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Anno 2009 - Saluter

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Trapianto autologo BM PBSCN° ritrapianti autologhi <strong>2009</strong> 2 16N° di trapianti autologhi addizionali <strong>2009</strong> 28Trapianto allogenico BM PBSC CordN° ritrapianti allogenici <strong>2009</strong> 1 2 1N° di trapianti allogenici addizionali <strong>2009</strong> /Informazioni generali Auto AlloTotale trapianti da Cordone Ombelicale nel <strong>2009</strong> 3Totale “reduced intensity conditioning” HSCT nel <strong>2009</strong>(RIC) 18Pazienti riceventi Donor Lymphocyte Infusion (DLI) nel <strong>2009</strong> 8Pazienti riceventi Cellule Staminali Emopoietiche per uso non emopoietico nel <strong>2009</strong> 14N° TOTALE DI TRAPIANTI NEL <strong>2009</strong> ALLO AUTO TOT91 288 379Tabella 3MONumero di pazienti trattati in Emilia-Romagna nel <strong>2009</strong> in base alla diagnosi, al tipo di donatore ealla sorgente di cellule staminali emopoieticheIndicazioni al trapianto, sorgente di cellulestaminali emopoietiche,tipo donatoreLa tabella 3MO riporta in modo dettagliato le indicazioni al trapianto, il tipo di donatore e la sorgente di cellulestaminali emopoietiche per l’anno <strong>2009</strong>. Questa tabella, nella parte analitica (diagnosi, fase di malattia,sorgente di cellule staminali, tipo di donatore) si basa sul concetto che ad 1 paziente corrisponde 1 trapianto,il primo (e spesso l’unico) quindi analizza di fatto il numero dei pazienti trapiantati per la prima volta nel<strong>2009</strong>. Tuttavia, si eseguono anche trapianti multipli (trapianti addizionali), che rientrano in numerosi programmidi trattamento del Mieloma o di neoplasie solide, ad esempio, o secondi trapianti (ritrapianti), inseguito a ripresa della malattia; questi vengono indicati nella sezione finale della tabella che presenta un datoaccorpato, non distinto per patologia, e vanno a costituire il numero totale dei trapianti eseguiti.Trapianto autologo: Costituisce la principale attività trapiantologica in termini numerici (76% del totale). L’89%sono stati eseguiti per neoplasie ematologiche e l’11% per tumori solidi. Tra le prime, i linfomi non Hodgkin e imielomi rappresentano la maggioranza, seguiti da linfoma di Hodgkin e infine dalle leucemie acute, mentre trai tumori solidi è il sarcoma di Ewing a costituire la principale indicazione, seguito da neuroblastoma e tumori deitessuti molli. Nel 96% dei casi la sorgente di cellule staminali è stata il sangue periferico.Per quanto riguarda l’uso non ematopoietico del trapianto HSCT, eseguito invece con finalità di “medicinarigenerativa”, ne sono stati eseguiti 14.Trapianto allogenico: Gli HSCT allogenici hanno rappresentato 24% di tutti i trapianti. Le indicazioni sonostate principalmente oncoematologiche (leucemie acute mieloidi e linfoidi, mielodisplasie, mielomi e linfomi),il 3% degli HSCT sono stati eseguiti per emopatie non oncologiche e 1 in ambito pediatrico per neoplasiesolide. Considerando tutti i trapianti, la sorgente principale di CSE è stata il sangue periferico, 53%, seguitodal midollo osseo, 44% e dal cordone ombelicale, 3%; mentre nei trapianti VUD le due fonti sono uguali(48% midollo e 48% sangue periferico).Banche e trapianto di tessuti e cellule staminali emopoietiche151

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