 22 occasioni la procedura immunogenetica è stata interrotta nel corso dell’osservazione: 19 per negatoconsenso al prelievo da parte dei familiari; in due casi per l’intervento della Procura della Repubblicache non ha autorizzato il prelievo e due osservazioni sono state interrotte, una per arresto cardiaco deldonatore e una per non idoneità del medesimo all’atto del prelievo degli organi. Un ulteriore donatoreha avuto un arresto cardiaco al termine dell’osservazione.Dei 120 donatori rimanenti, 5 erano HCV+ e 1 HbsAg+: in nessun caso è stato possibile utilizzare gliorgani in regione in quanto nella lista d’attesa non v’erano riceventi con i minimi livelli di compatibilitàrichiesta dai protocolli regionali (da segnalare che più del 50% dei pazienti della lista regionale inseritinel Protocollo per Trapianto da donatore HCV+ sono iperimmunizzati). Sono stati inoltre segnalati 6donatori a rischio infettivo “non valutabile”, e 1 a rischio aumentato: di questi 1 solo rene è stato utilizzatoin regione.24 donatori non sono stati giudicati idonei al prelievo di rene, per questo si è proceduto alla sola tipizzazioneHLA, mentre 9 donatori sono stati giudicati non idonei dopo il prelievo (per score bioptici elevatianche per il doppio trapianto o presenza di neoplasie non evidenziate durante l’osservazione).Il programma speciale AIRT per i pazienti iperimmunizzati, nel corso del <strong>2009</strong>, non ha permesso di trapiantarenessun paziente in regione; 3 organi sono stati invece offerti dall’Emilia-Romagna al programma:2 alla Puglia (1 poi reso in quanto non trapiantato al candidato designato per positività del crossmatch)e 1 al Piemonte.Con i donatori idonei per trapianto di rene sono state allestite quindi 92 sessioni di compatibilità crociata(cross-match), per un totale di ~21.000 reazioni, tra linfociti T e B dei donatori ed i sieri dei possibili riceventi,comprese le reazioni dopo trattamento dei sieri con DTT allo scopo di eliminare, quando indicato,Servizi di riferimento regionale105
la componente anticorpale IgM non rilevante ai fini del trapianto. Appartengono a questo novero anchele reazioni eseguite per trapianti combinati (4 rene+fegato e 1 rene+cuore) eseguiti in regione nel corsodell’anno e sull’unico, e primo, trapianto di pancreas isolato eseguito presso il Centro di Parma.È continuata la partecipazione al Progetto Regionale “Immune status of solid and bone marrow/stemcells transplant patients: application and validation of new tests in a coordinated Regional managementof the diagnosis and monitoring of post-transplant infectious complications”, attivo dall’1-7-2008, perquesto è stata eseguita su tutti i donatori che giungono al trapianto di almeno un organo all’interno delleListe regionali, la determinazione citofluorimetrica della presenza nel ricevente di anticorpi donatorespecifici(DSA-Luminex) per un totale di 140 determinazioni. In base al protocollo del progetto, taledeterminazione viene eseguita nei giorni immediatamente successivi alla segnalazione, ed ha quindi unutilizzo retrospettivo.Attività di listaNel corso dell’anno <strong>2009</strong> la consistenza della Lista unica regionale d’attesa per trapianto renale èstata ulteriormente ridotta come da programmazione concordata tra i tre Centri Trapianto della Regione,per un totale di 1.454 pazienti al 31-12-<strong>2009</strong>. Il turn-over è rimasto sostanzialmente stabile (tra80 e 100 pazienti al mese) come pure il numero dei nuovi ingressi in lista: 433 ingressi nel <strong>2009</strong>,contro i 421 del 2008. Di questi nuovi pazienti 189 sono risultati in carico al Centro Trapianti diBologna, 98 a quello di Modena e 146 a quello di Parma; per i pazienti dei centri di Modena e Parmal’Immunogenetica ha eseguito 244 tipizzazioni HLA di I° e II° Classe con metodica molecolare abassa risoluzione (i pazienti afferenti al Centro trapianti di Bologna sono stati tipizzati in sede, dallocale Centro Trasfusionale).Attività sui sieri dei pazienti in listaL’attività primaria dell’Immunogenetica di riferimento per trapianto renale è stata quella di garantire lapiù precisa e puntuale caratterizzazione delle specificità anticorpali eventualmente presenti nel siero deicandidati al trapianto per permetterne, nel più breve tempo possibile, l’inserimento e il mantenimento inlista attiva ed offrire loro un organo che meno presenti la possibilità di andare incontro a rigetto una voltatrapiantato.Secondo procedura, tutti i pazienti in Lista eseguono all’ingresso un primo prelievo e successivamenteinviano un campione a cadenza trimestrale. Anche nel corso del <strong>2009</strong>, stante l’elevato turn-overdella lista, è stata gestita una media di ~1800 sieri ogni tre mesi pari a ~7500 sieri/anno. Per ognipaziente in lista, prima dell’archiviazione, è stata controllata la data di arrivo e le condizioni d’invio,avvertendo i centri dialisi di appartenenza degli eventuali errori od omissioni. Tutti i sieri dei nuoviingressi, dei pazienti immunizzati (almeno due determinazioni del PRA in CDC =/> al 50%) e tutti isieri successivi ad un evento immunizzante (trasfusioni, ecc.) sono stati studiati contemporaneamentein CDC (Citotossicità Complemento Dipendente) contro un pannello selezionato di 30 cellule ed incitofluorimetria con metodica Luminex. Con quest’ultima metodica, come noto, vengono evidenziateIgG anti HLA di classe I° e II°.Tutti i sieri dei rimanenti pazienti sono stati studiati ad ogni invio in CDC ed in Luminex, ad invii alterni.Sono state eseguite ~233.000 reazioni in CDC e ~7.000 reazioni in citofluorimetria, di cui 4.500 reazionidi screening per la presenza di IgG anti Classe I° e/o II°, 1.200 reazioni di identificazione di Ab anticlasse I° e 1.300 reazioni di identificazione di Ab anti classe II°.Per un’ulteriore caratterizzazione delle specificità anticorpali, nei pazienti iperimmunizzati (PRA Luminexin Classe I° o II° = 100%), sono state eseguite 180 determinazioni di Ab diretti contro singoli Ag perla Classe I° e 130 per la Classe II° (LSA Class I°, LSA Class II°), sempre con metodica citofluorimetrica.106Servizi di riferimento regionale
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• Accordo regionale per l’anzia
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