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per ogni bambino

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Istruzione: creare condizioni eque<br />

>> Un progresso equo è possibile<br />

Cinque anni di conflitti nella Repubblica araba di Siria hanno dimostrato<br />

l’essenziale necessità di rendere l’istruzione parte integrante della risposta<br />

alle crisi umanitarie. In questo caso, No Lost Generation, un’iniziativa lanciata<br />

dall’UNICEF e dai suoi partner, offre protezione e opportunità di apprendimento<br />

ai bambini e agli adolescenti nella Repubblica araba di Siria e nei paesi in cui<br />

milioni di profughi siriani si sono stabiliti, compresi Egitto, Iraq, Giordania, Libano<br />

e Turchia.<br />

Un progresso equo è possibile<br />

L’istruzione ha il potere d’interrom<strong>per</strong>e i cicli intergenerazionali di disuguaglianza<br />

e di migliorare la vita dei bambini e delle società in cui vivono. Tuttavia, riuscire<br />

a ottenere un apprendimento efficace, dall’educazione nella prima infanzia fino<br />

alla scuola primaria e secondaria, <strong>per</strong> tutti i bambini, indipendentemente dalle<br />

loro circostanze, è una sfida immane. Lo sforzo <strong>per</strong> ottenere una maggiore equità<br />

è senz’altro una condizione <strong>per</strong> affrontare tale sfida entro il 2030, ma potrebbe<br />

rischiare di minare la qualità complessiva dei sistemi scolastici? La richiesta di<br />

equità e quella di qualità tirano in direzioni opposte?<br />

L’es<strong>per</strong>ienza internazionale fornisce una risposta inequivocabile: i sistemi<br />

educativi migliori e di maggior successo – come quelli di Finlandia, Repubblica di<br />

Corea e Giappone – sono riusciti a combinare equità con qualità. 220 Questi sistemi<br />

riconoscono che le necessità degli studenti più svantaggiati sono importanti<br />

quanto i risultati raggiunti dai più favoriti. Recenti prove derivanti dalle valutazioni<br />

PISA dell’apprendimento nei paesi OCSE sono istruttive in questo senso. Dei 13<br />

paesi che sono riusciti a riportare aumenti sostanziali nei loro punteggi, 9 l’hanno<br />

fatto partendo da una forte base di equità e gli altri 4 da condizioni di maggiore<br />

equità. 221<br />

Fajer, 5 anni, tra i banchi a Teabat<br />

al Reah nel sub-distretto di Zumar,<br />

Ninive, Iraq.<br />

© UNICEF/UNI199908/Anmar<br />

64 LA CONDIZIONE DELL’INFANZIA NEL MONDO 2016

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