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Anno 2009 - Saluter

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AccreditamentoNel corso del <strong>2009</strong> è stata effettuata l’ispezione dei Laboratori da parte della commissione EFI per rinnovodell’Accreditamento internazionale che è stato ottenuto con ottimo giudizio per tutte le metodiche ele procedure utilizzate nell’attività di trapianto renale.ConclusioniNel <strong>2009</strong> l’attività dell’Immunogenetica di riferimento per trapianto renale è proseguita sui consueti elevativolumi con particolare riferimento al versante dello studio dei sieri dei pazienti in lista d’attesa. Evidenzea livello internazionale hanno infatti confermato la validità, ai fini della prevenzione del rigettoumorale del trapianto, di una sempre più approfondita analisi e caratterizzazione dei sieri dei pazienti inlista di attesa come pure la sempre maggiore rilevanza clinica della valutazione di anticorpi specificianti-donatore nel post trapianto.A questo proposito l’Immunogentica di Parma partecipa a pieno titolo al progetto regionale “Immune statusof solid and bone marrow/stem cells transplant patients: application and validation of new tests in acoordinated Regional management of the diagnosis and monitoring of post-transplant infectious complications”per il monitoraggio e la diagnosi precoce di episodi di rigetto.L’applicazione delle strategie d’indagine adottate ha consentito l’identificazione di profili immunologiciindividuali ed ha garantito l’accesso al trapianto anche ai pazienti a più elevato rischio di rigetto, qualiritrapianti e immunizzati, e hanno migliorato la sorveglianza immunologica nel post trapianto contribuendoad una sempre maggiore personalizzazione della terapia antirigetto.L’Immunogenetica ha poi fornito un fondamentale contributo per consentire l’esecuzione di trapianto dadonatore vivente in due candidati con elevati livelli di immunizzazione e XM positivo sui sieri storici,monitorando la risposta al protocollo di desensibilizzazione e valutando precocemente, nel post-trapianto,l’eventuale ripresa anticorpale.L’esperienza maturata da questa tipologia di trapianti da donatore vivente potrà utilmente essere estesaanche a riceventi immunizzati, sottoposti a protocollo di desensibilizzazione, in vista di trapianto dadonatore cadavere, aprendo così nuove prospettive per pazienti difficilmente altrimenti trapiantabili.Mario Savi, Paola Zanelli108Servizi di riferimento regionale

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