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per ogni bambino

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Integrazione<br />

Adottare un approccio multidimensionale <strong>per</strong> affrontare<br />

le molteplici privazioni che negano ai bambini eque<br />

opportunità nella vita<br />

L’integrazione – nel modo in cui ci approcciamo alle soluzioni e realizziamo gli<br />

interventi – rappresenta un <strong>per</strong>corso essenziale verso lo sviluppo sostenibile.<br />

Prendiamo in considerazione i primi giorni di vita di un <strong>bambino</strong>, un breve lasso<br />

di tempo in cui lo sviluppo cerebrale è al massimo. La possibilità che i cervelli dei<br />

bambini raggiungano il potenziale che la natura ha dato loro dipende da come questi<br />

vengono cresciuti ed educati, dal fatto che ricevano nutrimento e stimoli adeguati, e<br />

che siano protetti da violenza e da avversità prolungate. I programmi <strong>per</strong> lo sviluppo<br />

nella prima infanzia devono <strong>per</strong>tanto essere integrati in modo da comprendere<br />

istruzione, nutrizione e protezione.<br />

Integrare gli interventi in questi settori distinti risulta più efficace che affrontarli<br />

uno <strong>per</strong> uno. Il successo in un ambito agevola il successo in un altro. Per<br />

esempio, l’introduzione di programmi <strong>per</strong> le mense scolastiche è correlato a un<br />

apprendimento e a uno sviluppo c<strong>ogni</strong>tivo maggiori. In Bangladesh, gli alunni di<br />

scuola primaria che mangiavano a scuola coinvolti in un programma di mensa<br />

scolastica hanno mostrato un miglioramento pari al 15,7% nei risultati didattici,<br />

<strong>per</strong>lopiù a livello matematico. 277<br />

Strategie integrate possono rivelarsi anche più efficaci in rapporto ai costi,<br />

soprattutto laddove i vari fornitori di servizi condividono le risorse umane 278 ,<br />

<strong>per</strong> esempio sfruttando le campagne di vaccinazione in zone remote <strong>per</strong> offrire<br />

micronutrienti essenziali e misurare i ritardi nella crescita tra i bambini.<br />

Con maggiore urgenza <strong>per</strong> le centinaia di milioni di bambini colpiti da conflitti e da<br />

crisi croniche, comprese quelle provocate dal cambiamento climatico, dobbiamo<br />

abbattere le barriere esistenti tra il lavoro di sviluppo e l’azione umanitaria. Questa<br />

distinzione non esiste nella vita dei bambini destinatari di questi interventi.<br />

Una mancanza di sviluppo può intensificare l’impatto dei conflitti e peggiorare o<br />

<strong>per</strong>sino provocare disastri naturali, come inondazioni e valanghe di fango. Calamità<br />

e conflitti possono interrom<strong>per</strong>e, e talvolta invertire, anni di progressi nel settore<br />

dello sviluppo, con rischi che attualmente si stanno manifestando in paesi come<br />

la Repubblica Araba di Siria, la Repubblica Centrafricana e lo Yemen, con terribili<br />

conseguenze a breve e a lungo termine. Per contro, un forte sviluppo riduce gli<br />

effetti e forse <strong>per</strong>sino le probabilità di crisi future.<br />

Interventi umanitari immediati possono anche aprire nuove possibilità di “ricostruire<br />

meglio di prima” e favorire lo sviluppo. Per esempio, in seguito al terremoto del<br />

2015 in Nepal, i programmi di assistenza sociale del governo hanno offerto una<br />

piattaforma <strong>per</strong> erogare cash transfer a circa 400.000 delle <strong>per</strong>sone più colpite. Da<br />

un punto di vista umanitario, quest’assistenza ha sostenuto le necessità immediate<br />

dal punto di vista dello sviluppo, <strong>per</strong>mettendo a queste famiglie di non spendere<br />

i loro averi <strong>per</strong> far fronte alle conseguenze immediate del disastro e ha stimolato i<br />

governi a istituire un nuovo sistema di monitoraggio <strong>per</strong> potenziare i futuri interventi<br />

a livello di assistenza sociale.<br />

92 LA CONDIZIONE DELL’INFANZIA NEL MONDO 2016

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