vigenti, come requisiti di qualità farmaceutica dei prodotti per terapia cellulare somatica, sono statiutilizzati principalmente nella terapia della necrosi idiopatica dell’epifisi femorale, che, secondo protocolloclinico approvato, prevede, oltre alla rigenerazione della massa ossea, la ricostruzione dellacartilagine articolare. Come per i casi del 2008, l’esito post trapianto è incoraggiante; due pazientihanno beneficiato del secondo impianto sull’anca controlaterale, visti gli esiti ottimali del primointervento.La produzione ha subito una flessione rispetto al 2008, soprattutto a causa degli interventi strutturali acui è stata sottoposta la camera sterile, per ottenerne un ampliamento finalizzato all’incremento dellaprocessazione del tessuto muscoloscheletrico, e dei relativi controlli di convalida prima della ripresa dell’attività.Comunque, sono stati manipolati 10 lotti di condrociti; di questi, 9 sono stati impiantati, mentrein un caso le cellule sono state congelate in attesa dell’intervento.Il metodo produttivo parte da una biopsia di cartilagine sana nel paziente candidato, sottoposta a digestioneenzimatica per ricavare i condrociti, che vengono espansi per un periodo di circa 4 settimane, finoal raggiungimento della quantità standard idonea alla semina su biomateriale, costituito da uno scaffoldtridimensionale di acido ialuronico o collagene. Il prodotto viene sottoposto a controlli di qualità in processe al rilascio, per confermarne la sterilità e l’assenza di contaminazione (test di sterilità con metodosemiautomatico, dosaggio delle endotossine batteriche mediante LAL test e ricerca dei micoplasmi in realtime pcr), confezionato sterilmente e rilasciato alla BTM, che provvede alla distribuzione ai chirurghi utilizzatori.Le cellule ottenute dal processo di espansione sono sempre state sufficienti al trapianto e le colturehanno dimostrato tutte una vitalità intorno al 90%.Nel follow-up l’esito del trapianto viene valutato mediante parametri soggettivi (scomparsa o attenuazionedel dolore, mobilità articolare) ed oggettivi (analisi strumentali: RX, TAC, RM).I pazienti operati nel <strong>2009</strong> dimostrano un buon attecchimento dell’innesto e un sensibile miglioramentodei segni e sintomi, tranne uno, nel quale il trattamento della necrosi idiopatica dell’anca non ha dato irisultati attesi, sia nella rigenerazione ossea sia in quella cartilaginea. A tutt’oggi non sono state segnalatereazioni e/o eventi avversi, immediati o tardivi, legati all’utilizzo delle cartilagini ingegnerizzate.Obiettivo del 2010 è l’ulteriore evoluzione nella produzione di cartilagini ingegnerizzate, con nuovi biomateriali,nonché una produzione per conto di altri ospedali, non dotati di cell factory, che avesseronecessità di trattare pazienti con terapia cellulare somatica a base di condrociti.CELLULE STAMINALI MESENCHIMALINel <strong>2009</strong> sono state prodotte in asepsi 5 colture di cellule staminali mesenchimali (CSM) per la convalidadel metodo produttivo e del metodo analitico secondo le norme GMP, a partenza dal midollo osseo.Dopo le prove eseguite nel 2008, la tecnica più promettente per l’utilizzo clinico si conferma quella dellaproduzione di CSM da midollo osseo autologo, anche perla sicurezza ormai consolidata del metodo.Sono stati redatti il protocollo clinico e il dossier del prodottomedicinale a base di CSM per la ricostruzione delseno mascellare in chirurgia maxillo-facciale, con loscopo permettere l’impianto dentale in pazienti edentulisu tessuto osseo neoformato. Tale protocollo verrà presentatoall’inizio del 2010 ai comitati etici dei centri coinvoltie all’Istituto Superiore di Sanità per l’approvazione e l’impiegoclinico sperimentale. Foto 1OS coltura di CSMBanche e trapianto di tessuti e cellule staminali emopoietiche131
Come per i condrociti, le CSM sono sottoposte ai controlli di qualità necessari per garantirne la sicurezza,l’efficacia, la non tossicità e dimostrarne l’assenza di contaminazione da parte di agenti avventizi(batteri, micoplasmi, miceti, virus, endotossine), la purezza (assenza di contaminanti cellulari diversidalle mesenchimali), l’identità (DNA profiling) e la caratterizzazione (citofluorimetria) del prodotto cellulare,l’assenza di trasformazioni genetiche in coltura (cariotipo ed espressione genica), in linea con quantoprescritto dalle cGMP e dalle normative vigenti, come requisiti di qualità farmaceutica dei prodotti perterapia cellulare somatica.LABORATORIO DI QUALITY CONTROLNel <strong>2009</strong> anche il laboratorio di Controllo di Qualità e Microbiologia (CQ), già afferente alla BTM, haottenuto l’autorizzazione AIFA ai controlli in process dei prodotti per terapia cellulare somatica. Con iltrasferimento in nuovi locali strutturalmente più adeguati e la convalida della strumentazione e dei metodianalitici, ha gettato le basi per l’autorizzazione a Laboratorio GMP per tutti i test di qualità da parte diAIFA, previa ispezione nel 2010. Questo laboratorio è fondamentale per i controlli di qualità sia dei prodotticellulari, sia per il tessuto muscoloscheletrico prelevato, processato e impiantato.In attesa di ottenere l’autorizzazione AIFA per i test di rilascio del prodotto, ci si avvale ancora della collaborazione,in regime di convenzione, del laboratorio Biolab di Vimodrone.PROMETEO AL TECNOPOLONell’ambito del progetto Rizzoli Research Innovation Technology presso il tecnopolo dell’Emilia-Romagna,il Laboratorio PRO.ME.T.E.O.(Prodotti di Medicina Rigenerativa e Tissue Engineering in Ortopedia),costituito dalla BTM, dalla CF e dal CQ, suddiviso nei settori di ricerca di base, produzione in asepsi erelativi controlli di qualità e coordinamento con la pratica clinica, si prefigge di realizzare gestire e coordinarela ricerca, l’innovazione, la trasferibilità tecnologica e lo sviluppo della medicina rigenerativa edell’ingegneria tissutale in campo ortopedico. Nella ricerca di base si prevede lo sviluppo di nuove fontidi cellule staminali e di biomateriali innovativi. La produzione è eseguita secondo GMP in asepsi (cleanroom) e riguarda terapie cellulari e tessuti combinati con cellule e biomateriali.SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀNel corso dell’anno <strong>2009</strong>, la Banca delle Cellule e del Tessuto Muscoloscheletrico ha superato l’audit dirinnovo della certificazione del proprio sistema qualità, secondo la versione 2008 degli standard UNI ENISO 9001, rilasciata dall’Istituto Certiquality (accreditato da Accredia, ex Sincert) per i processi di:• selezione, prelievo, processazione, validazione, conservazione e distribuzione di tessuto muscoloscheletricoda donatore;• consulenza e processazione di tessuto muscoloscheletrico per conto terzi;• selezione, raccolta, accettazione, stoccaggio, presa in carico e distribuzione di tessuto destinato amanipolazione cellulare estensiva in Cell Factory;• isolamento, espansione e rilascio di cellule ingegnerizzate;• controllo di qualità e Microbiologia;• progettazione e sviluppo di nuovi prodotti / servizi;132Banche e trapianto di tessuti e cellule staminali emopoietiche
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