Trapianto di rene e di pancreas a ParmaDall’inizio dell’attività al 31/12/<strong>2009</strong> sono stati eseguiti 1121 trapianti di cui 1043 di rene da donatorecadavere (1009 di rene singolo, 34 doppi trapianti), 45 trapianti di rene da vivente e 33 trapianti di pancreas(32 di rene-pancreas,1 di pancreas isolato).Nel corso dell’anno <strong>2009</strong> l’attività trapiantologica è stata caratterizzata da un decremento dei trapiantieffettuati (36 rispetto ai 50 del 2008) legato sia al calo delle donazioni registrato in Emilia-Romagna cheal mancato utilizzo di reni assegnati al nostro Centro e successivamente non giudicati idonei per il trapiantoin base allo score bioptico o a gravi alterazioni parenchimali e/o vascolari.In particolare sono stati eseguiti 30 trapianti di rene da donatore cadavere (26 trapianti singoli, 4 doppitrapianti), 5 trapianti da vivente con prelievo dell’organo eseguito in tutti i donatori con tecnica laparoscopica,1 trapianto di pancreas isolato.Nell’anno <strong>2009</strong> i risultati dell’attività di trapianto renale sono stati sovrapponibili a quelli dei miglioriCentri nazionali ed internazionali, nonostante l’elevata complessità clinica della casistica trattata. Talidati sono riportati in dettaglio sul sito del Centro Nazionale Trapianti.Anche i risultati complessivi del trapianto di rene-pancreas simultaneo possono essere considerati soddisfacenti(sopravvivenza nel paziente 90.6%, sopravvivenza dell’organo 81.2% ad un follow-up medio di96,4 mesi). La lista d’attesa per il trapianto di rene-pancreas consta attualmente di 11 pazienti, di cui 9 insospesi per motivi clinici.Nel Marzo del <strong>2009</strong> è stato effettuato con successo il primo trapianto di pancreas isolato nella nostra regione.Per quanto concerne l’attività di trapianto da vivente ABO incompatibile sono in studio 4 donatori pervalutarne l’idoneità dal punto di vista clinico.È inoltre proseguita la selezione dei pazienti con insufficienza cardiaca avanzata da sottoporre a trapiantodi rene (4 pazienti in lista di attesa) secondo un protocollo che prevede, tra l’altro, la valutazione ecocardiograficaal momento del trapianto, nell’immediato post-operatorio e a distanza.In collaborazione con l’Unità Operativa di Malattie Infettive abbiamo elaborato un protocollo che contemplail trattamento antivirale (interferone e ribavirina) nei pazienti HCV RNA positivi, in lista d’attesa, in alternativaal trattamento post-trapianto, peraltro controindicato per l’elevata incidenza di rigetti acuti steroidoresistenti.Essendo la ribavirina un farmaco ad eliminazione renale e con una potenziale tossicità ematologicaabbiamo messo a punto una metodica per il dosaggio plasmatico del farmaco mediante HPLC.Le attuali linee guida raccomandano un tempo di attesa di almeno due anni prima di sottoporre a trapiantorenale un paziente trattato chirurgicamente per carcinoma tiroideo ben differenziato (cosiddetto“very low risk” o “low risk”). Al fine di ridurre il periodo di sospensione dalla lista d’attesa da 24 a 6-12mesi eseguiamo, dopo sei mesi dall’effettuazione della terapia radiometabolica, il dosaggio sierico dellatireoglobulina dopo stimolo con TSH umano ricombinante che, se indosabile, consente l’inserimentoprecoce del paziente in lista attiva.Nel corso del <strong>2009</strong> abbiamo monitorato la funzione immunitaria tramite Cylex Immuknow e IFNg-ELI-SPOT in 42 pazienti sottoposti a trapianto renale. Ad un follow-up medio di 280 giorni, il 14% deipazienti ha sviluppato un episodio infettivo maggiore ed il 10% un episodio di rigetto acuto. In un numerosignificativo di casi tali indagini hanno dimostrato un’elevata predittività diagnostica nell’identificare ipazienti a rischio di eventi avversi per un’eccessiva o inadeguata terapia immunodepressiva.Prosegue infine lo studio, con i Centri Trapianto di Bologna e Modena, per l’integrazione dello scorebioptico con i dati clinici del donatore. A tal fine è stato portato a termine uno studio retrospettivo comprendentetutti i reni sottoposti a biopsia e trapiantati nel periodo 2001-2006, valutando l’outcome deltrapianto (funzionalità renale e sopravvivenza dell’organo).Complessivamente, con la possibile eccezione degli score estremi, la valutazione istologica si è rivelataAttività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti43
