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V ini di Toscana. Guida completa alle Doc e Docg - Turismo in ...

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VIN SANTO DEL CHIANTI DOCVIN SANTO DEL CHIANTI DOCSTORIA E PAESAGGIOIl V<strong>in</strong> Santo nell’enologia toscana occupa un posto importantee <strong>di</strong> grande prestigio s<strong>in</strong> dal Me<strong>di</strong>oevo. Esistono molte ipotesisull’orig<strong>in</strong>e <strong>di</strong> questo nome. Una leggenda senese parla <strong>di</strong>un frate che nel 1348 <strong>di</strong>stribuiva un v<strong>in</strong>o già impiegato daisuoi confratelli per celebrare la messa e che faceva guarire gliammalati che lo bevevano, da cui la conv<strong>in</strong>zione che si trattasse<strong>di</strong> un v<strong>in</strong>o miracoloso, cioè “santo”. Quando nel 1349,<strong>in</strong> occasione del Concilio Ecumenico tenutosi a Firenze, ilpatriarca greco Bessarione bevendo il “v<strong>in</strong> pretto” esclamò:«Questo è v<strong>in</strong>o <strong>di</strong> Xantos!», alludendo probabilmente al celebrepassito greco della Tracia, i commensali credettero cheavesse trovato <strong>in</strong> quel v<strong>in</strong>o tali virtù da proclamarlo “santo” eda allora il “v<strong>in</strong> pretto” <strong>di</strong>venne “V<strong>in</strong> Santo”. Non è <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e daescludere che il nome “santo” derivi dall’uso che se ne è semprefatto durante la messa. Il riconoscimento della denom<strong>in</strong>azione<strong>di</strong> orig<strong>in</strong>e controllata V<strong>in</strong> Santo del Chianti (agosto1997) ha segnato un’importante tappa per la valorizzazione<strong>di</strong> un prodotto così tra<strong>di</strong>zionale per la viticoltura toscana. IlV<strong>in</strong> Santo del Chianti può essere <strong>in</strong>tegrato d<strong>alle</strong> specificazioniOcchio <strong>di</strong> Pernice e Riserva.fumo etereo, <strong>in</strong>tenso, caratteristico e sapore armonico, vellutatosecco o con più pronunciata roton<strong>di</strong>tà per i tipi abboccato,amabile, dolce. La gradazione alcolica m<strong><strong>in</strong>i</strong>ma è del 15,5°(16° per le relative sottozone), <strong>di</strong> cui per il tipo secco un massimo<strong>di</strong> 3° da svolgere e per il tipo amabile un m<strong><strong>in</strong>i</strong>mo <strong>di</strong> 3° dasvolgere.Per la tipologia Occhio <strong>di</strong> Pernice il colore si presenta dal rosa<strong>in</strong>tenso al rosa pallido, profumo caldo, <strong>in</strong>tenso e sapore amabileo dolce, morbido, vellutato, rotondo; gradazione alcolica16,5° (17° per le relative sottozone), <strong>di</strong> cui almeno 14° svolti.GASTRONOMIASecondo la tra<strong>di</strong>zione il V<strong>in</strong> Santo si unisce e si esalta con lapasticceria secca, con la pasta frolla <strong>in</strong> generale e specialmentecon i dolci <strong>di</strong> Siena. È particolarmente gustoso con i biscotti <strong>di</strong>Prato, che sono cosa <strong>di</strong>versa rispetto ai più vasti (come produzione)cantucci toscani.Il V<strong>in</strong> Santo può essere consumato anche come v<strong>in</strong>o da pasto:il tipo abboccato si accompagna al formaggio marzol<strong>in</strong>o fresco,il tipo secco al raveggiolo. Quando è molto secco, si può ancheaccompagnare a un paté <strong>di</strong> fegat<strong><strong>in</strong>i</strong>.I VITIGNIL’uvaggio prevede Trebbiano toscano e/o Malvasia (m<strong><strong>in</strong>i</strong>mo70%) ed eventuali vitigni complementari a bacca bianca erossa; per la tipologia Occhio <strong>di</strong> Pernice sono previsti <strong>in</strong>veceSangiovese (m<strong><strong>in</strong>i</strong>mo 50%) ed eventuali vitigni complementaria bacca bianca e rossa (non oltre il 50%).La resa massima <strong>di</strong> uva per ettaro è <strong>di</strong> 110 qu<strong>in</strong>tali, ridotti a100 per le specificazioni aggiuntive e geografiche del Chianti,che possono essere utilizzate dal V<strong>in</strong> Santo del Chianti e dalV<strong>in</strong> Santo del Chianti Occhio <strong>di</strong> Pernice prodotti nelle relativesottozone.CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHESia per il tipo amabile che per quello secco il colore si presentadal giallo paglier<strong>in</strong>o al dorato, all’ambrato <strong>in</strong>tenso, con pro-146 147

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