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Anno 2009 - Saluter

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stesso Policlinico (diretto dal Prof Loris Pironi), 41 sono stati sottoposti ad intervento chirurgico direcupero della funzionalità intestinale (a volte anche con tecnica di allungamento “STEP” dell’intestinoresiduo). Inoltre negli ultimi 3 anni 6 pazienti, affetti da una particolare patologia splancnicadi solito trattata con il trapianto multiviscerale, sono stati sottoposti a trapianto di fegato conemitrasposizione cavo-portale, evitando così il più complesso intervento di trapianto multiorgano.La sopravvivenza è vicina al 100%, il buon recupero della funzionalità intestinale nella maggiorparte dei pazienti e ovviamente l’assenza di necessità di successivo trapianto ci induce a proseguirelungo questo iter terapeutico.Negli ultimi 4 anni il numero di interventi di riabilitazione chirurgica intestinale è stato superiore,nella nostra casistica, al numero dei trapianti di intestino/multiviscerale: questo dato, se da un latospiega il calo relativo negli ultimi 4 anni nel numero di trapianti eseguiti (associato anche aduna obiettiva difficoltà nel reperire donatori “compatibili” per dimensioni e stabilità emodinamicacon i nostri riceventi listati), dall’altro ci spinge a continuare questo programma integrato chirurgico/trapiantologicodi recupero della funzionalità intestinale, al fine di ottimizzare i risultati per inostri pazienti.Augusto Lauro, Chiara Zanfi, Antonio Daniele PinnaCentro di riferimento regionale per l’insufficienzaintestinale cronica benigna a BolognaNel corso del <strong>2009</strong> il Centro di Riferimento Regionale per Insufficienza Intestinale Cronica Benigna(IICB) dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, Policlinico S.Orsola-Malpighi, ha seguito 95pazienti trattati con nutrizione parenterale domiciliare (NPD), dei quali uno era in età pediatrica:- 63 pazienti erano in corso dall’anno precedente, 14 NPD sono state avviate nel <strong>2009</strong> e 18 pazientisono pervenuti per consulenza finalizzata alla valutazione della funzione intestinale, dello stato di nutrizione,della terapia farmacologica e nutrizionale e alla valutazione della presenza di indicazioni all’inserimentoin lista per trapianto di intestino;- 33 pazienti erano residenti in Emilia-Romagna (5 avviati nel <strong>2009</strong>), e 62 in altre regioni italiane (9avviati nel <strong>2009</strong>).Le cause di IICB erano: sindrome dell’intestino corto in 55 pazienti, alterazioni croniche della motilitàintestinale in 25, alterazioni diffuse della mucosa intestinale in 10, fistole intestinali in 5 (necessità dicompenso nutrizionale o idratazione post-trapianto di intestino in 5 pazienti).Al 31 dicembre <strong>2009</strong>, lo stato dei pazienti era:- in lista d’attesa per trapianto di intestino, 8;- in corso di valutazione per l’inserimento in lista d’attesa, 2;- svezzati dalla NPD per completo compenso con la sola alimentazione orale, 12;- NPD in corso, non candidati a trapianto di intestino, 61;- seguiti presso la propria AUSL (pazienti pervenuti solo per consulenza), 9- deceduti, 2 (1 per complicanze post-operatorie, 1 per aritmia cardiaca)- sottoposto a trapianto di intestino, 1Tutte le attività inerenti il trapianto di intestino (individuazione dei pazienti candidati, studio dei requisitiper l’inserimento in lista, assistenza in regime ambulatoriale o di degenza per i pazienti trapiantati)sono state svolte secondo protocolli concordati con il Centro Trapianti di Intestino e Multiviscerale delPoliclinico.Loris Pironi68Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti

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