avere un insoddisfacente valore predittivo sull’outcome del trapianto. Abbiamo pertanto elaborato unnuovo score che, integrando le caratteristiche cliniche del donatore con quelle istologiche, permetta diottimizzare gli attuali criteri di allocazione dei reni marginali.In osservanza con quanto stabilito a livello Regionale si è provveduto anche nell’anno <strong>2009</strong> alla riduzionedei pazienti in lista d’attesa per trapianto renale raggiungendo l’obiettivo concordato. Infatti al31/12/<strong>2009</strong> il numero totale dei pazienti in lista d’attesa presso il nostro Centro era di 504 (rispetto ai526 del 2008), di cui 158 (31,3%) residenti in Emilia-Romagna e 346 in altre regioni italiane. Il tempod’attesa tra richiesta della visita pre-trapianto e la sua effettuazione è stato inferiore ai 30 giorni sia per icandidati della regione che per i pazienti extraregionali.Nell’anno <strong>2009</strong> sono usciti dalla lista d’attesa 122 pazienti (10 deceduti, 45 esclusi, 67 trapiantati), inuovi ingressi sono stati 140 di cui 37 (26.4%) residenti in Emilia-Romagna.Per quanto concerne l’attività di follow-up, circa 700 pazienti trapiantati vengono seguiti direttamentedal Centro Trapianti secondo protocolli clinici definiti ed informatizzati.Per l’anno <strong>2009</strong> il Centro Trapianti di Parma si pone i seguenti obiettivi:• contenimento dei pazienti in lista, secondo quanto verrà concordato a livello Regionale,• sviluppo del programma di trapianto di pancreas isolato,• sviluppo dell’attività di trapianto da vivente ABO incompatibile,• prosecuzione del monitoraggio immunologico del paziente trapiantato,• valutazione dello score integrato nei reni marginali.Enzo Capocasale, Umberto Maggiore, Maria Patrizia Mazzoni, Lucia Bignardi, Augusto Vaglio, Carlo BuzioTrapianto di rene a Modena• Divisione di Nefrologia, Dialisi e Trapianto (Direttore Prof. A. Albertazzi),• Divisione di Urologia (Direttore Prof. G.P. Bianchi)• Divisione di Chirurgia Vascolare (Direttore Prof. G. Coppi)• Servizio di Anestesia e Rianimazione 1 (Direttore Prof. A. Pasetto)Nel corso del <strong>2009</strong> sono stati trapiantati 54 pazienti: 47 da donatore cadavere (40 con rene singolo – dicui 5 in riceventi sieropositivi per HIV; 7 con doppio rene; 3 con trapianto combinato fegato-rene) e 7 dadonatore vivente apparentato (2 eseguiti pre-emptive).Il dato di attività da donatore cadavere è superiore al 2008, mentre l’attività di trapianto da donatorevivente risulta sovrapponibile.Il Centro di Modena ha svolto nel corso del <strong>2009</strong> sul totale regionale il 34% della attività da cadavere edil 50% della attività su vivente. L’età media dei riceventi è stata di 49±11 anni (range 16-73 anni), lievementeinferiore a quella del 2008, mentre l’età media dei donatori, esclusi i viventi, è stata di 52±20anni, di poco superiore rispetto al 2008 (50±16). 21 sono stati i trapianti effettuati su pazienti residenti inregione (15 da cadavere e 6 da vivente), pari al 38% dell’attività e 15 di questi erano residenti in provinciadi Modena. Il tempo di attesa medio in lista per i pazienti trapiantati nel <strong>2009</strong> è stato di 38.3±26,2mesi (con un range da 3 mesi a 102 mesi) con tempi d’attesa più lunghi per i pazienti residenti in Emilia-Romagna (51±31,8 vs. 33.1±21.9 mesi).L’utilizzo dei donatori marginali ha portato ad effettuare 7 doppi trapianti nel <strong>2009</strong> rispetto ai 6 del 2008;globalmente il Centro Trapianti di Modena ha così eseguito 35 doppi trapianti di rene con risultati inlinea con i migliori Centri Nazionali ed Internazionali. Prosegue infine l’attività di trapianto di organosolido in pazienti sieropositivi: nel corso del <strong>2009</strong> sono stati trapiantati 5 pazienti di cui 1 con trapianto44Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
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